{"id":65050,"date":"2022-04-06T14:00:50","date_gmt":"2022-04-06T12:00:50","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=65050"},"modified":"2022-04-06T12:53:24","modified_gmt":"2022-04-06T10:53:24","slug":"odessa-la-perla-del-mar-nero","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/odessa-la-perla-del-mar-nero\/","title":{"rendered":"Odessa la perla del Mar Nero"},"content":{"rendered":"

\"\"Busto Arsizio \u2013 Salita drammaticamente alla ribalta in quest\u2019ultimo periodo e ancor pi\u00f9 in queste ultime convulse ore, Odessa \u00e8 una citt\u00e0 storica dell\u2019Ucraina, famosa in tutto il mondo per lo splendore dei suoi monumenti ottocenteschi e delle sue incantevoli spiagge, cos\u00ec belle da farle guadagnare il titolo di perla del Mar Nero<\/strong>. La maggior parte di noi la ricorda anche per la famosa scena del film La corazzata Potemkin<\/strong> del regista lettone di nascita ma russo di adozione, Sergej Ejzenstejn. In quei fotogrammi i soldati dello zar, chiamati a reprimere la rivolta dell\u2019equipaggio, scendono l\u2019enorme scalinata che dal mare conduce alla Citt\u00e0 schierati su diverse file e con le baionette puntate contro la popolazione inerme. Tutti la ricordano, ma forse non tutti sanno che quella scalinata, resa famosa dal film e realizzata dall\u2019inglese Upton tra il 1837 ed il 1841, fu progettata dall\u2019architetto italiano Francesco Boffo.<\/strong><\/p>\n

Le origini Italiane: una citt\u00e0 coloratissima, innamorata della bellezza, della cultura e della libert\u00e0<\/strong><\/p>\n

\"\"Sicuramente favorita dalla sua posizione geografica e dall\u2019ampio entroterra in cui sfociano diversi fiumi, tra i quali il Danubio, Odessa nel suo intenso seppur breve passato \u00e8 stata una citt\u00e0 cosmopolita e multiculturale, importante crocevia tra oriente ed occidente, porto cruciale dell\u2019impero russo e luogo di grande interesse per artisti e letterati, ma soprattutto italiana di nascita<\/strong>. Le prime incursioni italiane in quei territori risalgono al Duecento, quando Genova ed i genovesi stabilirono proprio l\u00ec un loro avamposto navale chiamato Ginestra<\/strong>. Il primo insediamento ufficiale risale per\u00f2 al 1794, \"\"quando il napoletano di origini spagnole Giuseppe de Ribas<\/strong> rinomin\u00f2 un villaggio locale, Khadjiebev, in Odesso<\/strong> trasformato in seguito in Odessa per volere della zarina Caterina II. A met\u00e0 dell\u2019Ottocento, nel periodo della sua massima espansione, la colonia italiana contava oltre tremila abitanti: cartelli stradali, documenti, passaporti e atti giudiziari erano scritti in italiano, considerata da tutti la lingua degli scambi commerciali. Anche numerosi palazzi storici della citt\u00e0 di Odessa furono progettati e costruiti da architetti Italiani. Odessa ebbe il soprannome di piccola Napoli<\/strong>. De Ribas per favorire lo sviluppo la Citt\u00e0 chiamo a s\u00e9 dall\u2019Italia uomini illustri ed istruiti: ingegneri, architetti, insegnanti capaci di far crescere e prosperare le attivit\u00e0 del porto. La presenza italiana in quelle terre influenz\u00f2 non solo l\u2019archittettura e l\u2019economia, ma anche la gastronomia e la cultura tutta, sino al punto che sul finire del diciannovesimo secolo la Citt\u00e0 adott\u00f2 l\u2019italiano come seconda lingua ufficiale. Probabilmente non tutti sanno che la famosissima canzone napoletana \u201cO sole mio\u201d<\/strong> simbolo universale dell\u2019italianit\u00e0 e dell\u2019identit\u00e0 partenopea fu scritta da Edoardo di Capua nel 1898 proprio ad Odessa. Noi oggi, e probabilmente tutto il mondo, siamo attoniti di fronte a quel che sta accadendo in questo luogo ricco di storia e meraviglia e guardiamo al suo destino con il fiato sospeso per la terribile minaccia di distruzione \"\"e morte che incombe sui suoi cieli.<\/strong><\/p>\n

“Il sole splendeva nel cielo come la lingua rossa di un cane assetato,<\/em>
\nun mare possente schiumava lontano contro Peresyp,<\/em>
\ngli alberi delle navi lenti oscillavano sull\u2019acqua smeraldina nel golfo di Odessa.<\/em>
\nIl giorno sedeva in una barchetta colorata, <\/em>
\nil giorno navigava verso la sera, e verso sera, solo alle cinque,<\/em>
\ntorn\u00f2 Liubka dalla Citt\u00e0\u201d.<\/em>
\nRacconti di Odessa Isaak Babel (1894 \u2013 1940)<\/p>\n

 <\/p>\n

M. Giovanna Massironi<\/p>\n

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Busto Arsizio \u2013 Salita drammaticamente alla ribalta in quest\u2019ultimo periodo e ancor pi\u00f9 in queste ultime convulse ore, Odessa \u00e8 una citt\u00e0 storica dell\u2019Ucraina, famosa in tutto il mondo per lo splendore dei suoi monumenti ottocenteschi e delle sue incantevoli spiagge, cos\u00ec belle da farle guadagnare il titolo di perla del Mar Nero. 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