{"id":64704,"date":"2022-03-11T12:30:23","date_gmt":"2022-03-11T11:30:23","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64704"},"modified":"2022-03-11T13:04:50","modified_gmt":"2022-03-11T12:04:50","slug":"appuntamenti-dall11-marzo-2022","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dall11-marzo-2022\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dall’11 marzo 2022"},"content":{"rendered":"

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\"\"Legnano – Alla pinacoteca del Castello \u00e8 in corso la personale di Michela Pastori intitolata \u201cHo un appuntamento con il mio destino\u201d . La mostra si snoda in un percorso dove si incontrano le opere che abbracciano un arco temporale di oltre vent\u2019anni: dall\u2019astratto di fine anni \u201990 al figurativo degli ultimi lavori realizzati, dal titolo gli \u201cSguardi\u201d. L’esposizione non si limita a essere una sequenza statica di quadri ma una\u201crappresentazione\u201d che include parole, proiezioni, sorprese luminose, interventi musicali e momenti di performance pittorica. Dopo anni l’artista torna al figurativo con il desiderio di nuove sfide; la ricerca delle espressioni, il contatto visivo con i personaggi delle sue opere, la bellezza del sostenere uno sguardo e il mondo che vi \u00e8 celato. Le donne, raffigurate nelle ultime opere, soddisfano la ricerca del sentimento che sta dietro lo sguardo e di una bellezza data dall\u2019imperfezione e dall\u2019unicit\u00e0. Stimolano la sua ricerca in forza della loro complessit\u00e0 e curiosit\u00e0. Fino al 27 marzo nei seguenti orari: sabato e domenica 10 \u2013 12.30\/ 15 \u201318.<\/p>\n

\"\"Brescia – In occasione del ventennale della morte di Enrico Ragni (1910-2002) la Galleria Spazio Aref dedica una mostra all’artista bresciano intitolata “L’eccezione alla regola”. Ragni \u00e8 uno dei pi\u00f9 importanti esponenti della pittura locale del Novecento. L\u2019artista partecipa al mondo culturale milanese del dopoguerra e alle correnti artistiche pi\u00f9 all\u2019avanguardia di quegli anni: dall\u2019astratto-concreto, al neocubismo, all\u2019astrattismo, frequentando tra gli altri Renato Birolli, Ennio Morlotti, Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova. In sessant\u2019anni di attivit\u00e0, dal 1930 circa al 1990, anno in cui l\u2019artista abbandona i pennelli, attraversa un\u2019ampia e complessa esperienza d\u2019arte. Fino al 3 aprile; orari: gioved\u00ec – domenica 16- 19.30. Durante il periodo della mostra, ogni sabato alle 17, visita guidata. Prenotazione obbligatoria. tel. 030.3752369 – cell. 333.3499545; mail: info@aref-brescia.it.<\/p>\n

\"\"Milano – L\u2019artista ungherese Andi Kacziba espone alla Galleria di Arte Contemporanea di via Farini con la mostra \u201cPrendi il mio cuore\u201d, a cura di Raffaella De Chirico. Parafrasando la celebre poesia di Saffo \u201cPrendi il mio cuore e portami lontano\u201d, l’artista da voce, a modo suo, alle donne e contestualmente fare il punto, attraverso varie sculture e performance, sulla violenza di genere e la gender gap di cui le donne sono state vittime anche durante la pandemia. Prendi il mio cuore. Ma anche il mio fegato, i miei reni; prendi i miei organi, a condizione che abbiano ancora un valore, beninteso. Cos\u00ec, l\u2019artista Kacziba (1974) invita provocatoriamente ad appropriarsi dei suoi organi vitali. Cosa pu\u00f2 offrire alla societ\u00e0 una donna che alla soglia dei cinquant\u2019anni ha compiuto delle scelte non convenzionali e non completamente accettate dalla societ\u00e0? La mostra si apre e si conclude con uno zerbino situato all\u2019ingresso della galleria, sul quale Kacziba ha impresso la propria immagine supina: l\u2019artista verr\u00e0 dunque calpestata dai visitatori, atto performativo e metafora di un\u2019azione piuttosto comune. “Donna zerbino” \u00e8 la definizione con cui si indica una donna che permette al prossimo, spesso di sesso maschile, di farle del male, di schiacciarne la personalit\u00e0 e la sensibilit\u00e0, di calpestarne appunto, la dignit\u00e0. La mostra rimarr\u00e0 aperta alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea fino al 25 marzo. Orari: da marted\u00ec a venerd\u00ec 15-19 o su appuntamento: info@dechiricogalleriadarte.it T. +393928972581.<\/p>\n

\"\"Busto A. – Con la mostra “Macchia cieca” di Alessio Larocchi\u00a0 la Fondazione Bandera ospita anche l’esposizione fotografica di Antonella Civera intitolata “Why me? Why now”. Si tratta di un progetto fotografico autobiografico realizzato con una serie di autoscatti dedicato dall\u2019autrice all\u2019immagine femminile e alla personale lotta contro il cancro al seno. Una tematica che affronta l\u2019importanza della ricerca e della prevenzione in campo medico per costruire un futuro sempre pi\u00f9 preparato a sconfiggere la malattia. Fino al 27 marzo; orari: da gioved\u00ec a domenica dalle 16 alle 19.<\/p>\n

\"\"Lugano – Prorogata a sabato 2 aprile la mostra di incisioni \u201cIl piacere della natura. Omaggio a Hermann Hesse\u201ddi Livio Ceschin, organizzata dall\u2019Associazione Amici dell\u2019Atelier Calcografico di Novazzano alla Biblioteca Salita dei Frati. In mostra trenta incisioni all\u2019acquaforte e a puntasecca realizzate dall\u2019artista trevigiano dai suoi esordi, negli anni \u201990, fino ai pi\u00f9 recenti lavori, tra cui figura la stampa AAAC 112, realizzata\u00a0 per i membri dell\u2019Associazione.Tema privilegiato del percorso artistico di Ceschin \u00e8 il paesaggio, declinato in varie forme, con particolare cura per le modulazioni atmosferiche e luministiche. In tal senso l\u2019esposizione si pone come un omaggio a Hermann Hesse, al quale l’artista ha sempre guardato con interesse e passione soprattutto per la profonda e amorevole attenzione rivolta dall\u2019autore tedesco alla natura e al paesaggio. L\u2019esposizione si potr\u00e0 visitare (fino al 2 aprile) negli orari di apertura della biblioteca: mercoled\u00ec, gioved\u00ec e venerd\u00ec dalle 14 alle 18 e sabato dalle 9 alle 12.<\/p>\n

\"\"Lugano – Il Museo in erba, il noto spazio per bambini, ospita la mostra “Pimpa e Pinin” affiancata dall\u2019esposizione \u201cI sentieri segreti di Pinin Carpi\u201d, una selezione di acquerelli dell\u2019autore. Le tavole rappresentano ambientazioni ricche di natura e di luoghi fantastici e sono dotate di una straordinaria magia, sottilmente legata al mondo figurativo nordico. I riferimenti iconografici elaborati dall’artista\u00a0 si traducono in uno stile unico, calibrato sull\u2019immaginario infantile, che lo rende uno dei pi\u00f9 originali autori per l\u2019infanzia del Novecento: nelle sue storie, parole e immagini si integrano perfettamente lasciando libero spazio alla lettura fantastica da parte dei bambini. Undici le opere esposte (tra cui un inedito mai pubblicato) che ripercorrono alcune tappe importanti del lavoro di Pinin a partire da \u201cLe avventure di Lupo Uragano\u201d, primo libro illustrato nel 1975. Fino al 24 aprile. Apertura al pubblico: dal luned\u00ec al venerd\u00ec 8.30 – 11.30\/13.30 – 16.30; sabato e domenica: 14 – 17. Info e prenotazioni.<\/p>\n

\"\"Milano – La galleria Renata Fabbri arte contemporanea ospita la mostra “In the Off Hours” di Elif Erkan. La prima mostra in Italia dell\u2019artista turca (Ankara, 1985) presenta una serie di opere scultoree inedite e una proiezione video che vogliono richiamare l\u2019attenzione sui temi della sostenibilit\u00e0 ecologica e ambientale. Il progetto nasce da un viaggio durante il quale l’artista ha potuto guardare e riflettere su differenti tematiche. Alle pareti della galleria si possono ammirare una serie di sculture realizzate con una plastilina biodegradabile che allude, a livello cromatico, alla natura pericolosa e al contempo vitale dell\u2019acqua del mare. Questi lavori a parete sono posti in dialogo con un gruppo di sculture dalla forma stalagmitica, disseminate sulla pavimentazione della galleria, composte di un’amalgama di argilla, gesso e cemento, che sembrano trasportare l\u2019osservatore nell\u2019abisso del mare, nei recessi del pianeta terra, nel flusso incessante, silente e opulento, degli scarti globali. Collegate fra loro da lunghe catene, le sculture, \u201cconnotano\u201d gli ambienti espositivi, simulando, attraverso una struttura divisoria e labirintica, i lunghi momenti di attesa in coda che i turisti trascorrono prima di salire a bordo. Completa l\u2019allestimento una proiezione video di carattere intimistico. Fino al 3 aprile; orari: da marted\u00ec a sabato dalle 15.30 alle 19.30. Luned\u00ec su appuntamento.<\/p>\n

\"\"Torino – Alla Gagliardi e Domke la mostra di Carlo Steiner intitolata “Spore”. L’artista espone per la prima volta al pubblico una trentina di opere, realizzate tra il 2018 e il 2021, frutto della sua recente ricerca sulla pittura. Artista sperimentatore di tecniche e materiali espressivi inusuali, in questo ciclo di lavori si relaziona con la materia pittorica adottando come pigmento le spore fungine. La natura \u00e8 sempre stata una costante fonte di ispirazione per Steiner. Dalle farfalle realizzate con farina e acqua, ai cristalli di neve fatti di materiale ferroso, l\u2019artista ha esplorato a lungo il rapporto fra artificio e natura, fino a farlo diventare il centro della sua ricerca.Dal 2012 si concentra anche su un\u2019attivit\u00e0 di studio sull\u2019universo micologico, a partire da un\u2019originaria passione, che da sempre lo porta nei boschi a scandagliare la vegetazione fungina. Mettendo insieme l\u2019atto esplorativo con la ricerca pittorica, Steiner ha fatto dell\u2019impalpabilit\u00e0 delle spore la poetica dei suoi ultimi lavori.La mostra, a cura di Lorena Tadorni, proseguir\u00e0 fino al 19 maggio; orari: da marted\u00ec\u2000 a venerd\u00ec\u2000 15.30-19.30.<\/p>\n

\"\"Bologna – Al Museo Civico Archeologico, protagonista \u00e8 la mostra “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” . Curata da Aessandro Nicosia e realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla, la rassegna presenta il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei pi\u00f9 amati artisti italiani e internazionali. Un patrimonio che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna dedica l’importante evento in un percorso dal quale, partendo dall\u2019infanzia, con documenti,\u00a0 foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti,\u00a0 emerge il racconto della sua vita, l\u2019arte e le passioni. L’esposizione sar\u00e0 accompagnata da un prestigioso catalogo edito per i tipi di Skira che vede, tra le tante cose, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle celebrazioni e che aiutano a capire Lucio Dalla. La mostra rimarr\u00e0 in calendario fino al 17 luglio. Orari: luned\u00ec e mercoled\u00ec: 10 – 16; gioved\u00ec e venerd\u00ec: 10 – 19; sabato, domenica e festivi: 10-20. Info e prenotazioni +39 334 7495716 www.mostraluciodalla.itPrevendite<\/p>\n

\"\"Maccagno – Si avvia alla conclusione “Diabolik by Facciolo. Enzo Facciolo e il mondo dei fumetti” \u00e8 il titolo della\u00a0 mostra ospitata al Civico Museo Parisi Valle. La rassegna \u00e8 dedicata al maestro, a quasi due mesi dalla scomparsa,\u00a0 all\u2019et\u00e0 di 89 anni. Autore di personaggi ideati dalle sorelle Giussani, in particolare Diabolik,\u00a0 la mostra presenta una serie di opere dedicati alle sue creazioni con un fondamentale contributo al successo del pi\u00f9 famosto ladro (a volte gentiluomo), in calzamaglia nera e occhi azzurri. Il pubblico potr\u00e0 ammirare alcuni disegni originali concessi in prestito dalla famiglia Facciolo e altri provenienti dalla Galleria e Stamperia d\u2019arte \u201cOriginale Multiplo\u201d di Milano. Fino al 13 marzo. Orari: venerd\u00ec 14.30-18.30; sabato e domenica 10-12\/14.30-18.30.<\/p>\n

\"\"Gemonio – Il Museo Civico Floriano Bodini ospita\u00a0 l\u2019esposizione \u201cTrento Longaretti. Luce, colore, figure, silenzi, ombre\u201d. Un progetto espositivo al quale hanno partecipato le Associazioni Longaretti e Amici del Museo Civico Floriano Bodini, la Fondazione Sant\u2019Agostino, le Scuole Manfredini di Varese (Liceo Artistico) con Spazio 1911 Arte e Caff\u00e8. In quest’ultima sede da oggi (11 marzo) con inaugurazione dalle 15 alle 18 si aprir\u00e0 un’altra sezione della mostra che contempla due nuclei espositivi, pensati in coerente sintonia con un luogo di formazione artistica quale il Liceo Manfredini.\u00a0 Non solo, il progetto\u00a0 si amplia anche al Sacro Monte di Varese, dove sono visibili significative opere di Floriano Bodini e Longaretti. A Gemonio si potr\u00e0 esplorare la personalit\u00e0 complessa di Longaretti nonostante la scelta di temi apparentemente facili. Una lunga parabola creativa di un artista malinconico, capace di penetrare, attraverso le proprie immagini, l\u2019animo profondo, l\u2019interiorit\u00e0 dell\u2019uomo e la sua storia.\u00a0 Fino al 24 aprile. Orari Museo: sabato e domenica 10.30-12.30 \/ 15-18. Da luned\u00ec a venerd\u00ec su appuntamento ph. + 39 3397596939 \u2013 info@museobodini.it.\u00a0 Per visite allo Spazio 1911 Arte e Caff\u00e8, (via Merano) prenotazione: da luned\u00ec a venerd\u00ec T. 0332830633 oppure scrivere a: liceo@scuolamanfredini.it.<\/p>\n

\"\"Somma L.do – All\u2019aeroporto di Milano Malpensa \u00e8 possibile visitare la mostra fotografica “Berbere Portraits” dell’artista portoghese Rui Pires. L’esposizione rientra nel rinnovato accordo tra Sea e l\u2019Afi per la gestione dello spazio espositivo Photosquare al Terminal 1 dell\u2019Aeroporto,\u00a0 che anche quest’anno prevede un fitto programma di mostre su temi differenti. Berbere Portraits \u00e8 un progetto-documentario sociale fotografico e video, iniziato nel 2009 e incentrato sulle trib\u00f9 Berbere, gruppo etnico autoctono del Nord Africa, in particolare del Marocco, Tunisia e Algeria. Le immagini indagano la dimensione sociale e la vita quotidiana dei popoli dell\u2019area desertica oltrepassando il concetto di luogo per inoltrarsi in visioni\u00a0 umanistiche e spirituali. La mostra, a cura di Claudio Argentiero, rimarr\u00e0 in calendario sino al 30 aprile.<\/p>\n

\"\"Castellanza – Domenica (6 marzo) si inaugura, a Villa Pomini, la mostra “Paesaggio. Una realt\u00e0 mutevole – Lungo la strada del Sempione”. Riprendono cos\u00ec, con un progetto dedicato al territorio lombardo, le attivit\u00e0 curate dall’Archivio Fotografico Italiano nello spazio espositivo di via Don Luigi Testori. L’esposizione presenta una lettura visiva della storica strada del Sempione-SS33, da Milano a Sesto Calende, che vede un lavoro di documentazione realizzato da quattro fotografi, (Roberto Bosio, Roberto Venegoni, Giuliano Leone e Claudio Argentiero) con la finalit\u00e0 di cogliere le dissonanze architettoniche tra passato e presente. La mostra, con apertura alle 17, rientra nel programma del Festival di Filosofia- Filosofarti che ha come tema l’Eredit\u00e0. Da qui prende spunto il progetto espositivo, volto a sottolineare in modo concreto quello che le nuove generazioni erediteranno in termini paesaggistici, abitativi e ambientali. Ai presenti nella giornata inaugurale l’Afi doner\u00e0 un libro fotografico della collezione. Fino al 27 marzo; orari: venerd\u00ec e sabato 16-19; domenica 10-12.30\/15.30-19.<\/p>\n

\"\"Gallarate –\u00a0 Al MA*GA un tris di mostre: “Chiara Dynys. Melancholia”, “Untitled”, di Michele Lombardelli e “Geografie. Raccontare i tempi, raccontare i luoghi”. Venti le opere che Chiara Dynys ha raccolto in “Melancholia”, una parola che sintetizza una serie di molteplici questioni a cui la mostra fa riferimento: dal temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, \u00e8 sempre stato caratteristico dell\u2019artista, ai molteplici riferimenti alla storia dell\u2019arte e soprattutto a quella del cinema. In “Untitled”, personale di Lombardelli (Cremona, \"\"1968) il percorso parte dalle opere pittoriche degli ultimi anni che intrecciano i diversi linguaggi sperimentati dall\u2019artista. Esposta una serie di dipinti recenti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l\u2019imprevisto e, al contempo, riformulano l\u2019idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilit\u00e0 del reale. La terza mostra, “Geografie. Raccontare i tempi, raccontare \"\"i luoghi”, nasce invece dal riallestimento della collezione del museo gallaratese. Il progetto, curato dalla direttrice Emma Zanella e dal conservatore Alessandro Castiglioni, rappresenta un momento di approfondimento e di innovazione che, attraverso la selezione di opere scelte, permette di raccontare la contemporaneit\u00e0 sotto una prospettiva inedita. Fino l’8 maggio. Orari: marted\u00ec, mercoled\u00ec, gioved\u00ec e venerd\u00ec: 10-18; sabato e domenica: 11 \u2013 19. Aperture speciali: Pasqua (17 aprile) e 1\u00b0 maggio 11-19.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

    Legnano – Alla pinacoteca del Castello \u00e8 in corso la personale di Michela Pastori intitolata \u201cHo un appuntamento con il mio destino\u201d . 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