{"id":64482,"date":"2022-02-25T12:30:18","date_gmt":"2022-02-25T11:30:18","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64482"},"modified":"2022-02-25T09:50:40","modified_gmt":"2022-02-25T08:50:40","slug":"appuntamenti-dal-25-febbraio-2022","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-25-febbraio-2022\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 25 febbraio 2022"},"content":{"rendered":"

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\"\"Gallarate – “Melancholia” \u00e8 il titolo della personale di Chiara Dynys che da domani (26 febbraio) si apre al museo MA*GA. Nella parola Melancholia viene sintetizzata una serie di molteplici questioni a cui la mostra fa riferimento: dal temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, \u00e8 sempre stato caratteristico dell\u2019artista, ai molteplici riferimenti alla storia dell\u2019arte e soprattutto a quella del cinema. La poetica dell\u2019artista \u00e8 disvelata attraversando il suo immaginario filmico: le suggestioni di alcuni registi centrali nella storia del cinema, da Roberto Rossellini a Jane Campion a Lars Von Trier, da Federico Fellini a Paolo Sorrentino, risuonano attraverso i linguaggi di Dynys. La luce e lo spazio trasfigurano le narrazioni e le immagini in movimento attraverso gli ambienti che costituiscono il percorso espositivo inedito e pensato appositamente per il museo gallaratese. L\u2019esposizione sar\u00e0 arricchita dalla monografia \u201cChiara Dynys and the Filmic Imaginary\u201d (Skira) che approfondisce, in una prospettiva storico-critica, le riflessioni proposte in mostra. In occasione dell’inaugurazione della mostra , negli spazi della biblioteca dell\u2019HIC – Hub degli Istituti Culturali della Citt\u00e0 di Gallarate, verr\u00e0 presentata l\u2019installazione permanente \u201cEnlightening Books\u201d, donata al museo grazie a WEM, Empowering Art Platform, innovativa piattaforma che ha l\u2019obiettivo di trovare nuove forme di diffusione e supporto alle arti visive contemporanee. Fino l’8 maggio. Orari: marted\u00ec \u2013 venerd\u00ec 10 \u2013 18; sabato e domenica 11 \u2013 19.<\/p>\n

\"\"Busto A. – Alla Fondazione Bandera per l\u2019Arte da domani (26 febbraio con inaugurazioe alle 18) apre \u00a0 la personale di Alessio Larocchi, dal titolo “Macchia cieca”. L’esposizione rientra nell’ambito XVIII edizione di Filosofarti che quest’anno \u00e8 dedicata alla tematica “Eredit\u00e0. Fare futuro”. Larocchi racconta di un paesaggio in trasformazione, fluido e incerto nel suo manifestarsi al nostro sguardo. Un\u2019incertezza che riflette la situazione ambientale in cui stiamo vivendo e porta a considerare la necessit\u00e0 di tutelare il nostro pianeta per assicurare un domani migliore. Fino al 27 marzo. Orari: da gioved\u00ec a domenica dalle 16 alle 19. Per informazioni: T. 0331 322311 \u2013 info@fondazionebandera.it.<\/p>\n

\"\"Busto A.\u00a0 Sempre nell’ambito della XVIII edizione di Filosofarti, si apre domani (sabato 26 febbraio alle 18) alla galleria Cristina Moregola,\u00a0 la mostra “Azelio Corni Promemoria”. Nell’occasione l\u2019artista presenta una serie di opere ispirate al tema “Eredit\u00e0. Fare futuro” che mettono il visitatore di fronte a contenitori di grandi dimensioni rappresentati, di volta in volta, chiusi da coperchi che ne tutelano il contenuto, attraversati da parziali trasparenze che ne attenuano la monolitica struttura,\u00a0 o nell\u2019atto di aprirsi per suggerire la possibilit\u00e0 di scoprire ci\u00f2 che celano al loro interno. Contenitori la cui funzione \u00e8 quella di essere dei promemoria e insieme luoghi deputati a conservare dettagli, frammenti, ricordi e pensieri raccolti nel corso della vita e destinati a essere lasciati in eredit\u00e0. A suggerire l\u2019idea di legame fra passato, presente e futuro alcune grandi opere percorse da tracciati grafici che formano intrecci entro i quali fili e nodi sembrano simbolicamente delineare le linee di forza della nostra esistenza. Fino al 27 marzo.Orari: da gioved\u00ec a domenica dalle 16 alle 19.<\/p>\n

\"\"Busto A. – Nobushige e Mitsuki Akiyama, padre e figlio, sono i protagonisti della mostra “Metamorfosi della natura” allestita nelle sale delle Civiche Raccolte d\u2019Arte di Palazzo Marliani Cicogna. Le loro creazioni hanno un denominatore comune: il mondo vegetale e il pensiero. L’esperienza della comprensione della realt\u00e0 e della personale natura illuminata, non \u00e8 semplice intuizione ma \u201cvisione del cuore delle cose\u201d che induce all’adesione produttiva e cosciente al cosmo.Le opere di entrambi dialogano attraverso i materiali che ognuno lavora secondo i propri linguaggi ed espressioni. Nobushige, il padre, utilizza la corteccia del gelso e attraverso il kozo, la fibra di carta ottenuta dalla lavorazione della stessa, d\u00e0 vita e forma alle sculture. Mitsuki invece usa la parte interna del tronco di differenti tipi di alberi, che lavora con resine. Sculture di forte impatto dove spesso giochi di trasparenze e di luci irrompono con straordinarie suggestioni. Nell’opera di entrambi \u00e8 evidente il legame con il pensiero filosofico Zen. La mostra, in calendario sino al 23 marzo, \u00e8 aperta al pubblico nei seguenti orari: marted\u00ec – gioved\u00ec: 14.30\u201318 \/ venerd\u00ec: 9.30\u201313 e 14.30\u201318 \/ sabato: 14.30\u201318.30 \/ domenica: 15\u201318.30<\/p>\n

\"\"Gallarate – L\u2019associazione artistica 3A\u00a0 partecipa alla rassegna Filosofarti 2022, con una mostra dal\u00a0 titolo \u201cGiARTistico\u201d. Nei locali di piazza Diaz a Caiello, si “apre” un giardino incantato nel quale tutti i\u00a0 sensi diventano protagonisti di un\u2019esperienza unica. In questo Eden<\/em>, dimorano opere nate dalla riflessione sull\u2019importante ruolo che l\u2019arte e la cultura rivestono nella collettivit\u00e0. Per divulgare questo messaggio \u00e8 necessario immergersi nella natura, per ritrovare il senso delle origini, delle radici e riflettendo su ci\u00f2 che desideriamo lasciare in eredit\u00e0.\u00a0 I materiali utilizzati nella creazione dei lavori hanno lo scopo di rivalutare ci\u00f2 che la terra pu\u00f2 donarci ispirando una creativit\u00e0 rinnovata.\u00a0 La Natura \u00e8 da sempre portavoce di messaggi dal profondo valore simbolico: dall\u2019 \u201chortus conclusus\u201d alla prorompente natura del Botticelli, all\u2019 impressionismo. Speranza, rinascita, magia, senso della vita sono le tematiche sviluppate dagli artisti. La collettiva, con presentazione a cura di Lara Scandroglio, si aprir\u00e0 da domenica (27 febbraio) con inaugurazione, alle 11, nella sede di Piazza Diaz\u00a0 5. Fino al 27 marzo; orari: sabato e domenica 10-12\/15.30-19.<\/p>\n

\"\"Gallarate – Nell\u2019ambito di Filosofarti anche la mostra fotografica allestita allo spazio espositivo Civico 3, intitolata “La cura e l\u2019abbandono” di Sara Gorlini. Bianconeri dalla profondit\u00e0 e dal realismo provocanti, in un viaggio legato al tema dei luoghi abbandonati e della loro rigenerazione. Un percorso personale suggestivo, forte e ricco di emozioni. Un\u2019occasione di riflessione sulla possibile riscoperta e rigenerazione di luoghi in stato di abbandono a cui l’artista conferisce nuova destinazione e nuovo ruolo. Negli scatti di Gorlini il messaggio rimane intimo e implicito. Ogni immagine \u00e8 velata da una sorta di mistero, quasi a lasciare sospeso un interrogativo.Fino al 27 febbraio; orari 10.30 \u2013 12.30 e 15.00 \u2013 19.00 sabato e domenica e tutti i pomeriggi su appuntamento. Informazioni: T340 7385564 www.civico3.org.<\/p>\n

\"\"Rescaldina – I \u201cPersonaggi\u201d di Francesco Campanoni in mostra a La Tela<\/em>. Nelle sale dell\u2019osteria sociale del buon essere, sono esposte 26 opere dell\u2019artista legnanese: acrilici su legno, che rappresentano, nella semplicit\u00e0 dei tratti la voglia di raccontare il quotidiano mettendo in discussione i luoghi comuni. L’artista , specializzato nell\u2019incisione all\u2019acquaforte, ha realizzato anche piccole e grandi sculture in terracotta, ceramica, gres, raku non disdegnando anche materiali pi\u00f9 leggeri come legno, carta, corda e perpex. La sua attivit\u00e0 si estende anche al teatro dove, dal 1980, partecipa a diversi corsi di formazione da attore. Oggi, infatti, parallelamente all’attivit\u00e0 di incisore e scultore, allestisce spettacoli teatrali di cui firma regia, scenografie e testi. La mostra, nella sede di strada Saronnese 31 a Rescaldina, sar\u00e0 visitabile fino al 15 marzo. Orari di apertura: lunedi , marted\u00ec, mercoled\u00ec e domenica 12- 14.30; giovedi e venerdi 12 – 14.30 \/19.30 – 23; sabato 19.30 – 23.<\/p>\n

\"\"Cernobbio – Villa Bernasconi ospita “Le cronache del filo bianco” dell\u2019artista siciliana Rossana Taormina. In mostra dieci nuove opere\u00a0 in un continuo con l\u2019esposizione “Notturno”, in corso a La Cernobbina Art Studio<\/em> in Via Regina 69 sempre a Cernobbio. Alle foto di famiglia dei Bernasconi sono affiancate altre foto ricordo, ritrovate in Sicilia sotto le macerie dei paesi distrutti dal sisma del 1968 e rielaborate dall\u2019artista grazie a ricami realizzati con un filo bianco. Attraverso l\u2019arte di Rossana Taormina si arricchisce cos\u00ec di persone, trame e luoghi, cuciti insieme da un filo tanto immateriale come quello del ricordo, quanto fisico come quello del ricamo e della tessitura che accomunano l\u2019artista con Villa Bernasconi. L’artosta ha visto durante la sua infanzia le conseguenze del terremoto e la ricostruzione di luoghi che ha frequentato. La nostalgia, mista all\u2019impulso culturale di ampio respiro della vicina Gibellina, che sarebbe culminato nel Grande Cretto di Burri, ha portato l\u2019artista ad esprimere il proprio vissuto attraverso la rielaborazione di foto autentiche di momenti e di vita familiare accaduti in quei luoghi. Gli scatti vengono cos\u00ec rielaborati attraverso il cucito, un\u2019arte ereditata dalla nonna, che la fa rientrare nel filone della F\u00ecber Art. Fino al 18 aprile. Orari: dal venerd\u00ec al luned\u00ec, 10-18 con prenotazione consigliata sul sito www.villabernasconi.eu ; La Cernobbina Art Studio: visite su appuntamento T. 333.7675255 o in orari di negozio.<\/p>\n

\"\"Lugano – Prorogata a sabato 2 aprile la mostra di incisioni \u201cIl piacere della natura. Omaggio a Hermann Hesse\u201ddi Livio Ceschin, organizzata dall\u2019Associazione Amici dell\u2019Atelier Calcografico di Novazzano alla Biblioteca Salita dei Frati. In mostra trenta incisioni all\u2019acquaforte e a puntasecca realizzate dall\u2019artista trevigiano dai suoi esordi, negli anni \u201990, fino ai pi\u00f9 recenti lavori, tra cui figura la stampa AAAC 112, realizzata\u00a0 per i membri dell\u2019Associazione.Tema privilegiato del percorso artistico di Ceschin \u00e8 il paesaggio, declinato in varie forme, con particolare cura per le modulazioni atmosferiche e luministiche. In tal senso l\u2019esposizione si pone come un omaggio a Hermann Hesse, al quale l’artista ha sempre guardato con interesse e passione soprattutto per la profonda e amorevole attenzione rivolta dall\u2019autore tedesco alla natura e al paesaggio. L\u2019esposizione si potr\u00e0 visitare (fino al 2 aprile) negli orari di apertura della biblioteca: mercoled\u00ec, gioved\u00ec e venerd\u00ec dalle 14 alle 18 e sabato dalle 9 alle 12.<\/p>\n

\"\"Lugano – Il Museo in erba, il noto spazio per bambini, ospita la mostra “Pimpa e Pinin” affiancata dall\u2019esposizione \u201cI sentieri segreti di Pinin Carpi\u201d, una selezione di acquerelli dell\u2019autore. Le tavole rappresentano ambientazioni ricche di natura e di luoghi fantastici e sono dotate di una straordinaria magia, sottilmente legata al mondo figurativo nordico. I riferimenti iconografici elaborati dall’artista\u00a0 si traducono in uno stile unico, calibrato sull\u2019immaginario infantile, che lo rende uno dei pi\u00f9 originali autori per l\u2019infanzia del Novecento: nelle sue storie, parole e immagini si integrano perfettamente lasciando libero spazio alla lettura fantastica da parte dei bambini. Undici le opere esposte (tra cui un inedito mai pubblicato) che ripercorrono alcune tappe importanti del lavoro di Pinin a partire da \u201cLe avventure di Lupo Uragano\u201d, primo libro illustrato nel 1975. Fino al 24 aprile. Apertura al pubblico: dal luned\u00ec al venerd\u00ec 8.30 – 11.30\/13.30 – 16.30; sabato e domenica: 14 – 17. Info e prenotazioni.<\/p>\n

\"\"Milano – La galleria Renata Fabbri arte contemporanea ospita la mostra “In the Off Hours” di Elif Erkan. La prima mostra in Italia dell\u2019artista turca (Ankara, 1985) presenta una serie di opere scultoree inedite e una proiezione video che vogliono richiamare l\u2019attenzione sui temi della sostenibilit\u00e0 ecologica e ambientale. Il progetto nasce da un viaggio durante il quale l’artista ha potuto guardare e riflettere su differenti tematiche. Alle pareti della galleria si possono ammirare una serie di sculture realizzate con una plastilina biodegradabile che allude, a livello cromatico, alla natura pericolosa e al contempo vitale dell\u2019acqua del mare. Questi lavori a parete sono posti in dialogo con un gruppo di sculture dalla forma stalagmitica, disseminate sulla pavimentazione della galleria, composte di un’amalgama di argilla, gesso e cemento, che sembrano trasportare l\u2019osservatore nell\u2019abisso del mare, nei recessi del pianeta terra, nel flusso incessante, silente e opulento, degli scarti globali. Collegate fra loro da lunghe catene, le sculture, \u201cconnotano\u201d gli ambienti espositivi, simulando, attraverso una struttura divisoria e labirintica, i lunghi momenti di attesa in coda che i turisti trascorrono prima di salire a bordo. Completa l\u2019allestimento una proiezione video di carattere intimistico. Fino al 3 aprile; orari: da marted\u00ec a sabato dalle 15.30 alle 19.30. Luned\u00ec su appuntamento.<\/p>\n

\"\"Milano \u2013 Ultimo fine settimana, per una visita alla mostra \u201cDomenico Gnoli\u201d allestita alla Fondazione Prada . L’esposizione, concepita da Germano Celant, riunisce pi\u00f9 di 100 opere dell\u2019artista scomparso a New York nel 1970, realizzate dal 1949 al 1969, accompagnate da altrettanti disegni. La carriera di Gnoli, nipote di Domenico e figlio di Umberto Gnoli, entrambi critici e storici dell\u2019arte, inizia nel segno della duplicit\u00e0: da una parte il suo lavoro di scenografo, disegnatore di costumi e illustratore, dall\u2019altra l\u2019opera pittorica. I lavori dell\u2019artista sono raggruppati in serie tematiche, grazie alle quali \u00e8 possibile riconoscere come ogni opera abbia generato altre creazioni in una coerente direzione espressiva. Fino al 27 febbraio; orari: 10-19.<\/p>\n

\"\"Torino – Alla Gagliardi e Domke la mostra di Carlo Steiner intitolata “Spore”. L’artista espone per la prima volta al pubblico una trentina di opere, realizzate tra il 2018 e il 2021, frutto della sua recente ricerca sulla pittura. Artista sperimentatore di tecniche e materiali espressivi inusuali, in questo ciclo di lavori si relaziona con la materia pittorica adottando come pigmento le spore fungine. La natura \u00e8 sempre stata una costante fonte di ispirazione per Steiner. Dalle farfalle realizzate con farina e acqua, ai cristalli di neve fatti di materiale ferroso, l\u2019artista ha esplorato a lungo il rapporto fra artificio e natura, fino a farlo diventare il centro della sua ricerca.Dal 2012 si concentra anche su un\u2019attivit\u00e0 di studio sull\u2019universo micologico, a partire da un\u2019originaria passione, che da sempre lo porta nei boschi a scandagliare la vegetazione fungina. Mettendo insieme l\u2019atto esplorativo con la ricerca pittorica, Steiner ha fatto dell\u2019impalpabilit\u00e0 delle spore la poetica dei suoi ultimi lavori.La mostra, a cura di Lorena Tadorni, proseguir\u00e0 fino al 19 maggio; orari: da marted\u00ec\u2000 a venerd\u00ec\u2000 15.30-19.30.<\/p>\n

\"\"Bologna – Work in progress al Museo Civico Archeologico, dove dal 4 marzo si aprir\u00e0 la mostra “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” . Curata da Aessandro Nicosia e realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla, la rassegna presenta il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei pi\u00f9 amati artisti italiani e internazionali. Un patrimonio che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna dedica l’importante evento in un percorso dal quale, partendo dall\u2019infanzia, con documenti,\u00a0 foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti,\u00a0 emerge il racconto della sua vita, l\u2019arte e le passioni. L’esposizione sar\u00e0 accompagnata da un prestigioso catalogo edito per i tipi di Skira che vede, tra le tante cose, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle celebrazioni e che aiutano a capire Lucio Dalla. La mostra rimarr\u00e0 in calendario fino al 17 luglio. Orari: luned\u00ec e mercoled\u00ec: 10 – 16; gioved\u00ec e venerd\u00ec: 10 – 19; sabato, domenica e festivi: 10-20. Info e prenotazioni +39 334 7495716www.mostraluciodalla.itPrevendite 892.101 www.ticketone.it@mostraluciodalla.<\/p>\n

\"\"Busto A. – Domenica 27 febbraio, alle 15.30, al Centro Giovanile Sto\u00e0 di via Monsignor Tettamanti, si svolger\u00e0 l’incontro conferenza “L’Archivio Fotografico – Una eredit\u00e0 che diviene memoria collettiva”. Relatore della conferenza, Claudio Argentiero, presidente dell’Afi (Archivio Fotografico Italiano) che, attraverso una carrellata di immagini, approfondimenti e proiezioni di reportage, parler\u00e0 di stili e linguaggi. L’appuntamento \u00e8 organizzato nell’ambito di Filosofarti, Festival di filosofia 2022. Ingresso libero con Green pass.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

  Gallarate – “Melancholia” \u00e8 il titolo della personale di Chiara Dynys che da domani (26 febbraio) si apre al museo MA*GA. 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