{"id":64456,"date":"2022-02-20T19:30:52","date_gmt":"2022-02-20T18:30:52","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64456"},"modified":"2022-02-25T11:57:08","modified_gmt":"2022-02-25T10:57:08","slug":"la-cura-e-labbandono-vanno-in-scena-al-civico-3","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-cura-e-labbandono-vanno-in-scena-al-civico-3\/","title":{"rendered":"La cura e l\u2019abbandono vanno in scena al Civico 3"},"content":{"rendered":"<p><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" class=\"size-medium wp-image-64461 alignleft\" src=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Emanzo-Gorlini-ritratto-244x300.png\" alt=\"\" width=\"244\" height=\"300\" srcset=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Emanzo-Gorlini-ritratto-244x300.png 244w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Emanzo-Gorlini-ritratto-324x400.png 324w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Emanzo-Gorlini-ritratto-342x420.png 342w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Emanzo-Gorlini-ritratto.png 446w\" sizes=\"(max-width: 244px) 100vw, 244px\" \/>Gallarate &#8211; Poco prima dell\u2019inaugurazione della mostra fotografica \u00ab<em><strong>La cura e l\u2019abbandono<\/strong><\/em>\u00bb incontriamo la fotografa Sara Gorlini, che racconta ai microfoni di ArteVarese <strong>il progetto sviluppato a partire dal 2017<\/strong> ed oggi oggetto di una personale, ospitata dal Civico 3 di Gallarate.<\/p>\n<p><em>Come nasce Sara l\u2019idea di fotografare luoghi abbandonati tra Lombardia e Toscana? E perch\u00e9 hai intitolato la mostra con un titolo tanto suggestivo come \u00abLa cura e l\u2019abbandono\u00bb?<\/em><\/p>\n<p>Nella mia attivit\u00e0 di fotografa amatoriale mi muovo tra Lombardia e Toscana per motivi biografici: abito qui e frequento molto la <strong>Toscana<\/strong>, dove ho tanti amici e dove ho un luogo di appoggio ormai da oltre dieci anni. In questa regione, che \u00e8 un po\u2019 la mia seconda casa, si trovano molti edifici abbandonati facilmente raggiungibili. Non a caso le fotografie realizzate per questo progetto raffigurano<strong> fabbriche e casali, quasi mangiati dalla natura.<\/strong> In <strong><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" class=\"size-medium wp-image-64459 alignright\" src=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzolacuraelabbandono2-300x225.jpg\" alt=\"\" width=\"300\" height=\"225\" \/>Lombardia<\/strong>, invece, ho preferito realizzare la maggior parte degli <strong>scatti in centri urbani<\/strong>. Per quanto riguarda il titolo della mostra, prende spunto dal nome che ho dato anni fa ad una cartella contenenti i file delle fotografie oggi esposte. Se l\u2019abbandono \u00e8 una condizione umana che tutti viviamo nel corso della nostra vita, l<strong>a cura di cui parlo in questa mostra \u00e8 sicuramente quella che d\u00f2 a questi edifici<\/strong>: torno negli anni a visitarli (dalle quattro alle otto o perfino alle dodici volte) per vedere cosa succede nel tempo ai luoghi e mi sembra che questo sia il mio gesto di cura nei loro confronti. Testimonio con le fotografie quello che accade con il passare del tempo a questi spazi, che non appaiono mai nelle stesse condizioni. L\u2019esposizione inoltre \u00e8 itinerante; infatti dopo aver avuto una prima tappa ad Arona a ottobre dell\u2019anno scorso ora approda a Gallarate. Anche l\u2019allestimento non \u00e8 definitivo: per il Civico 3, ad esempio, ho aggiunto tre scatti realizzati in una fabbrica che mi ha fatto conoscere Betty Colombo.<\/p>\n<p><em> Perch\u00e9 le foto di questo progetto sono esclusivamente in bianco e nero? E cosa ti ha spinto ad inserire i burattini di Chicco Colombo in diversi scatti?<\/em><\/p>\n<p><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" class=\"size-medium wp-image-64457 alignleft\" src=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono-300x225.jpg\" alt=\"\" width=\"300\" height=\"225\" srcset=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono-300x225.jpg 300w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono-768x576.jpg 768w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono-696x522.jpg 696w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono-560x420.jpg 560w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono-80x60.jpg 80w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono-265x198.jpg 265w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono.jpg 800w\" sizes=\"(max-width: 300px) 100vw, 300px\" \/>Il mio modo di fotografare vede prevalere il<strong> bianco e nero<\/strong> che secondo me <strong>rende molto di pi\u00f9 l\u2019emozione.<\/strong> Da un punto di vista tecnico, il colore, che a volte uso per i miei lavori, porta disattenzione, mentre <strong>il bianco nero esalta le luci, le ombre, i tratti ammorbidendoli o drammatizzandoli.<\/strong> Lo considero il mio linguaggio preferito da quando ho iniziato a fotografare, nel 2017. Infatti pur amando la fotografia fin da bambina &#8211; ricordo ancora quando maneggiavo i rullini e li portavo dal fotografo &#8211; solo da adulta ho sperimentato il medium fotografico. Diversi anni fa con Norma, una delle socie del Civico 3, mi sono iscritta ad un <img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" class=\" wp-image-64458 alignright\" src=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono1-225x300.jpg\" alt=\"\" width=\"185\" height=\"247\" srcset=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono1-225x300.jpg 225w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono1-768x1024.jpg 768w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono1-696x928.jpg 696w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono1-315x420.jpg 315w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1EManzo_lacuraelabbandono1.jpg 800w\" sizes=\"(max-width: 185px) 100vw, 185px\" \/>corso base di fotografia e da l\u00ec ho avuto una sorta di folgorazione. <strong>L\u2019idea poi di includere i burattini all\u2019interno delle fotografie \u00e8 nata da una chiacchierata con Chicco e Betty Colombo<\/strong> nel momento in cui prendeva forma il progetto della mostra. Sono tornata in tutte le location che avevo fotografato e ho rifatto ex novo gli scatti, inserendo i sette <strong>burattini di Chicco Colombo<\/strong> <strong>a simboleggiare una presenza vitale<\/strong> che c\u2019\u00e8 stata ed \u00e8 ancora presente nei ricordi di chi ha vissuto quei luoghi abbandonati.<\/p>\n<p>La mostra, allestita nella sede di via Pretura 3,\u00a0 proseguir\u00e0 sino al 27 febbraio e sar\u00e0 visitabile sabato e domenica\u00a0 nei seguenti orari: 10.30 \u2013 12.30 e 15 \u2013 19 e tutti i pomeriggi su appuntamento.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p>Eleonora Manzo<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Gallarate &#8211; Poco prima dell\u2019inaugurazione della mostra fotografica \u00abLa cura e l\u2019abbandono\u00bb incontriamo la fotografa Sara Gorlini, che racconta ai microfoni di ArteVarese il progetto sviluppato a partire dal 2017 ed oggi oggetto di una personale, ospitata dal Civico 3 di Gallarate. 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