{"id":64160,"date":"2022-01-28T12:30:08","date_gmt":"2022-01-28T11:30:08","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64160"},"modified":"2022-01-28T08:38:29","modified_gmt":"2022-01-28T07:38:29","slug":"appuntamenti-dal-28-gennaio-2022","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-28-gennaio-2022\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 28 gennaio 2022"},"content":{"rendered":"

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\"\"Varese – Continuano le visite guidate, organizzate da Archeologistics, alle mostre allestite al Castello di Masnago e al Museo Archeologico di Villa Mirabello. Domani, sabato 29 gennaio, il programma prevede la visita proprio all’esposizione allestita in villa, intitolata \u201cLa civilt\u00e0 delle palafitte. L\u2019Isolino Virginia e i laghi varesini tra 5600 e 900 a.C.\u201d. L’incontro si ripeter\u00e0 il 19 febbraio. Domenica 13 febbraio gli appassionati di atmosfere orientali potranno partecipare al tour guidato al Castello di Masnago dove \u00e8 ospitata la mostra \u201cGiappone dal disegno al design”. Al Museo Archeologico si potranno ammirare ricostruzioni di interni di abitazioni, di un aratro dell\u2019et\u00e0 del Bronzo affiancati da proiezioni e schermi interattivi che permettono di conoscere da vicino quel periodo storico; i metodi della ricerca storica e archeologica, le discipline scientifiche coinvolte e la scoperta del percorso evolutivo dell\u2019uomo. Questi i temi che vengono resi fruibili per gli adulti ma anche per i bambini. Infatti la visita \u00e8 indicata a famiglie con figli tra i 6 e gli 11 anni. Varese Tokio, unite nella \"\"storia e nella cultura. Il Paese del Sol levant<\/em>e rivive al Castello di Masnago con una mostra che ripercorre come i simboli e le tradizioni di una cultura millenaria hanno recepito le influenze dell\u2019Occidente. Esposti: stampe, illustrazioni e manifesti di un Giappone in cambiamento, realizzati tra la fine dell\u2019Ottocento e l\u2019inizio del Novecento firmate da noti artisti giapponesi e conservati nei depositi della Biblioteca Civica, grazie alle donazioni Baratelli e del marchese Ponti. Tra i temi: natura, scene e immaginari orientali, leggende e tradizioni. In occasione delle visite guidate si andr\u00e0 alla scoperta anche dell\u2019Ora del Cinghiale: una precisa fascia oraria che ripresenta l\u2019antica suddivisione del tempo in Giappone. Per informazioni e prenotazioni: 328.8377206 (anche via WhatsApp) – info@archeologistics.it Prenotazioni online: Mostra Giappone: bit.ly\/GiapponeaVarese; Mostra Palafitte: bit.ly\/palafittefamiglie.<\/p>\n

\"\"Maccagno – “Diabolik by Facciolo. Enzo Facciolo e il mondo dei fumetti” \u00e8 il titolo della\u00a0 mostra ospitata al Civico Museo Parisi Valle. La rassegna \u00e8 dedicata al maestro, a quasi due mesi dalla scomparsa,\u00a0 all\u2019et\u00e0 di 89 anni. Autore di personaggi ideati dalle sorelle Giussani, in particolare Diabolik,\u00a0 la mostra presenta una serie di opere dedicati alle sue creazioni con un fondamentale contributo al successo del pi\u00f9 famosto ladro (a volte gentiluomo), in calzamaglia nera e occhi azzurri. Il pubblico potr\u00e0 ammirare alcuni disegni originali concessi in prestito dalla famiglia Facciolo e altri provenienti dalla Galleria e Stamperia d\u2019arte \u201cOriginale Multiplo\u201d di Milano. Fino al 13 marzo. Orari: venerd\u00ec 14.30-18.30; sabato e domenica 10-12\/14.30-18.30.<\/p>\n

\"\"Busto Garolfo – “City of the future: la citt\u00e0 contemporanea vista dall’arte e dagli artisti” \u00e8 il titolo della collettiva organizzata da Independent Artists<\/em> ospitata nelle sale di Villa Brentano. Il tema \u00e8 quanto mai attuale nel nostro mondo sempre pi\u00f9 urbanizzato. Le citt\u00e0 infatti sono un punto di incontro e scambio imprescindibile per la societ\u00e0 contemporanea. Le interconnessioni tra politiche urbane, sociali e alimentari sono la chiave per decifrare le linee di sviluppo che coinvolgono le aree urbane, gli abitati circostanti, ma anche le aree rurali, con le quali i confini si fanno via via sempre pi\u00f9 sfumati. Sono state progettate citt\u00e0 sul modello \u201csmart\u201d e \u201cslow\u201d, con nuove modalit\u00e0 di governance urbane che contribuiranno ad innescare dinamiche virtuose di inclusione sociale, anche attraverso la promozione di processi collaborativi basati sull\u2019innovazione tecnologica di cui tutti possono diventare attivi protagonisti. Questa \u00e8 la ricerca degli artisti che hanno aderito alla collettiva:Antonio Agresti, Devid Biscontini, Stefano Bonazzi, Daniele Cabri, Riccardo Caleffi, Isabel Caraf\u00ec, Marina Comerio, Pietro Dente, Sergio Franzosi, Igor Grigoletto, Lachi Lea (Giancarlo De Luca), Elisa Lavazza, LBS (Latella Bruno Salvatore), Mauro Martin, Giuliana Natali, Manuela Pederzolli, Mauro Pinotti, Mattia Scappini, Giovanna Sposato, Misho Stojanovski, Urbansolid, Alice Voglino, Mayumi Yamakawa. Fino al 19 febbraio; orari di apertura: da marted\u00ec a sabato ore 14.30 \u2013 18.<\/p>\n

\"\"Saronno – Al via la sesta edizione di Coffeebreak.Museum, il concorso organizzato dal Museo Giannetti rivolto ad artisti che operano con la ceramica, totalmente o in parte. Ogni artista iscritto avr\u00e0 la possibilit\u00e0 di partecipare a una selezione dove verr\u00e0 presa in esame la produzione e il percorso artistico. Non \u00e8 richiesto un tema in particolare. La scadenza del bando \u00e8 il 31 marzo; le premiazioni sono previste per il prossimo 14 maggio. I vincitori (e non solo) potranno aggiudicarsi collaborazioni e opportunit\u00e0 imperdibili per crescere a livello professionale e artistico. Sul sito del Museo della Ceramica Gianetti www.museogiannetti.it \u00e8 possibile trovare tutte le indicazioni per partecipare al concorso rivolto ad artisti emergenti. Sempre al Museo Giannetti, da sabato 29 gennaio verr\u00e0 inaugurato il nuovo percorso. Per l’occasione l’ingresso sar\u00e0 gratuito dalle 15 alle 19. I bambini avranno la possibilit\u00e0 di esplorare tramite attivit\u00e0 di gioco la collezione, accompagnati da GiGi, il custode del museo, personaggio presente nella nuova guida e sui pannelli delle sale.Per info scrivere a:segreteria@museogianetti.it; oppure chiamare il T. 02 9602383.<\/p>\n

\"\"Milano – \u201cThe Immediate Gaze\u201d (De immidiat Ghes): il titolo di una mostra e di un volume firmati da Maurizio Coppolecchia e Pietro Spica. L’esposizione aperta allo Spazio d’Arte Scoglio di Quarto, a cura di Gabriella Brembati, mette a confronto venticinque fotografie di un viaggio all\u2019interno delle steppe della Mongolia, riprodotte in stampa digitale con altrettanti acquarelli. Nel 1989 Maurizio Coppolecchia, produttore e fotografo milanese, compie un reportage a colori nel deserto dei Gobi in Mongolia, con una semplice Polaroid per uno spot pubblicitario, fermando in istantanee gli sguardi discreti e schivi di allevatori nomadi, uomini e donne, giovani e vecchi.Trent\u2019anni dopo, nel 2020, Maurizio chiede all’amico Pietro Spica, artista italiano scomparso da poco, di compiere il medesimo viaggio con i propri acquarelli e la personale espressione artistica, caleidoscopica e magica partendo proprio da quelle stesse immagini.Da questo viaggio in due tempi, nascono la mostra che sar\u00e0 visitabile fino al 30 gennaio e un libro d\u2019artista. Orari: da marted\u00ec a venerd\u00ec dalle 17 alle 19; sabato dalle 15 alle 19.<\/p>\n

\"\"Milano – Al Pac, padiglione arte contemporanea, \u00e8 ospitata la mostra “La verit\u00e0, a scapito del mondo”, la prima\u00a0 personale in Italia di Tania Bruguera, artista e attivista le cui performance e installazioni esaminano le strutture del potere ed esplorano i modi in cui l\u2019arte pu\u00f2 essere applicata alla vita politica quotidiana. Durante la mostra \u00a0il pubblico\u00a0 sar\u00e0 chiamato a \u201cesplorare\u201d la verit\u00e0 attraverso una serie di installazioni e azioni – alcune delle quali attivate quotidianamente da performers. La mostra presenta una selezione delle azioni pi\u00f9 significative dell\u2019artista e alcuni nuovi lavori pensati per lo spazio milanese, tra i quali un’opera realizzata in collaborazione con l\u2019Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED) che denuncia le ingiustizie subite dai migranti. In meno di dieci anni l\u2019Europa ha costruito chilometri di barriere di frontiera (l\u2019equivalente di sei muri di Berlino) per ostacolare i flussi migratori. Nella nuova opera pensata per il PAC T l’artista adotta un parallelismo storico: un filo spinato, cucito a mano da sopravvissuti e discendenti di deportati durante la Seconda Guerra Mondiale, unisce le stelle della bandiera europea. Fino al 13 febbraio. Orari: 10 \u2013 19.30; gioved\u00ec ore 13 \u2013 22.30.<\/p>\n

\"\"Milano – Ultimo fine settimana per visitare, a Palazzo Reale \u201cCorpus domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell’anima”, a cura di Francesca Alfano Miglietti. Una collettiva che presenta oltre 100 opere tra installazioni, sculture, disegni, dipinti, videoinstallazioni e fotografie realizati da 34 artisti, per raccontare la molteplicit\u00e0 della rappresentazione dell’essere umano e focalizzare l’attenzione sullo storico passaggio dal corpo vivo, protagonista della Body Art, al corpo rifatto dell’Iperrealismo, sul mutamento dei canoni estetici e sulla potente evocazione dell’individuo mediante i suoi resti, le sue tracce, i suoi rivestimenti. Fino al 30 gennaio. Orari:da marted\u00ec a domenica 10-19.30.<\/p>\n

\"\"Milano – In chiusura anche la mostra dedicata a Claude Monet allestita nelle sale di Palazzo Reale. E’ un percorso attraverso 53 opere del pi\u00f9 importante rappresentante dell\u2019Impressionismo.\u00a0 Si possono ammirare\u00a0 le famose Ninfee e Le rose, la sua ultima e magica opera e ripercorre l\u2019intera parabola artistica del Maestro, letta attraverso i lavori che considerava fondamentali, private, custodite gelosamente nella sua abitazione di Giverny. Opere che l’artista stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le pi\u00f9 grandi emozioni legate al suo genio artistico, opere chiave dell\u2019Impressionismo e della sua produzione artistica sul tema della riflessione della luce e dei relativi mutamenti nell\u2019opera stessa dell\u2019artista: l’alfa e l’omega del suo approccio artistico. Fino al 30 gennaio. Orari: da marted\u00ec a domenica 10-19.30.<\/p>\n

\"\"Mudec – Prosegue al Mudec, Museo delle Culture, la mostra “Disney. L\u2019arte di raccontare storie”
\nL’esposizione si compone di preziose opere originali provenienti dagli Archivi Disney, di lungometraggi e di altri celebri film dei Walt Disney Animation Studios. Il percorso racconta i capolavori: sono i miti, le leggende medievali e il folklore, le favole e le fiabe che costituiscono da sempre il patrimonio narrativo delle diverse culture del mondo. Queste tradizioni vengono presentate attraverso l\u2019esposizione dei bozzetti preparatori di ricerca creativa, incentrati sulla scoperta di personaggi, ambientazioni e trame. Il visitatore potr\u00e0 ripercorrere l\u2019elaborazione dell\u2019intero processo creativo dietro le quinte di un racconto Disney e invitato a diventare\u00a0 narratore, attore protagonista attraverso postazioni interattive e un allestimento, che evoca gli scenari dei grandi capolavori dell\u2019animazione Disney. Sar\u00e0 lo stesso percorso di visita a fornire i ferri del mestiere di ogni grande storyteller. Sala dopo sala ognuno potr\u00e0 sperimentare gli elementi strutturali fondamentali per dare vita a qualsiasi narrazione fino a provare l\u2019emozione di immedesimarsi nel lavoro di un artista dell\u2019animazione attraverso le stesse tecniche dei Disney Studios.Fino al 13 febbraio. Orari: luned\u00ec 14.30 \u2013 19.30; marted\u00ec \u2013 mercoled\u00ec \u2013 venerd\u00ec e domenica 9.30 \u2013 19.30; gioved\u00ec e sabato 9.30 \u2013 22.30.<\/p>\n

\"\"Milano –\u00a0 \u201cMario Sironi. Sintesi e grandiosit\u00e0\u201d \u00e8 il titolo della retrospettiva che il Museo del 900 dedica al maestro (Sassari 1885 \u2013 Milano1961). La mostra ripercorre l\u2019opera dell\u2019artista a sessant\u2019anni dalla morte attraverso 110 opere che segnano i diversi momenti creativi: dalla giovanile stagione simbolista all\u2019adesione al futurismo; dalla sua personale\u00a0 interpretazione della metafisica nel 1919, al momento pi\u00f9 classico del Novecento Italiano; dalla crisi espressionista del 1929-30 alla pittura monumentale degli anni Trenta fino al secondo dopoguerra e all\u2019Apocalisse, dipinta poco prima della morte. Esposti anche alcuni capolavori che non comparivano in una mostra da quasi mezzo secolo. Ampio spazio \u00e8 stato dato al ciclo dei paesaggi urbani, tema pi\u00f9 famoso di Sironi. Il \u201cviaggio\u201d nell\u2019opera del maestro termina nelle ultime sale che documentano i suoi drammatici ultimi anni, tormentato anche dalla perdita della figlia Rossana, che si tolse la vita nel 1948 a diciotto anni. La mostra, a cura di Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo, sar\u00e0 aperta al pubblico fino al 27 marzo nei seguenti orari: da marted\u00ec a domenica 10 \u2013 19.30; gioved\u00ec 10 \u2013 22.30.<\/p>\n

\"\"Bologna – “Try” \u00e8 il titolo della prima personale di Marilisa Cosello negli spazi della galleria Studio G7 che si aprir\u00e0 al pubblico da sabato 12 febbraio. Il progetto, inedito e itinerante iniziato nel 2020, a cura di Luca Panaro, presenta un lavoro che si inserisce all\u2019interno della ricerca dell\u2019artista, da sempre incentrato su temi quali: la costruzione collettiva, il femminile, le strutture sociali, il potere e il Corpo come strumento narrativo. L’opera si manifesta attraverso l’atto performativo, la fotografia e il video. Ogni episodio inscena una disciplina olimpica, decontestualizzando lo sport in essere. In occasione della mostra e prima dell’inaugurazione prevista, dalle 17 alle 20, l’artista presenter\u00e0, con l’atleta Giorgia Bordignon\u00a0 Try #5, quinto atto performativo del progetto. Fino al 3 aprile. Orari da marted\u00ec a sabato, 15.30 – 19.30. Mattino, luned\u00ec e festivi su appuntamento: T. 051 2960371; info@galleriastudiog7.it; www.galleriastudiog7.it.<\/p>\n

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