{"id":63748,"date":"2021-12-16T10:00:13","date_gmt":"2021-12-16T09:00:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63748"},"modified":"2021-12-15T15:34:51","modified_gmt":"2021-12-15T14:34:51","slug":"psicologia-del-tatuaggio-cinquemila-anni-di-storia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/psicologia-del-tatuaggio-cinquemila-anni-di-storia\/","title":{"rendered":"Psicologia del tatuaggio. Cinquemila anni di storia"},"content":{"rendered":"

Busto Arsizio \u2013 Quella di tatuarsi \u00e8 una delle pratiche pi\u00f9 antiche dell\u2019uomo ed esprime probabilmente, fin dall\u2019origine, esigenze che appartengono profondamente alla sua natura e che, nel tempo, non sono mutate. Le motivazioni che spingono una persona a disegnarsi qualcosa di indelebile sul corpo sono rimaste pi\u00f9 o meno le stesse dei nostri pi\u00f9 antichi predecessori: possono essere estetiche, possono voler comunicare identit\u00e0 o appartenenza ad un gruppo, celebrare un rito di passaggio o essere un simbolo e un richiamo sessuale.<\/strong><\/p>\n

\"\"La testimonianza pi\u00f9 antica che attualmente conosciamo ci arriva da un ritrovamento avvenuto nel 1991 al confine italo austriaco, sulle alpi Otzalet: il corpo congelato e perfettamente conservato di un uomo, soprannominato in seguito Otzi, presenta in diverse parti dei veri e propri tatuaggi, ottenuti dallo sfregamento di polvere di carbone in corrispondenza di un particolare tipo di incisioni. Gli scienziati che hanno analizzato la mummia ritengono che l\u2019uomo sia vissuto circa 5300 anni fa<\/strong> e che questa forma di tatuaggio fosse praticata a scopo terapeutico per tenere sotto controllo il dolore fisico. Nell\u2019 antico Egitto i tatuaggi, rinvenuti sulla pelle di alcune mummie, erano prerogativa quasi esclusivamente femminile e molte pitture funerarie lo confermano mostrando tatuaggi sui corpi delle danzatrici. In culture successive i tatuaggi divennero simbolo di appartenenza religiosa e non solo, mentre nell\u2019antica Roma, dove la purezza del corpo umano era esaltata in massima misura, erano vietati e venivano usati solo per marchiare criminali e condannati. Con alterne fortune, a seconda del periodo storico, il tatuaggio \u00e8 per\u00f2 arrivato fino ai giorni nostri dove sembra conoscere un nuovo momento di gloria e una grande diffusione, libero dai pregiudizi che per decenni lo avevano intrappolato.<\/p>\n

Tautau: scrivere sulla pelle<\/strong>
\n\"\"Tattoo, tatuaggio<\/strong>, deriva dal termine onomatopeico polinesiano tautau<\/strong>, che ricorda il rumore del picchiettio del legno sull\u2019ago che si usa per bucare la pelle. Fu inventato nel 1769 da James Cook che osserv\u00f2 questa pratica a Tahiti, dove era molto diffusa tra gli abitanti, descrivendola nei suoi diari come \u201c tatouage<\/strong>\u201d. Nella nostra societ\u00e0 i tatuaggi sono diventati un vero e proprio fenomeno di massa e possiamo vederne di ogni tipo e forma in ogni parte del corpo: a colori, in bianco e nero, romantici o addirittura mostruosi. Le ragioni psicologiche di questa pratica che sta diventando un vero e proprio fenomeno di massa sono molteplici e le pi\u00f9 disparata. La pi\u00f9 evidente sembra essere proprio riconducibile al bisogno di comunicare e relazionarsi senza utilizzare le parole,<\/strong> \"\"lasciando parlare il nostro corpo ed i suoi segni.<\/strong> C\u2019\u00e8 chi lo fa per trasformarsi in un\u2019opera d\u2019arte e chi per esprimere un\u2019identit\u00e0, chi per motivazioni religiose e chi per siglare un momento importante della vita. Lo stesso segno pu\u00f2 essere portato da due persone diverse per stabilire un\u2019intimit\u00e0 profonda e una sorta di unit\u00e0 che supera la differenziazione dei corpi. E\u2019 un modo di comunicare silenzioso che, quando si trova in una parte nascosta del corpo, \u00e8 destinato solo a se stessi e a pochi intimi e quando \u00e8 molto visibile, ovviamente, a chiunque. Rappresenta un elemento di auto narrazione<\/strong> che taluni scelgono proprio per rivelare una parte di s\u00e9 che altrimenti non riuscirebbero ad esprimere e a mostrare.<\/p>\n

Segni e simboli non pi\u00f9 indelebili<\/strong>
\n\"\"L\u2019essere umano \u00e8 una realt\u00e0 complessa e in cambiamento costante. Il tatuaggio \u00e8 costituito da un segno e dal significato che gli viene attribuito nel momento in cui si sceglie. E\u2019 possibile che, nel tempo, non ci si riconosca pi\u00f9 nella narrazione e nei segni impressi sul nostro corpo. Oggi il tatuaggio non ha pi\u00f9 nulla di definitivo e pu\u00f2 essere coperto o modificato quando non ci rappresenta pi\u00f9. Resta comunque una delle pi\u00f9 antiche forme d\u2019espressione e d\u2019arte, diffusissima e culturalmente significativa capace di trasformare ogni singolo corpo in una tela vivente<\/strong> e che nel nostro mondo trova la sua massima espressione nella Body Art e nei suoi performer.<\/p>\n

M. Giovanna Massironi<\/p>\n

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