{"id":63547,"date":"2021-12-03T12:30:45","date_gmt":"2021-12-03T11:30:45","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63547"},"modified":"2021-12-06T10:13:48","modified_gmt":"2021-12-06T09:13:48","slug":"appuntamenti-dal-3-dicembre-2021","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-3-dicembre-2021\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 3 dicembre 2021"},"content":{"rendered":"

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\"\"Varese<\/strong> –\u00a0 E’ dedicata al celebre pittore Leo Spaventa Filippi la mostra allestita in Sala Veratti. L’esposizione dell’artista, molto amato in citt\u00e0 e apprezzato in tutta Italia presenta la collezione di Bruno Grizzetti, che ha fortemente voluto l\u2019evento a scopo benefico<\/em>. La mostra \u00e8 accompagnata da un catalogo con la prefazione del regista Davide Livermore. Fino all’11 dicembre. Orari: dalle 14 alle 19. Ingresso libero con greenpass.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> – E’ una mostra dedicata alla straordinaria stagione divisionista, quella allestita nelle suggestive sale del piano terreno della Villa Reale di Milano presentate dalla GAM Galleria d\u2019Arte Moderna con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Due rispettive collezioni che conservano le opere di alcuni tra i pi\u00f9 significativi esponenti. Il percorso, attraverso trenta opere, allestite in 5 sezioni, mette a fuoco gli elementi caratterizzati dall’esperienza divisionista, i suoi protagonisti e gli artisti che furono\u00a0 sodali. Tra questi ricordiamo: Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati e Giovanni Segantini. Fino al 6 marzo con i seguenti orari: marted\u00ec \u2013 domenica 10 \u2013 17.30.<\/p>\n

\"\"Monza<\/strong> – Nella sede di Leo Galleries “Ci sono sogni indispensabili<\/em>“. E’ l’intrigante titolo della mostra che, da domenica (5 dicembre) dalle 16 alle 19, si apre nelle sale di via De Gradi 10. Un’esposizione che intende svelare il volto artistico del famoso e amato editore Alberto Casiraghy. Saranno esposti circa 20 lavori, di differenti dimensioni, realizzati con tecnica mista, a conferma del nuovo cammino intrapreso dall’artista di Osnago. Opere popolate dal suo arsenale fantasioso, tra zebre, arcobaleni, scale che raggiungono il cielo e misteriosi occhi dal sapore surreale che invitano gli osservatori a entrare in un mondo parallelo, sospeso fra sogno e realt\u00e0. Accanto alla mostra sono stati organizzati due eventi: domenica12 dicembre<\/strong> alle 16, Giovanna Canzi e Alberto Casiraghy presenteranno i libri nati dall\u2019esperienza quasi ventennale di Silvia Frigerio e Mascia Arienti nella progettazione di attivit\u00e0 didattiche laboratoriali per stimolare la creativit\u00e0 e allenare la fantasia. Veri e propri libri d\u2019arte, fatti a mano che, in un continuo colloquio fra vista e tatto, creeranno un cortocircuito visivo con le opere esposte. Domenica 16 gennaio 2022<\/strong>,dalle 16 alle 19, sar\u00e0 presentato il libro “Emilio i rospi le stelle<\/em>“, con illustrazioni di Casiraghy e testo di Maria Rosaria Valentini (Editore: Giraffe Bianche). Sino al 15 gennaio; orari: da marted\u00ec a sabato 10-13 \/15-19.<\/p>\n

\"\"Varese<\/strong> – Negli spazi espositivi della galleria Punto sull’arte da domani (sabato 4 dicembre), dalle 15 alle 19, si apre la personale di Ciro Palumbo dal titolo “Paesaggi improbabili<\/em>“. In mostra una serie di 28 opere pittoriche inedite insieme a una scultura; tutti lavori frutto dell\u2019ultima ricerca artistica e creati per il progetto varesino. Un ciclo che si pone come sintesi del\u00a0 percorso degli ultimi anni dell’artista. Il mito, il sacro, il gioco, gli omaggi alla metafisica dechirichiana, all\u2019immaginario onirico di Dal\u00ed e alla realt\u00e0 surreale di Magritte, si intrecciano sempre pi\u00f9 strettamente a un\u2019evoluzione personale fatta di sperimentazioni sul gesto pittorico e sulle scelte cromatiche. Il gesto, l\u2019incompiuto, la colatura, si fa armonia perfetta tra dettaglio ed espressione, mentre il colore si accende di tinte piene e squillanti dal sapore decisamente pop. Fino al 15 Gennaio 2022 Orari: marted\u00ec – sabato: 9.30-17. Al vernissage saranno presenti l’artista e la curatrice della mostra, Alessandra Redaelli , che illustreranno al pubblico l\u2019essenza della mostra.<\/p>\n

\"\"Busto A<\/strong> – Alla Fondazione Bandera per l\u2019Arte \u00e8 possibile visitare, la bipersonale di Fabrizio Parachini e Luca Scarabelli intitolala \u201cVisibili Utopie<\/em>“. Si tratta di un progetto espositivo articolato su indagini e riflessioni dei due artisti intorno al codice cromatico come sistema e processo di significazione e comunicazione. Un dialogo attraverso il quale le loro opere si confrontano sul potere evocativo del colore. Se per Parachini la relazione si struttura \"\"attraverso un approccio scientifico, che porta ad opere connotate da un assetto rigoroso, per Scarabelli il colore \u00e8 occasione per manifestare una ricerca in cui la casualit\u00e0 diventa progetto e il pensiero si intreccia agli eventi e agli oggetti quotidiani. La mostra, in calendario sino al 6 febbraio, \u00e8 accompagnata da due volumi che verranno presentati nel prossimo mese di gennaio in un incontro con gli artisti. Orari: da gioved\u00ec a domenica dalle 16 alle 19. Il 24, 25, 26, 31 dicembre e 1,2 e 6 gennaio 2022 lo spazio espositivo rimarr\u00e0 chiuso al pubblico.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> – Sono molti gli artisti che, dal Medioevo al Rinascimento, dal Barocco all\u2019arte contemporanea, si sono dedicati al delicato tema della Nativit\u00e0 creando dei veri e propri capolavori senza tempo densi di significati e simboli iconografici. E numerosi anche i collezionisti. Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini da qualche giorno, in occasione del ventesimo anniversario di fondazione, ospita uno dei capolavori d\u2019arte sacra del XVIII secolo milanese: il Presepe del Gernetto. Composto da circa sessanta personaggi, dipinti su carta e cartoncino sagomati, \u00e8 stato per la maggior parte dipinto da Francesco Londonio (1723-1783), uno dei pi\u00f9 importanti artisti lombardi del Settecento, specializzato nella rappresentazione dei presepi, scene campestri e raffigurazioni di animali. L\u2019opera, entrata nelle collezioni del museo nel 2018, grazie alla donazione di Anna Maria Bagatti Valsecchi, proviene a sua volta dalla raccolta Cavazzi della Somaglia, nella Villa Gernetto, a Lesmo, acquistata nel 1772 dal Conte Giacomo Mellerio (1711-1782), dove il Londonio era solito trascorrere lunghi periodi di villeggiatura. Fino al 6 febbraio con i seguenti orari: marted\u00ec- domenica, 10-18.<\/p>\n

\"\"Legnano<\/strong> –\u00a0 Le sale di Palazzo Leone da Perego ospitano la mostra “Il mondo in trasformazione – Da Previati a Sironi<\/em>“. La mostra, con apertura al pubblico da sabato 4 dicembre, esplora il tema dei cambiamenti sociali e culturali in atto tra la fine dell\u2019Ottocento e il secolo successivo, in un momento cruciale per la trasformazione della societ\u00e0 e per la conseguente rappresentazione nell’arte. Cambiamenti visti attraverso i capolavori, per citarne alcuni, di Ronzoni, Bianchi, Sartorio, Rossi, Viani, Morbelli, Tosi e Soffici. Circa sessanta opere che raccontano il tema da diverse prospettive e aspetti: dalla realt\u00e0 rurale all\u2019urbanizzazione, fino alle nuove forme di industrializzazione e comunicazione, la quotidianit\u00e0 del lavoro, della famiglia negli ambiti del tempo libero e dello svago. La mostra, realizzata grazie al contributo di enti e di privati, illustra un importante spaccato di storia. Rimarr\u00e0 in calendario sino al prossimo 27 marzo con i seguenti orari: da gioved\u00ec a domenica, compresi i giorni festivi, 10-12.30 \/ 15 -19, marted\u00ec e mercoled\u00ec solo gruppi su prenotazione scrivendo a: segr.cultura@legnano.org; tel. 0331 471 575. Chiuso il 25 e 31 dicembre; l’ 1 gennaio ingresso gratuito. Green Pass obbligatorio.<\/p>\n

\"\"Domodossola<\/strong> – A Casa De Rodis, da domani (sabato4 dicembre) si potr\u00e0 ammirare la mostra fotografica “Ethiopia<\/em>“, promossa dal CAE l\u2019Organizzazione di Volontariato Centro Aiuti per l\u2019Etiopia ODV. La mostra condurr\u00e0 i visitatori tra gli altopiani del Gurage, il territorio del Wollayta e le colline dell\u2019Oromia attraverso le immagini realizzate dal fotografo Marco Albizzati. Volti, sguardi, sorrisi, luci e colori: un viaggio guidato solo dalla bussola degli occhi e del cuore. L\u2019esposizione presenta un centinaio di stampe fotografiche in diversi formati, installazioni creative, tessuti africani e tele wax, manufatti in legno realizzati dall\u2019architetto Riccardo Monte<\/strong>, (presente in contemporanea al Collegio Rosmini con la mostra \u201cSfumature\u201d) con tecniche di lavorazione che trovano ispirazione nell\u2019arte etnica. \u201cEthiopia<\/em>\u201d grazie alla collaborazione con il Gruppo Fotografico La Cinefoto<\/em> di Domodossola, proporr\u00e0 con Marco Albizzati il workshop solidale \u201cIl bianco e nero\u201d in cui il ritratto fotografico sposer\u00e0 il tema dell\u2019integrazione. Due gli incontri previsti: venerd\u00ec 10 dicembre<\/strong> alle 17.30 e sabato 18 dicembre<\/strong> alle 10. Sino al 9 gennaio, orari: luned\u00ec – venerd\u00ec 15-19; sabato e domenica 10-13 e 15-19. Chiuso: 25, 26, 31 dicembre e 1 gennaio.<\/p>\n

\"\"Busto Garolfo<\/strong> – Villa Brentano ospita la mostra “Crowded Brains<\/em>“, firmata dal duo Urbansolid. A partire dal titolo gli artisti si propongono, con i loro lavori, di evidenziare il paradosso di un assembramento fisico da evitare, contrapposto alle iperconnessioni wireless (senza fili) create dal mondo virtuale. Come sempre Urbansolid gioca sull\u2019efficacia dell\u2019ironia nel presentare opere di denuncia sociale e di messa in risalto delle problematiche relative alla societ\u00e0 contemporanea. Gli artisti riadattano, a proprio piacimento, la tecnica della scultura classica all\u2019uso della street art. Attraverso la fusione con materiali edili industriali colati in gomme anatomiche, aggiunta all\u2019uso di argilla e plastilina portano le composizioni ad un risultato contemporaneo e moderno. La sintesi proposta evidenzia il ruolo dei mezzi di comunicazione che sostituisce, alla consueta, una nuova forma di interazione. L\u2019esposizione, negli spazi di via Magenta, sar\u00e0 visitabile fino all’11 dicembre; orari: marted\u00ec – sabato 14.30 \u2013 18.<\/p>\n

\"\"Como<\/strong> – “Il sogno di Antonio: un viaggio tra arte e tessuto<\/em>” \u00e8 la mostra che la Fondazione Ratti, dedica al suo fondatore. Dall’intreccio di antichi reperti tessili, opere d\u2019arte contemporanea e materiali d\u2019archivio prende avvio l\u2019esposizione che ripercorre la vita, l\u2019opera e la visione dell\u2019industriale e mecenate, uno dei grandi imprenditori che nel secondo dopoguerra hanno saputo, insieme alla sua azienda Ratti S.p.A., ricostruire l\u2019Italia industriale a partire da una profonda concezione filantropica e culturale. Il percorso si snoda nelle sale di: Villa Olmo, dove sono esposti materiale d\u2019archivio e tessuti antichi insieme alle opere d\u2019arte contemporanea, allestite nelle sale neoclassiche firmate da artisti che negli anni hanno collaborato con la Fondazione, come John Armleder, Luiti Ontani, Giulio Paolini, Walid Raad, Yvonne Rainer, Julia Brown, Vincent Ceraudo, Zishi Han, Moira Ricci e Oriol Vilanova. Un documentario, realizzato da Domenico Palma, racconta l’imprenditore\u00a0 attraverso le parole e i ricordi di chi con lui ha collaborato e condiviso sogni e visioni. Nei giardini della Villa e al Chilometro della Conoscenza (percorso pubblico che unisce i parchi di tre ville comasche) prosegue l’esposizione con le opere di Ilya e Emilia Kabakov, Liliana Moro, Giulio Paolini e R\u00e4 di Martino. Il percorso si conclude a Villa Sucota. Fino al 31 gennaio 2022 Villa Olmo \u00e8 aperta da marted\u00ec a domenica10 – 18; Villa Sucota: da marted\u00ec a venerd\u00ec 10-13\/15-18; sabato e domenica10-18.<\/p>\n

\"\"Como<\/strong> – E’ dedicata a Manlio Rho e il suo archivio, la mostra allestita alla Pinacoteca Civica, organizzata in occasione dei 120 anni dalla nascita dell\u2019artista. L\u2019esposizione prende avvio dal patrimonio dell\u2019Archivio Rho, conservato dalla famiglia dell\u2019artista e indaga le peculiarit\u00e0 della pittura astratta dell’artista (Como, 5 febbraio 1901 \u2013 7 settembre 1957) attraverso alcune opere esemplari con studi e varianti, facendo emergere il \u201cmetodo\u201d attraverso il quale giunge a definire l\u2019equilibrio del colore e delle forme presenti nelle sue composizioni. Un metodo basato non solo sulla regola geometrica, ma anche sullo studio dei capolavori del passato, delle ricerche dell\u2019Astrattismo europeo e delle arti applicate, in primo luogo il disegno per la moda. Oltre ai dipinti, si possono ammirare, schizzi, lucidi e varianti delle opere su tela, cos\u00ec come gli studi sul colore. Una sala propone la ricostruzione dello studio di\u00a0 Rho con oggetti e documenti, accanto ai mobili dall’artista stesso. Fino al al 6 febbraio 2022. Orari: marted\u00ec \u2013 domenica 10 \u2013 18; prenotazione obbligatoria: pinacoteca@comune.como.it \u2013 tel. +39 031 252472.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> – Cinquanta fotografie raccontano la storia di uno dei pi\u00f9 grandi fotografi contemporanei: Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943) . La mostra, intitolata \u201cNon chiamatemi maestro<\/em>\u201d e allestita alla galleria Still Fotografia raccoglie immagini che raccontano, attraverso alcune delle sue fotografie pi\u00f9 iconiche (dai viaggi in Spagna, America Latina, New York, Parigi alla sua amata Sicilia), la carriera del grande artista contemporaneo, noto anche per la sua non comune perizia narrativa e per l\u2019abilit\u00e0 nella nobile arte dell\u2019aforisma. Il lungo percorso artistico di Scianna si snoda attraverso\u00a0 tematiche quali: la guerra, i frammenti di viaggio, le esperienze mistiche, la religiosit\u00e0 popolare, legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. Una caratteristica delle immagini \u00e8 lo scuro, il buio, l’ombra, dalla quale prende forma e si sviluppa la scena. La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 22 gennaio e potr\u00e0 essere visitata nei seguenti orari: marted\u00ec-venerd\u00ec, 10-18; gioved\u00ec, 10-19.30; sabato, 15-19.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> – A vent’anni dall’ultima personale nel capoluogo lombardo, Loom gallery e Fondazione Enrico Castellani, presentano la mostra: \u201cEnrico Castellani – Le Superfici e i Fondamenti<\/em>\u201d. Per l\u2019occasione sono state esposte opere atipiche, a tratti complementari e appartenenti a diversi ambiti, a sottolineare come l\u2019intera pratica di dell’artista (1930 – 2017) si sia sviluppata all\u2019interno di un contesto di ricerca dove dall\u2019architettura e dall\u2019ingegneria si passa alla matematica e alla fisica. La mostra, negli spazi di via Lazzaretto, \u00e8 accompagnata da un testo del curatore Tommaso Trini nel quale, per la prima volta, vengono considerate le implicazioni e lo sconfinamento in ambiti ignoti che il lavoro di Castellani contempla, partendo dalle fondamenta, sulle quali si regge il suo pensiero, per arrivare a considerare le possibili connessioni con altre discipline. Fino al 31 dicembre con i seguenti orari: marted\u00ec -sabato 14-19 o su appuntamento T.+39 02 87064323.<\/p>\n

\"\"Busto A.<\/strong> – Domani, (sabato 4 dicembre alle 16) allo Spazio Arte Carlo Farioli si apre la mostra “Il tempo ritrovato”. L’esposizione, con finalit\u00e0 benefica e organizzata in collaborazione con Afi – Archivio Fotografico Italiano e Lilt- Lega Italiana per la lotta contro i tumori, sezione di Busto Arsizio,\u00a0 presenta una serie di scatti realizzati per il calendario “OLTRE 2022”. Dodici le autrici del gruppo “Noi scattiamo – Sguardi al femminile<\/em>” che hanno firmato le immagini, in bianco e nero, accompagnate da una riflessione legata al tema del tempo ritrovato. Alla collettiva hanno aderito: M.Giovanna Massironi, Siri Crespi, Elisa Dorisi, Amalia Carnevale, Stefania Speroni, Laura Caloni, Rosa Zerboni, Silvia Anna Sardi, Loredana Gimigliano, Roberta Gallazzi, Sarah Leoni e Sabrina Distefano. L’iniziativa del calendario, giunta quest’anno alla settima edizione, nasce dal desiderio di contribuire al sostegno di progetti destinati a pazienti oncologici in difficolt\u00e0. Molteplici le tematiche affrontate nel corso degli anni e interpretate con forza, coraggio e allegria da testimonial eccezionali che hanno saputo guardare e andare OLTRE la malattia. Fino all’11 dicembre. Orari da gioved\u00ec a sabato 16.30-19; domenica 10.30-12\/16.30-19.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

  Varese –\u00a0 E’ dedicata al celebre pittore Leo Spaventa Filippi la mostra allestita in Sala Veratti. L’esposizione dell’artista, molto amato in citt\u00e0 e apprezzato in tutta Italia presenta la collezione di Bruno Grizzetti, che ha fortemente voluto l\u2019evento a scopo benefico. 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