{"id":61304,"date":"2021-06-25T07:00:44","date_gmt":"2021-06-25T05:00:44","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=61304"},"modified":"2021-06-25T13:03:29","modified_gmt":"2021-06-25T11:03:29","slug":"appuntamenti-dal-25-giugno-2021","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-25-giugno-2021\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 25 giugno 2021"},"content":{"rendered":"

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\"\"Roma<\/strong> – “La penna \u00e8 il bisturi dell’Arte<\/em>” \u00e8 la mostra che la Galleria Carlo Virgilio &C.dedica ad Alberto Martini (1876-1954). Esposto un corpus significativo di disegni a penna di china dell’artista trevigiano, protagonista del Simbolismo europeo, dagli esordi alla prima maturit\u00e0. Grande amante della letteratura ha dedicato numerose opere a importanti testi come le illustrazioni per il Morgante Maggiore<\/em> di Luigi Pulci (1895), la Secchia Rapita<\/em> di Alessandro Tassoni,\u00a0 La corte dei miracoli<\/em> (esposti alla Biennale di Venezia del 1897) e per il Poema del lavoro<\/em> (a Torino nel 1898 e poi\u00a0 a Venezia, Londra, Monaco di Baviera e Berlino). Il nucleo pi\u00f9 ragguardevole e consistente della mostra riguarda le illustrazioni per i Tales<\/em> di Edgar Allan Poe: 11 disegni eseguiti tra il 1906 e il 1908 tra i pi\u00f9 celebri di Martini e ora ritrovati negli originali. I disegni del ciclo di Poe,\u00a0 accompagnati da un vasto successo di critica (a Londra Martini fu paragonato a William Blake), rappresentano il pi\u00f9 significativo contributo dell\u2019artista all\u2019illustrazione letteraria europea di matrice simbolista, dove un\u2019immaginazione visionaria si lega con il gusto per il simbolo arcano, il macabro e l\u2019ironia grottesca. Un\u2019esposizione congiunta, intitolata “Alberto Martini. Maschere e Ombre”, a cura di Monica Cardarelli, \u00e8 allestita, nelle stesse date, alla Galleria Apolloni di Via Margutta. Fino al 30 giugno. Orari: da luned\u00ec a venerd\u00ec 11.30 \u2013 15\/ 16 \u2013 19. Sabato su appuntamento.<\/p>\n

\"\"Varese<\/strong> \u2013 \u201cPuntini\u2026Puntini\u2026<\/em>\u201d \u00e8 il titolo della personale di Davide Nido (1966-2014) allestita negli spazi espositivi di Showcases Gallery. Nella sede di via San Martino della Battaglia si potranno ammirare le serie: \u201cCoriandoli<\/em>\u201c, \u201cPersistenze mutevoli<\/em>\u201c e \u201cNatura viva<\/em>\u201c.\u00a0 Ispirandosi al mondo naturale, Nido ha saputo dar vita ad un linguaggio formale astratto, nuovo e personale. Partendo dalla struttura geometrica dell\u2019immagine e dalla sintesi della forma\u00a0 primordiale, con il colore e trame di materiali sintetici, (come colle siliconiche sciolte a caldo), ha creato un linguaggio espressivo, globalizzante e poetico. La mostra, realizzata in collaborazione con l\u2019Archivio Davide Nido, rimarr\u00e0 in calendario sino al 30 luglio. Orari: da luned\u00ec a venerd\u00ec 9-12.30 \/ 14.30\u201318.30. Sabato e domenica su appuntamento T.338 2303595\/ +39 0332 237529.<\/p>\n

\"\"Varese<\/strong> \u2013\u00a0 Sono 22 gli artisti, italiani e stranieri, che quest’anno prendono parte alla rassegna “20 15\u00d715 \/ 20\u00d720 Collezione Punto sull\u2019Arte<\/em>“,\u00a0 divenuta ormai format iconico della galleria di viale Sant’Antonio. Al centro della mostra vi \u00e8 come sempre il formato 15\u00d715 cm e 20\u00d720 cm, elemento cardine del progetto sin dai suoi esordi.\u00a0 In mostra sono esposte 80 opere, realizzate con le pi\u00f9 svariate tecniche artistiche: dai monotipi al drybrush, dal vetro alla corda, dal marmo alla carta, fino ai pi\u00f9 tradizionali colori a olio e ad acrilico.\u00a0 Nella Project Room al piano terra della galleria \u00e8 allestita, come di consueto, una panoramica della collezione con opere provenienti dalle precedenti edizioni. Fino al 31 luglio. Orari: marted\u00ec \u2013 sabato: 10-13\/15-19.<\/p>\n

\"\"Gallarate<\/strong> \u2013 Pittura, scultura poesia e fotografia\u00a0 nella collettiva \u201cNel ventre della balena<\/em>\u201c organizzata nella sede di piazza Diaz (quartiere Cajello)\u00a0 dall\u2019 Associazione Artistica Alfa. Alla mostra hanno aderito venticinque artisti: Silvia Gabardi, Desir\u00e9e Binaghi, Monica Monti, Luciana Spelta, Giuseppe Benecchi, Ennio Melandri, Giovanni Perota, Lalla Colombo, Cristina Rizzitiello, Sonia Naccache, Anna Gorla, Gianluigi Casiraghi, Raffaello Giunti, Antonella Rosa, Massimo Massarelli, Rosanna Battaiotto, Ida D\u2019Angelo, Vanna Bossi, Giorgio Colombo e Giuliano Introini. Un’esposizione dall’allestimento “particolare” che accompagna i visitatori in un’esperienza multisensoriale. Le opere infatti sono collocate in una scenografica simulazione che richiama appunto \u201cla pancia\u201d del cetaceo. Fino al 15 luglio. Orari: venerd\u00ec, sabato e domenica, 10-12.30 \/16-19.<\/p>\n

\"\"Gallarate<\/strong> \u2013 E’ uno dei movimenti che pi\u00f9 ha segnato la storia dell\u2019arte e che il museo MA*GA ha ricreato\u00a0 nella mostra \u201cImpressionisti. Alle origini della modernit\u00e0<\/em>\u201d attraverso 180 opere dei maggiori esponenti: da Courbet a Pissarro, da Degas a Manet, da Monet a Renoir, da C\u00e9zanne a Sisley e molti altri; opere provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realt\u00e0 museali italiane. Dipinti, disegni, acquarelli, incisioni e sculture in un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda met\u00e0 del XIX secolo, che spazia dal Realismo, all\u2019Impressionismo, al Post-Impressionismo. L\u2019itinerario di visita si articola in una serie di sezioni dedicata ai capolavori letterari di fine Ottocento. Il percorso espositivo prosegue tra artisti quali Auguste Renoir, Berthe Morisot, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini e Federico Zandomeneghi, capaci di rappresentare le trasformazioni sociali di quella che Baudelaire definiva La Vie Moderne (1863). Accompagnano i lavori,\u00a0 preziosi abiti da cerimonia originali di fine Ottocento, provenienti da una collezione privata, gi\u00e0 di propriet\u00e0 della regina di Portogallo e di nobildonne francesi e da vetri Art Nouveau che testimoniano la moda e la modernit\u00e0 della Parigi fin-de-si\u00e8cle. Fino al 9 gennaio 2022 orari: marted\u00ec-venerd\u00ec 10-19; sabato e domenica 10-20. Info T. 0331 706011.<\/p>\n

\"\"Brescia<\/strong> \u2013 E\u2019 la prima mostra personale di Ceal Floyer alla galleria Massimo Minini. L\u2019artista britannica, di fama internazionale, ha all\u2019attivo mostre che comprendono Biennali e personali in diversi Musei di tutto il mondo. Il suo lavoro \u00e8 caratterizzato da una forte vena ironica e tagliente; si basa sulle alterazioni impercettibili e l\u2019accostamento di oggetti del quotidiano che, combinati o leggermente modificati, creano momenti di stupore. Floyer ci inganna e crea situazioni dell\u2019assurdo che costringono a riflettere e a ragionare. Troppo abituati al concetto di bello assoluto, ora in mostra dobbiamo rimettere le carte in tavola e lasciarci sorprendere. Sino al\u00a0 30 giugno orari: luned\u00ec-venerd\u00ec 10-19; sabato 15.30-19.30.<\/p>\n

\"\"Mantova<\/strong> \u2013 La Casa del Mantegna ospita\u00a0 \u201cIl Tamburo dello Sciamano<\/em>\u201c, mostra organizzata per commemorare il centenario della nascita dell\u2019artista tedesco Joseph Beuys (Krefeld 1921 \u2013 D\u00fcsseldorf 1986). Grande protagonista della sperimentazione concettuale, Beuys compendia con Andy Warhol, di cui era amico ed estimatore bench\u00e9 su posizioni diverse, le linee fondamentali dell\u2019arte visiva del secondo dopoguerra. Fu sempre molto attivo nel proporre temi ecologici e politici. Circa 150 documenti rari guidano il visitatore lungo il percorso: i manifesti, le cartoline e le fotografie accompagnati da una serie di video realizzati tra il 1964 e il 1985. La mostra \u00e8 affiancata da eventi collaterali come incontri tenuti da Antonio d\u2019Avossa ( il 10 e il 24 luglio), percorsi didattici, con \u201cimmersione<\/em>\u201d nella natura, (prenotazioni e informazioni: www.alkemicaonline.it\/eventi-alkemica\/). Fino al 29 Agosto. Orari: sabato e domenica 10-18.<\/p>\n

\"\"Domodossola (VB)<\/strong> – Negli spazi di l\u2019Artoteca Di-Se, all\u2019interno del Collegio Rosmini, da domani (con inaugurazione alle 17) si apre al pubblico la mostra “Ostinato sguardo”<\/em>. Gianluca Fol\u00ec: vent\u2019anni di idee, poetica, tratti e colori. Un viaggio tra gli strumenti, la concretezza e gli umori di un mestiere”. Sono esposte circa cinquanta opere dell’illustratore romano, una retrospettiva dei principali lavori eseguiti nei suoi primi vent\u2019anni di carriera tra cui le stampe per il calendario Epson 2021 \u201cColorseeker. Affianca la mostra una serie di appuntamenti: il 3 luglio, alle 16, \u00e8 prevista la presentazione del libro \u201cOstinato sguardo\u201d, dedicato al percorso ventennale dell\u2019artista, che per l’occasione sar\u00e0 presente. Nei giorni 16, 17 e 18 luglio, Fol\u00ec sar\u00e0 tra i relatori della terza edizione di Mountain Academy,<\/em> il corso nel quale verr\u00e0 realizzato un taccuino d\u2019artista. L’esposizione proseguir\u00e0 sino al 18 luglio con i seguenti orari: marted\u00ec- venerd\u00ec 16-19; sabato – domenica 10-12 \/15-19.<\/p>\n

\"\"Martigny (Svizzera)<\/strong> – La Fondation Pierre Gianadda dedica una grande mostra a Gustave Caillebotte (1848-1894). \u201cImpressionista e moderno<\/em>\u201d, secondo la definizione che lo accompagna \u00e8 un pittore poco conosciuto, al quale si deve attenzione. La retrospettiva, propone una novantina di tele dipinte tra 1870 e 1894, con opere provenienti da musei europei tra cui il Mus\u00e9e d\u2019Orsay e il Mus\u00e9e Marmottan Monet di Parigi, il Mus\u00e9e des Beaux- Arts di Rennes, il Mus\u00e9e des Beaux-Arts di Rouen, il Petit Palais di Ginevra, la Fondation de l\u2019Hermitage di Losanna, il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Museum Barberini di Potsdam, oltre che da importanti collezioni private. L\u2019arte di Caillebotte esplora delle prospettive inaspettate e dipinge vedute a volo d’uccello “dall’alto” sulle nuove grandi arterie parigine. Cattura scene della vita borghese moderna e\u00a0 il duro ambiente della classe operaia. La mostra \u00e8 accompagnata da un catalogo che raccoglie, oltre ai testi del curatore della mostra, Daniel Marchesseau, interventi di conservatori, critici e storici dell\u2019arte francesi e internazionali, specialisti del pittore e della sua epoca che rendono la pubblicazione, (contenente anche le immagini delle opere esposte), un documento importante per la conoscenza di Caillebotte. Fino al 21 novembre; tutti i giorni dalle 9 alle 19.<\/p>\n

\"\"Ligornetto (CH)<\/strong> \u2013 \u201cVincenzo Vela. Il sogno della materia<\/em>\u201d \u00e8 la mostra allestita al Museo dedicato al maestro, in occasione del bicentenario della sua nascita. Si tratta della videoinstallazione di Adriano Kestenholz, opera che occupa alcune sale dello spazio espositivo e che propone al visitatore, su uno sfondo musicale composto da Andreas Pfl\u00fcger, un continuo raffronto tra alcuni modelli in gesso, conservati nel museo, e le rispettive opere marmoree e bronzee visibili in vari luoghi del Ticino, Italia e Francia. Immagini video, materia e musica dialogano generando uno spazio onirico fatto di luci e ombre, di prossimit\u00e0 e di lontananze, di corporeit\u00e0 e di evanescenze, che ribalta e amplia i confini di locazione originaria delle opere di Vela. L\u2019installazione di\u00a0 Kestenholz \u00e8 parte integrante di un progetto transmediale pi\u00f9 ampio e articolato, che comprende anche un documentario musicale, dall\u2019omonimo titolo, e una serie di sette clips musicali; documentario gi\u00e0 trasmesso sui canali della RSI, che ha ottenuto diversi premi e una nomination per il miglior film sperimentale al Rome Prisma Film Awards. Fino al 12 settembre. Orari: da marted\u00ec a domenica: 10- 18.<\/p>\n

\"\"Rancate<\/strong> \u2013 \u201cLe donne, l\u2019arte e il Grand Tour<\/em>\u201c \u00e8 il titolo della mostra visitabile alla pinacoteca Cantonale Zust. Piccoli capolavori che fondono estrema perizia e narrazione artistica grazie a tecniche raffinate e inconsuete sono il tema delle due collezioni private svizzere presentate per l\u2019occasione. Si tratta di oggetti risalenti al XVIII-XIX secolo che conducono il visitatore sulle tracce del Grand Tour, il celebre viaggio di formazione intrapreso attraverso l\u2019Europa da intellettuali e giovani aristocratici. La meta era l\u2019Italia e le tappe imprescindibili Venezia, Firenze, Roma e Napoli. La prima raccolta riunisce una serie di gioielli in micromosaico realizzati con minuscole tessere in pasta vitrea, diventati di gran moda tra Sette e Ottocento e che i viaggiatori amavano portare in patria quali preziosi souvenir. La seconda collezione \u00e8 dedicata a un\u2019espressione artistica mista, che fonde pittura, perlopi\u00f9 acquarello, e ricamo su un supporto di solito in seta. In mostra anche incisioni, libri, disegni che rappresentano la Citt\u00e0 Eterna con opere di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) e del suo erede Luigi Rossini (1790-1857). Fino al 3 ottobre; orari: giugno, settembre e ottobre: 9-12 \/ 14-17; luglio e agosto: 14-18. Chiuso il luned\u00ec.<\/p>\n

\"\"St. Morits<\/strong> \u2013 E’ dedicata al ritratto la mostra ospitata al museo Segantini. L\u2019artista, conosciuto in particolare per i paesaggi e le scene di vita contadina, considerava il ritratto come il pi\u00f9 nobile dei generi pittorici. La rassegna presenta ventidue opere dedicati al tema (16 dipinti e 6 disegni), provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali, realizzati lungo tutta la carriera di Segantini, dagli esordi a Milano (1879), fino alla morte prematura in Alta Engadina (nel 1899, a 41 anni, a causa di peritonite mentre stava lavorando al quadro centrale del suo Trittico della natura). Attraverso questi lavori \u00e8 possibile ripercorrere l\u2019evoluzione della ritrattistica segantiniana da specchio a simbolo, ossia la graduale trasformazione dalle opere giovanili alla concezione del ritratto come veicolo per esprimere un\u2019idea o un simbolo. Fino al 20 ottobre; orari: marted\u00ec-domenica, 11-17.<\/p>\n

\"\"Arcumeggia<\/strong> – L’artista Ugo La Pietra nel suggestivo borgo espone in due differenti sedi: alla Sangalleria con \u201cAbitare la citt\u00e0<\/em>\u201d e al Museo della Fotografia con \u201cRitratto<\/em>\u201d. Questa esposizione presenta diciotto opere fotografiche in bianco e nero, (realizzate da Vincenzo La Pietra), relative all\u2019ultima fatica editoriale dell’artista dal titolo \u201cRitratto di mia madre\u201d nel quale\u00a0 ripercorre, attraverso racconti e riflessioni, un percorso di affetto filiale, una narrazione che analizza un’intera esistenza, fatta di luoghi, persone e affetti. Nella sede di Sangalleria invece,\u00a0 \u201cAbitare la citt\u00e0\u201d, presenta dodici opere, storiche, tese a indagare Milano nelle sue forme urbane, attraverso spazi e accessori urbani, individui e contraddizioni socio-antropologiche, che fanno della citt\u00e0 meneghina la capitale culturale della Lombardia.Fino al 20 luglio. Orari: sabato 15-18;\u00a0 domenica\u00a0 10-12\/ 15 -18.<\/p>\n

\"\"Bosia (OR)<\/strong> \u2013 Ultimi giorni per iscriversi al Concorso\u00a0 Fratelli Melis 2021. Al Premio (con iscrizioni entro il 27 giugno) a tema\u00a0 libero,\u00a0 possono partecipare, artisti, artigiani e designer, emergenti o affermati, professionisti e amatori che utilizzano la ceramica come linguaggio artistico e con qualsiasi tecnica. Ogni partecipante potr\u00e0 presentare una sola opera. I lavori, selezionati dalla giuria (composta da esperti) saranno esposti in una Mostra Internazionale in programma dal 7 al 25 agosto nelle sale dell\u2019antico chiostro dei frati cappuccini a Bosa sulla costa occidentale della Sardegna. I vincitori saranno annunciati il giorno dell\u2019inaugurazione dell\u2019esposizione. Il Premio di arte Ceramica \u00e8 organizzato dal Comune, dalla Pro Loco Melkiorre Melis, dal Messy Lab collettivo Ceramiche di Torino e dal Collectif National des Ceramistes (Francia) con il patrocinio della Regione Sardegna assessorato alla Cultura e Turismo. Per informazioni contattare infopremiomelis@gmail.com.<\/p>\n

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    Roma – “La penna \u00e8 il bisturi dell’Arte” \u00e8 la mostra che la Galleria Carlo Virgilio &C.dedica ad Alberto Martini (1876-1954). Esposto un corpus significativo di disegni a penna di china dell’artista trevigiano, protagonista del Simbolismo europeo, dagli esordi alla prima maturit\u00e0. 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