{"id":56648,"date":"2020-08-12T11:00:39","date_gmt":"2020-08-12T09:00:39","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=56648"},"modified":"2020-08-14T09:01:32","modified_gmt":"2020-08-14T07:01:32","slug":"appuntamenti-dal-14-agosto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-14-agosto\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 14 agosto"},"content":{"rendered":"

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\"\"Aosta – Al Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas, si \u00e8 aperta al pubblico la mostra “Impressionismo tedesco. Liebermann, Slevogt, Corinth dal Landesmuseum di Hannover”. L’esposizione racconta la storia dell\u2019evoluzione dell\u2019Impressionismo tedesco attraverso una prestigiosa selezione di dipinti, opere grafiche e sculture, provenienti dal Landesmuseum di Hannover e per la maggior parte mai esposti al di fuori della Germania.\u00a0 Un\u2019occasione unica di indagine, studio e valorizzazione di importanti artisti, poco noti al pubblico italiano ma di grande interesse, tenuto conto che molti di loro hanno spesso ritratto la natura e i paesaggi del Bel Paese. Partendo dal rapporto con l\u2019Impressionismo francese, la mostra si sviluppa in ordine cronologico su tre aree tematiche: la prima sezione accoglie i pionieri della pittura paesaggistica locale fino al 1890; nella seconda \u00e8 raccolta una pregiata selezione di opere di tre famosi artisti Max Liebermann, Max Slevogt e Lovis Corinth e altri paesaggisti tedeschi aderenti alla corrente fino al definitivo declino e la nascita del movimento artistico della \u201cNuova Oggettivit\u00e0\u201d. La terza sezione presenta lavori di altri artisti significativi, tra cui l\u2019Impressionista bavarese Max Feldbauer, Henrich von Z\u00fcgel di Monaco di Baviera, Philipp Klein di Mannheim e lo scultore August Gaul. Fino al 29 novembre. Orario di apertura: tutti i giorni, dalle 9 alle 19.<\/p>\n

\"\"Bard (AO) – Nella suggestiva cornice del Forte \u00e8 ospitata la mostra “Il Monte Rosa: ricerca fotografica e scientifica”. Un viaggio iconografico tra i ghiacciai della Valle d\u2019Aosta rivelano la storia delle loro trasformazioni. Un progetto che si traduce in un approfondito lavoro di studio attorno al Monte Rosa, prima tappa del tour. Il progetto completo infatti si sviluppa nell\u2019arco di quattro anni, uno per ciascuna realt\u00e0 fisica e culturale connotativa della piccola regione alpina con protagonisti il Cervino, il Gran Paradiso e il Monte Bianco. Il Forte di Bard si \u00e8 affidato per la cura degli aspetti fotografici a Enrico Peyrot, reporter e ricercatore storico mentre per l’aspetto scientifico, a Michele Freppaz, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell\u2019Universit\u00e0 di Torino. 100 scatti documentano suggestioni tra passato e presente. L\u2019identita\u0300 glaciale del Monte Rosa viene presentata attraverso un corpus di fotografie inedite realizzate nel corso degli ultimi 150 anni, raffigurando ambienti naturali e antropizzati, contesti e sodalizi storico-culturali, imprese scientifiche collezionate da Enti pubblici, Universita\u0300, Centri di ricerca, Associazioni, Fondazioni e privati. Fino al 6 gennaio. Orari: feriali 10-18; sabato, domenica e festivi 10-19. Luned\u00ec chiuso ad eccezione del 17 agosto aperto dalle 10 alle 18.<\/p>\n

\"\"Ripatransone e Grottammare (AP) – Una serie di arazzi di Mario Vespasiani raccolti in una grande mostra intitolata “Araxis.” L’esposizione, suddivisa in due sedi, presenta lavori concepiti durante il lockdown, realizzati dall’artista insieme alla “musa Mara”, che intendono rimettere al centro della creazione il calore del rapporto umano. Si tratta di opere tessute quale dimostrazione di come l\u2019attitudine visionaria dell\u2019autore sia in grado di espandere su pi\u00f9 fronti l\u2019impronta pittorica che risiede prima di tutto nella mente e poi nella mano. L\u2019artista ha progettato opere di medio e grande formato, che possono essere esposte su entrambi i lati cos\u00ec da mettere in risalto i differenti aspetti della lavorazione. Ogni arazzo\u00a0 \u00e8 un pezzo unico realizzato intrecciando migliaia di fili colorati che esaltando la cifra espressiva cromatica riportando impresso sulla trama nome e titolo. Le opere sono state installate in modo tale da essere osservate dall\u2019esterno, tuttavia \u00e8 possibile prenotare una visita contattando: T. 333.6361829. Fino al 30 settembre. Sedi: One Lab Contemporary Corso Vittorio Emanuele II, 32-34 Ripatransone – Two Lab Contemporary Via Torrione 12,Paese alto di Grottammare.<\/p>\n

\"\"Tramezzina (CO) – Nella Torretta di Villa Carlotta \u00e8 allestita a mostra \u201cLombardia, un tesoro di biodiversit\u00e0\u201d. L\u2019edificazione della storica torre risale all\u2019inizio dell\u2019Ottocento. Recuperata nel 2010 \u00e8 ora adibita a spazio espositivo. La mostra presenta 10 pannelli divulgativi che portano a conoscenza i visitatori dei tesori naturali, spesso nascosti, per contribuire a tutelare il patrimonio di biodiversit\u00e0 che il territorio lombardo regala. La mostra rientra nel progetto Life IP Gestire 2020<\/em> che ha come obiettivo principale quello di proteggere specie ed habitat di importanza comunitaria presenti dentro (ma anche fuori) i siti della Rete ecologica europea \u201cNatura 2000\u201d. Per l’occasione sono stati aperti ai visitatori anche all\u2019Uliveto e l’Oratorio Sommariva, la chiesa di Villa Carlotta, un tesoro d\u2019arte ottocentesca rimasto chiuso per decenni e riaperto al pubblico nel 2016. Numerose le opere conservate al suo interno riportate all’originale splendore dopo importanti restauri. Per tutto il mese di agosto, sar\u00e0 possibile “scoprire” l\u2019Oratorio grazie a un programma di visite guidate: il venerd\u00ec dalle 14 alle 16; sabato e domenica dalle 11 alle 16. La mostra invece rimarr\u00e0 aperta sino l’8 novembre.<\/p>\n

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\"\"Gemonio – Il Museo Civico Floriano Bodini rimane aperto tutte le domeniche di agosto. E’ infatti stata prorogata la mostra \u201cIl bisogno di ritrovarsi”, esposizione di opere grafiche provenienti dalla collezione del Museo. Una quindicina di lavori\u00a0 ispirati alla figura, uomini e donne, firmati da maestri come Enrico Baj, Giovanni Cappelli, Felice Casorati, Piero Leddi, Fernand Leger, Marino Marini, Ennio Morlotti, Peter Nagel, Joachim Schmettau, Giuliano Vangi e Renzo Vespignani.\u00a0 Di Alberto Sughi \u00e8 possibile ammirare una serie di opere in cui \u00e8 possibile apprezzare quella che \u00e8 stata la sua continua indagine sulla condizione umana. Fino al 30 agosto; orari: domenica 10.30-12.30 \/ 15-18. Per prenotare la visita guidata (max 8 persone) contattare il T. 3397596939 \u2013 info@museobodini.it.<\/p>\n

\"\"Bologna \u2013 \u201cUniform into the Work\/out of the work\u201d \u00e8 la mostra ospitata alla Fondazione Mast dedicata alle uniformi da lavoro. Oltre 600 scatti firmati da grandi fotografi internazionali raccontano le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in diversi contesti storici, sociali e professionali. Il progetto comprende una mostra collettiva sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi e un\u2019esposizione monografica di Walead Beshty, che raccoglie centinaia di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell\u2019arte, incontrati dall\u2019artista nel corso della sua carriera, per i quali l\u2019abbigliamento professionale, estremamente differenziato e individualistico, rispetta una sorta di tacito codice dell\u2019anti-uniforme.Fino al 27 settembre. Orari: da marted\u00ec a domenica 10-19. Solo su prenotazione : scrivere a gallery@fondazionemast.org oppure telefonare al 345 9317653.<\/p>\n

\"\"Bologna -Nell\u2019ex chiesa di San Mattia si \u00e8 aperta al pubblico la personale di Nino Migliori intitolata \u201cStragedia\u201d. La mostra, a cura di Lorenzo Balbi \u00e8 stata programmata nell\u2019ambito delle iniziative organizzate nel 40\u00b0 anniversario della Strage di Ustica. Il progetto, che si sviluppa in una video-installazione immersiva, nasce da una rielaborazione di immagini scattate dal grande fotografo nel 2007 durante l\u2019allestimento dei resti del velivolo negli spazi del Museo per la Memoria di Ustica. 81 scatti, corrispondenti al numero di vittime della strage, sono eseguiti a \u201clume di candela\u201d. Il fotografo \u00e8 noto non solo per le ricerche di stampo realista sull\u2019Italia del dopoguerra, ma anche per le sperimentazioni sul materiale fotografico con tecniche di sua invenzione come le ossidazioni e i pirogrammi. Fino al 27 settembre. Orari: venerd\u00ec e sabato 20- 22; domenica 18- 20. Ingresso libero. Prenotazione: tel. 051 6496611.<\/p>\n

\"\"Varese \u2013 Negli spazi di Surplace Art Space di via San Pedrino 4 prosegue la collettiva D.O.P.O. Hanno aperto l\u2019esposizione gli artisti: Cesare Biratoni, Claudia Canavesi, Umberto Cavenago, Ermanno Cristini, Joykix, Rossella Moratto, Luca Scarabelli e Clara Scola. Una mostra in progress, dove opere, semilavorati, gesti, intuizioni, si incrociano a sperimentare la cancellazione dei segnali spazio-temporali che definiscono una mostra in quanto tale. L\u2019esposizione si snoda attraverso un percorso imprevedibile animato anche dall\u2019interferenza e dalla partecipazione attiva e nomade di altri artisti invitati a transitare ad uno ad uno, di quando in quando. Fino al 31 agosto. Solo su appuntamento, con ingresso limitato a tre persone per volta. Info: surplaceartspace@gmail.com.<\/p>\n

\"\"Varese \u2013 \u201cAlienazione\u201d \u00e8 la mostra di Davide Ferro ospitata alla Showcases Gallery di Via San Martino della Battaglia. La ricerca sul segno e sul colore \u00e8 tra i motivi conduttori nell\u2019opera dell\u2019artista: linee nere, profili nitidi, definiscono la forma. Sono \u201csegni scrittura\u201d espressi con campiture di colori armoniosi, vivaci, che si susseguono in modo ordinato e ritmico. Quelladi Ferro non \u00e8 una pittura istintiva; le sue opere rappresentano un personale modo di \u201criscrivere\u201d il reale, utilizzando un codice simbolico, privo di connotazioni spaziali e temporali. Sino al 5 settembre; orari: 9-12.30\/15-18. Su appuntamento T. 338 2303595.<\/p>\n

\"\"Laveno Mombello – La Galleria d’arte Ottonovecento (Lungolago De Angeli 40)\u00a0 presenta, sino al 31 ottobre, la scultura \u201cGaia e la Balena\u201d di Stefano Bombardieri. Si tratta di un’opera di grandi dimensioni e di estrema forza compositiva: una bambina in metallo e resina alta un metro e cinquanta cerca di trarre in salvo con l\u2019uso di una corda una balena di venti metri di lunghezza. Da anni l’artista propone le sue sculture “XXL” nelle piazze di tutto il mondo e per due volte ha partecipato alla Biennale di Venezia. Le sue creature spingono l’osservatore a confrontarsi con le inquietudini e le contraddizioni della societ\u00e0 contemporanea nonch\u00e9 con le paure e i desideri inconsci personali assumendo in questo senso un valore simbolico e metaforico di grande attualit\u00e0. L’installazione “Gaia e la Balene” \u00e8 stata esposta in altre citt\u00e0, quali Faenza, Mentone e Pietrasanta. A Laveno potr\u00e0 essere ammirata sino al 31 ottobre; orari: da mercoled\u00ec a domenica ( festivi compresi) dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22.<\/p>\n

\"\"Ameno (NO) \u2013 Al Museo Tornielli di P.zza Manzoni 1 si \u00e8 aperta la mostra \u201cIl pi\u00f9 vicino possibile\u201d. L\u2019esposizione presenta documenti fotografici raffiguranti la straordinaria esperienza vissuta a Monte Verit\u00e0, nei primi anni del 1900, da un gruppo di idealisti ispirati dalla Lebensreform che fondarono la loro colonia sulle colline di Ascona. L\u2019obiettivo era vivere a contatto con la natura seguendo una alimentazione vegetariana, praticando l\u2019elioterapia, il nudismo, gli esercizi fisici e la meditazione. Vi approdarono Hans Arp, Walter Gropius, Paul Klee, Moholi Nagy e Carl Gustav Jung. Accanto alle foto documentative, il concetto di \u201cvicinanza\u201d si avvalora delle opere di artisti contemporanei: gli italiani Francesca Gagliardi e Marco Cordero e gli svizzeri Johanna Gschwend e Moritz Hossli. Fino al 13 settembre. Orari: dal 2 al 30 agosto, marted\u00ec \u2013 domenica 9,30-13,30. Dal 31 agosto sino alla chiusura dell’esposizione, sabato e domenica 9.30-13.30.<\/p>\n

\"\"Torino \u2013 Alla Videoteca Gam,\u00a0 prosegue l’appuntamento dedicato a Giuseppe Chiari (Firenze 1926 \u2013 2007) compositore, artista e sperimentatore, evento\u00a0 realizzato in collaborazione con l\u2019Archivio Storico della Biennale di Venezia. La mostra presenta due video: Kunst ist einfach (L\u2019arte \u00e8 facile), del 1973, e Spoleto Concert. Affianca le due proiezioni l\u2019opera \u201cLa musica \u00e8 facile\u201d realizzata nel 1972 e composta da quindici grandi fogli sui quali l\u2019artista ha scritto una delle quindici lettere che compongono la frase. I caratteri, tracciati con gesto continuo, sembrano unire idealmente il fluire gestuale della calligrafia a china giapponese \u201ccon la consapevolezza che il suono del pennello sulla carta \u00e8 parte di quella musica totale\u201d di cui Chiari prepara all\u2019ascolto.L\u2019esposizione (in Via Magenta, 31) rimarr\u00e0 in calendario sino al 27 settembre. Orari: venerd\u00ec e luned\u00ec dalle 13 alle 20; sabato e domenica 10-19.<\/p>\n

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