{"id":55214,"date":"2020-04-09T09:00:07","date_gmt":"2020-04-09T07:00:07","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=55214"},"modified":"2020-04-10T11:34:36","modified_gmt":"2020-04-10T09:34:36","slug":"appuntamenti-dal-10-aprile-2020","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-10-aprile-2020\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 10 aprile 2020"},"content":{"rendered":"

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Prosegue il tour virtuale tra la bellezza di opere pittoriche, scultoree e luoghi. Click… si parte!<\/p>\n

\"\"Torino –\u00a0 Al Duomo\u00a0 \u00e8 conservata la Sindone, il lenzuolo di lino con l’impronta di un corpo umano, quello di Ges\u00f9 Cristo.\u00a0 Il sudario presenta una grande quantit\u00e0 di dettagli, poco visibili a occhio nudo. Grazie per\u00f2 alle tecnologie moderne \u00e8 possibile osservare le macchie di sangue che testimoniano i segni di flagello e dei chiodi nei polsi. In questo momento di grande difficolta, ci sar\u00e0 occasione di vedere, il Sacro Telo sabato 11 aprile,\u00a0 alle 17, quando monsignor Nosiglia guider\u00e0 dalla Cattedrale una liturgia di preghiera e contemplazione. A pochi passi dal Duomo si trova il Museo della Sindone, fondato nel 1936 ad opera della Confraternita del Santo Sudario nelle due piccole stanze adiacenti la Chiesa. Dal 1998 \u00e8 ospitato nella sede attuale (via San Domenico). Due i percorsi: uno \u00e8 dedicato alla parte scietifica, l’altro a quella storica. Entrambi offrono un’ampia panoramica sulle ricerche sindologiche sin qui condotte. La contemplazione straordinaria della Sindone sar\u00e0 trasmessa in diretta tv e sui social. Al termine seguiranno dialoghi e riflessioni con interventi di esperti e testimonianze del momento che stiamo vivendo.<\/p>\n

\"\"Torino \u2013 Rimaniamo in citt\u00e0 per raggiungere la GAM \u2013 Galleria Civica d\u2019Arte Moderna e Contemporanea, il pi\u00f9 antico museo d\u2019arte moderna d\u2019Italia, aperto al pubblico nel 1863.\u00a0 Nel corso degli anni le raccolte si sono arricchite. Attualmente le collezioni si compongono di oltre 47.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie, oltre a una ricca serie di disegni e incisioni e una sezione relativa ai film e video d\u2019artista. Con i lavori dei massimi artisti dell\u2019Ottocento italiano, come Fontanesi, Fattori, Pellizza da Volpedo e Medardo Rosso, quelli del Novecento, con firme come Morandi, Casorati, Martini e De Pisis e delle avanguardie storiche e pi\u00f9 recenti internazionali, di cui si conservano importanti esempi: da Marx Ernst a Paul Klee e Picabia; raccolte di Arte Povera con esponenti come Paolini, Boetti, Anselmo, Zorio, Penone e Pistoletto.
\n\"\"In questi giorni la galleria ha lanciato un concorso online, intitolato “La foto imperfetta” dedicato alla mostra \u201cHelmut Newton” attualmente non visibile al pubblico, per i motivi che ormai tutti sappiamo. Ai partecipanti (appassionati e amanti degli obiettivi) viene chiesto di pubblicare su Instagram #fotoimperfetteGAM<\/strong> una immagine \u201csbagliata\u201d dove l\u2019errore non deve imbruttire ma essere funzionale al racconto e dare maggiore forza e carattere all’immagine. Le foto saranno subito pubblicate nelle stories di Instagram della GAM. Non appena riaprir\u00e0 il museo, verranno stampate per creare un wall dedicato all\u2019interno degli spazi del Dipartimento Educazione.<\/p>\n

\"\"Milano \u2013 Nella prestigiosa sede della Pinacoteca di Brera sono raccolti alcuni tra i massimi capolavori di artisti italiani e stranieri dal XIV al XIX. Per citarne alcuni, la\u201dPala Montefeltro\u201d, di Piero della Francesca, il \u201cCristo Morto\u201d di Andrea Mantegna, \u201clo Sposalizio della Vergine\u201d di Raffaello e la suggestiva Cena in Emmaus del Caravaggio. Intorno agli anni \u201880 entrano a far parte della collezione dipinti e sculture del Novecento, grazie a donazioni. Si possono inoltre ammirare altri capolavori firmati da Picasso, Boccioni, Modigliani, Morandi, Carr\u00e0 e de Pisis. Da non perdere anche \u201cIl Napoleoe come Marte Pacificatore” di Antonio Canova che troneggia nel cortile del Palazzo. E dal cortile passiamo alla visita delle\u00a0 sale cliccando: https:\/\/pinacotecabrera.org<\/p>\n

\"\"Milano – A pochi passi dal vasto complesso di Brera \u00e8 raggiungibile il settecentesco palazzo Moriggia dove \u00e8 ospitat, dal 1951, il Museo del Risorgimento. Progettato nel 1775 da Giuseppe Piermarini\u00a0 fu sede, in epoca napoleonica, del Ministero degli Esteri e, in seguito, del Ministero della Guerra. Passato nel 1900 alla famiglia De Marchi, il palazzo fu donato al Comune di Milano dalla moglie del celebre naturalista Marco De Marchi e in quell’occasione destinato a sede museale. Il patrimonio artistico di compone di stampe, dipinti, sculture, disegni, armi e cimeli, collezioni che illustrano la storia nel periodo compreso tra la prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) e l’annessione di Roma al Regno d’Italia (1870). http:\/\/www.museodelrisorgimento.mi.it\/.<\/p>\n

\"\"Roma – E’ diventato il simbolo di questa Pasqua: il Cristo Miracoloso, il Crocifisso ligneo che abbiamo visto in occasione della preghiera che il Santo Padre ha tenuto lo scorso 27 marzo in San Petro, custodito nella Chiesa di San Marcello al Corso . La statua ha una storia che la tradizione tramanda da secoli. Si narra che questo crocifisso sia sopravvissuto a un incendio del 1519 e che abbia salvato Roma dalla peste del 500\u2032. All’epoca i fedeli lo portarono in processione per 16 giorni (dal 4 al 20 Agosto del 1522) nelle strade della citt\u00e0 nonostante il divieto imposto dalle autorit\u00e0. Miracolosamente, man mano che il Crocefisso attraversava i rioni romani, la peste regrediva e allo scadere dell\u2019ultimo giorno fu del tutto debellata. La pioggia caduta durante l’esposizione della statua lo scorso 27 marzo ha rovinato la scultura quattrocentesca sulla quale sono gi\u00e0 stati eseguiti interventi di restauro. Una crocifissione, che ha colpito tutti, per per la sofferenza che l’artista ha saputo trasmettere. Nella chiesa inoltre \u00e8 possibile ammirare: gli affreschi della volta, eseguiti da Perin del Vaga per la “Creazione di Eva” e degli Evangelisti Marco e Giovanni. Sono invece opera di Daniele da Volterra gli altri due evangelisti (Marco e Luca). Interessante anche <\/span>il monumento funerario del Cardinale Consalvi e del fratello Andrea, sculture di Rinaldo Rinaldi (1793-1873), allievo del Canova.<\/span><\/p>\n

\"\"Roma – Entriamo nei Musei Vaticani. Nonostante l\u2019ingresso sia in territorio italiano, il complesso museale si snoda interamente all\u2019interno delle territorio vaticano. Qui vi \u00e8 raccolta l\u2019immensa collezione d\u2019arte avviata dai papi fin dal secolo sedicesimo con Giulio II. L’apertura al pubblico avvenne nel 1771, su decisione di papa Clemente XIV. I visitatori possono ammirare opere realizzate da importanti artisti conosciuti in ogni angolo del mondo, capolavori come, per esempio, di Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Tiziano,\u00a0 Raffaello e Caravaggio. Noti per la bellezza anche i giardini vaticani. Un immenso incanto ovunque l\u2019occhio si posi mentre le emozioni avvolgono tutti i sensi: http:\/\/www.museivaticani.va\/content\/museivaticani\/it\/collezioni\/catalogo-online.html<\/p>\n

\"\"Firenze \u2013 Le Gallerie degli Uffizi \u00e8 uno dei musei pi\u00f9 famosi al mondo. Le sale espositive occupano interamente il primo e secondo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari. Famose le straordinarie collezioni di sculture antiche e di pitture qui raccolte, datate dal Medioevo all\u2019et\u00e0 moderna. Tra i dipinti del Trecento e del Rinascimento emergono alcuni capolavori firmati da nomi come Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, oltre a capolavori della pittura europea, soprattutto tedesca, olandese e fiamminga. Non meno importante nel panorama dell\u2019arte italiana la collezione statuaria e di busti dell\u2019antichit\u00e0 della famiglia Medici. Percorriamo i corridoi della Galleria, abbellita da sculture romane antiche, copie da originali greci andati perduti e iniziamo la nostra visita: https:\/\/www.uffizi.it\/mostre-virtuaRoma.<\/p>\n

\"\"Napoli- Nel cuore del centro antico della citt\u00e0, \u00e8 possibile ammirare il Museo Cappella Sansevero, un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Tra i capolavori che raccoglie il celebre “Cristo velato” scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino (1753).La statua, al centro della navata, \u00e8 nota per la prodigiosa \u201ctessitura\u201d del velo che ricopre il corpo di Cristo dove i tormentati e convulsi ritmi delle pieghe rendono ancor pi\u00f9 profonda la sofferenza e precise le linee del corpo martoriato. Alcuni particolari come le ferite dei chiodi sui piedi e sulle mani, il costato scavato, sono il segno di una ricerca intensa dell’artista. Sansevero con il suo prezioso patrimonio rappresenta uno dei pi\u00f9 singolari monumenti che l\u2019ingegno umano abbia mai concepito.<\/p>\n

Mostre online<\/p>\n

\"\"Nerviano \u2013 Fervono i preparativi per <\/span>“La tavolozza in cucina” <\/span>una <\/span>collettiva<\/span> online <\/span>di sapori e colori, che si potr\u00e0 ammirare nei giorni 15-17 e 19 aprile su Facebook . All\u2019esposizione, <\/span>che unisce\u00a0 l’arte figurativa <\/span>a quella <\/span>culinaria, <\/span>partecipano sei artisti. Ognuno proporr\u00e0 ricette legate alla propria infanzia accanto a<\/span> illustrazioni raffiguranti i piatti o uno <\/span>degli ingredienti. <\/span>L\u2019evento, a cura di Stefano Monti, \u00e8 promosso dalla pagina Archeochef, gestita dai rievocatori storici Valerio Campolunghi e Nicol\u00f2 Grazioli dove \u00e8 possibile trovare anche aneddoti, ricette e curiosit\u00e0 inerenti la storia della cucina. La mostra sar\u00e0 visibile anche sulla pagina fb di Stefano Monti o su instagram (monti.ste).<\/span><\/p>\n

\"\"Agrate Conturbia \u2013 Con due opere, l\u2019artista Giorgio Piccaia partecipa a \u201c<\/span>Art Spreads Hope\u201d, <\/span>la <\/span>collettiva <\/span>online ideata dalla pittrice egiziana Shereen Badr alla quale hanno aderito <\/span> cinquanta artisti, <\/span>ciascuno con il proprio linguaggio, stile e tecnica: pittura, disegno, incisioni, grafica, mosaico, scultura e fotografia. Dieci i Paesi <\/span>di provenienza<\/span>: Egitto, Serbia, Francia, Belgio, Kuwait, Nuova Zelanda, Filippine, Belgio, Cipro, Stati Uniti e Italia, con Piccaia. <\/span>Lo scopo di <\/span>Art Spreads Hope <\/span>\u00e8 soprattutto quello di raccogliere <\/span>fondi per combattere il virus COVID-19. <\/span>L\u2019intento \u00e8 anche quello di <\/span>stimolare e amplificare il lavoro creativo, farlo conoscere agli amanti dell\u2019arte e soprattutto coinvolgere i giovani. <\/span>L\u2019esposizione <\/span>e tutte le informazioni sono visibili <\/span>sul sito https:\/\/www.euroarabartoday.com\/online\/<\/a> <\/span><\/p>\n

\"\"Varese – <\/span>Prosegue l\u2019esposizione online dedicata a Giovanni Rodari organizzata dal<\/span>l\u2019associazione Artisti in Movimento. <\/span>A causa dell\u2019emergenza Covid la mostra, che avrebbe dovuto svolgersi come da calendario a Gavirate nella sala Mura nel mese di aprile, \u00e8 visibile <\/span>sul sito www.ArtistiinMovimento.com<\/a> , sulla relativa pagina Facebook, e su Youtube https:\/\/youtu.be\/69MxcSZK514<\/a> . <\/span>L\u2019associazione, nata nel 2009, raccoglie un gruppo <\/span>di artisti indipendenti animat<\/span>i<\/span> dal desiderio di poter esprimere la propria creativit\u00e0 senza vincoli di sorta, <\/span>lavorando<\/span> in armonia al fine di dare vita a momenti di significativo interesse culturale <\/span>e <\/span>contribuire a incrementare l\u2019interesse artistico per e nel proprio territorio. <\/span><\/p>\n

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  Prosegue il tour virtuale tra la bellezza di opere pittoriche, scultoree e luoghi. Click… si parte! Torino –\u00a0 Al Duomo\u00a0 \u00e8 conservata la Sindone, il lenzuolo di lino con l’impronta di un corpo umano, quello di Ges\u00f9 Cristo.\u00a0 Il sudario presenta una grande quantit\u00e0 di dettagli, poco visibili a occhio nudo. 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