{"id":54830,"date":"2020-03-06T09:53:23","date_gmt":"2020-03-06T08:53:23","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=54830"},"modified":"2020-03-06T09:53:23","modified_gmt":"2020-03-06T08:53:23","slug":"homeless-e-ricerca-di-pablo-prima-parte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/homeless-e-ricerca-di-pablo-prima-parte\/","title":{"rendered":"Homeless e ricerca di Pablo – Prima Parte –"},"content":{"rendered":"
“Sto cercando un uomo che abbia dentro il cuore una strada e sulla punta delle dita il sapore del mare. Sto cercando la passione che stringe i fianchi, quei baci sicuri che tolgono il fiato\u2026 qualcuno che pu\u00f2 dare un senso ed un sorriso a tutto quello che faccio, che sia in grado di spremere ogni singolo momento e regalare vita alla poesia dei giorni.<\/em>”<\/p>\n “Sto cercando una persona che mi faccia sentire in tinta con il mondo, che respiri profondamente e si muova liberamente, che abbia profonde radici ma sappia guardare sempre oltre per vedere cosa c\u2019\u00e8. Forse sto cercando un po’ anche me stessa.<\/em>” “Pablo mi ha dato appuntamento qui per mezzanotte. Chiss\u00e0 se arriver\u00e0\u2026<\/em>” Confida ad una ragazza conosciuta ora, appoggiata al muretto del locale. Pablo \u00e8 alto, magro, un po’ segaligno, con i capelli lunghi ed arruffati. Le mani sporche di pittura. Lo vedo sempre seduto sul marciapiede davanti al bar, con la birra in mano. A volte abbraccia la sua chitarra Klassica e stupisce i passanti con arpeggi e svisate degne di Andr\u00e9s Segovia.<\/p>\n Pablo ha una laurea in Scienze della Comunicazione e sta seguendo un master in Antropologia Culturale, i sandali ai piedi e gli avanzi del pranzo di ieri sul tavolo. Ah, dimenticavo: il basco con la stella. Il Viaggiator Curioso,<\/em> “Sto cercando un uomo che abbia dentro il cuore una strada e sulla punta delle dita il sapore del mare. Sto cercando la passione che stringe i fianchi, quei baci sicuri che tolgono il fiato\u2026 qualcuno che pu\u00f2 dare un senso ed un sorriso a tutto quello che faccio, che sia in grado di spremere […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":54831,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nHomeless balla musica cubana in un chiringuito alla Malva-Rosa, la spiaggia di Valencia. Con i capelli sciolti sulle spalle, a piedi nudi. Il terzo Mojto ancora in mano.<\/p>\n
\nPoi seduta al tavolino di un bar di Plaza Real, a Barcellona: “Strano\u2026 mi ha detto che sarebbe arrivato alle undici per un caff\u00e8 ma non lo vedo ancora\u2026<\/em>”
\nE a Madrid alle quattro del pomeriggio, sui gradini del Museo del Prado: “dovevamo andare a vedere una mostra insieme\u2026. Si sar\u00e0 dimenticato\u2026..<\/em>” E cos\u00ec via, su verso le architetture impetuose di Bilbao, nei sentieri infiniti di Santiago, insieme al vento d\u2019Africa sulla punta di Tarifa, inseguendolo per tutta la terra spagnola e non solo.
\n“Happiness is a direction, not a place<\/em>.”<\/p>\n
\nIncanta tutti con i racconti dei suoi viaggi in Sudamerica, con le poesie di Neruda e i brani dei Gotan Project che fa ritmare sulla consolle del Bahia Club, il gioved\u00ec sera all’aperitivo.
\nPablo non esiste e Homeless lo sa bene, ma le piace immaginarlo cos\u00ec.<\/p>\n
\nBaie du Soleil, Menton, France, 16 octobre 2011<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"