{"id":51155,"date":"2019-06-11T10:04:37","date_gmt":"2019-06-11T08:04:37","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=51155"},"modified":"2019-10-02T12:20:33","modified_gmt":"2019-10-02T10:20:33","slug":"superfici-del-profondo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/superfici-del-profondo\/","title":{"rendered":"Superfici del profondo"},"content":{"rendered":"

\"\"Castellanza – Usa la pittura come una sorta di scandaglio per misurare lo spessore del suo essere, del suo pi\u00f9 intimo sentire, di emozioni e ricordi che il colore, complice, asseconda, consola e in alcuni casi contrasta. E’ un racconto di riflessioni, che coinvolge e contamina anima e sensi la mostra “Superfici profonde”, personale dell’artista Annibale Vanetti allestita, fino al 16 giugno, nelle sale di Villa Pomini.
\nDalle stratificazioni fino alle velature, il colore crea e costruisce spazi, emerge dalle profondit\u00e0 invitando l’osservatore a \"\"immergesi, guardarsi, riflettersi e a condividere quel sentire fatto di emozioni, ora liete, ora cupe, dolorose e conflittuali.
\nUn racconto silenzioso quello di Vanetti, dove mette a nudo la sua anima attraverso l’esplorazione di nuove cromie. I neri densi , ora diventano lievi e accarezzano i blu. Blu come i cieli i mari, dentro cui perdersi, abbandonarsi e lasciarsi trasportare liberandosi da vincoli e prigionie di pensieri. Ma ecco che le memoria si riaccende nei rossi, dalle sfumature pi\u00f9 sgargianti a quelle pi\u00f9 timide. Guizzi incandescenti, che \"\"a volte irrompono come improvvisi risvegli. Prendono forma ombre, sagome evanescenti, talvolta inquietanti come risveglio di demoni per troppo tempo sopiti : sono momenti interiori rimasti nascosti, dubbi che si fanno materia.
\nCome in un viaggio notturno compare l’immagine di una dimensione fisionomica che un raggio di luce, irrompendo nella tela, illumina tenuamente nel desiderio di un incontro, di uno sguardo, o forse della ricerca di un volto.
\nLa mostra, intende ricordare Nino Portoghese, presidente e figura fondamentale dell’Associazione l’Arco e La Fonte di Siracura, al quale \u00e8 stata dedicata, nella prefazione a catalogo, la poesia “Il \"\"ricordo di un amico” di David Maria Turoldo. In queste parole sono racchiusi i colori delle emozioni e delle pi\u00f9 profonde riflessioni che i dipinti di Vanetti sussurrano: un richiamo per sentire voci e continuare colloqui mai finiti…..
\nL’esposizione si concluder\u00e0 domenica 16 giugno. Il finissage prevede, alle 18, il reading poetico intitolato “Parole dal profondo”, con l’attore Antonio Zanoletti accompagnato dai brani musicali di Marco Colombo eseguiti al pianoforte. Orari mostra: venerd\u00ec – sabato 15-19 Domenica 10-12\/15\/19.
\nE. Farioli<\/p>\n