{"id":50741,"date":"2019-05-17T10:30:10","date_gmt":"2019-05-17T08:30:10","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=50741"},"modified":"2019-10-02T12:20:40","modified_gmt":"2019-10-02T10:20:40","slug":"le-navette-solcano-i-mari-dellarte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-navette-solcano-i-mari-dellarte\/","title":{"rendered":"Le navette solcano i mari dell&#8217;arte"},"content":{"rendered":"<p>&nbsp;<\/p>\n<p><iframe loading=\"lazy\" title=\"Le navette solcano i mari dell&#039;arte\" width=\"696\" height=\"392\" src=\"https:\/\/www.youtube.com\/embed\/JXHQNw0aeHI?feature=oembed&#038;enablejsapi=1&#038;origin=https:\/\/www.artevarese.com\" frameborder=\"0\" allow=\"accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture\" allowfullscreen><\/iframe><\/p>\n<p><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" class=\"size-medium wp-image-50744 alignleft\" src=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1marelli-1-300x225.gif\" alt=\"\" width=\"300\" height=\"225\" srcset=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1marelli-1-300x225.gif 300w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1marelli-1-768x576.gif 768w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1marelli-1-80x60.gif 80w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1marelli-1-265x198.gif 265w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1marelli-1-696x522.gif 696w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1marelli-1-560x420.gif 560w\" sizes=\"(max-width: 300px) 100vw, 300px\" \/>Busto Arsizio &#8211; L&#8217;artista Francesco Marelli, torna allo Spazio Arte Carlo Farioli a bordo di nuove imbarcazioni. I &#8220;Vascelli fantasma&#8221;, del 2014, si sono trasformati in navi , o meglio in navette e, abbandonate le placide acque, continuano il loro racconto in un morbido mare di stoffa.<br \/>\nSono la forma e il movimento il filo conduttore che lega la precedente esposizione con &#8220;Come navette in un opificio 2&#8243;, allestita sino al 2 giugno, nella sede dell&#8217;Associazione di via Silvio Pellico.<br \/>\nLa navetta diventa il simbolo di un collegamento con la memoria del nostro luogo: l&#8217;industria tessile.<br \/>\n&#8221; Una sorta di legame &#8211; spiega l&#8217;artista &#8211; con quella che \u00e8 stata la caratteristica della nostra area geografica. Le navette e tutti quegli strumenti che facevano parte della cultura dell&#8217;industria tessile, come le fusarole e le spolette, sono ricostruiti mantenendo le forme e raccolti in una sorta di museo etnografico. Il &#8220;sapore&#8221; \u00e8 questo: esporre questi vecchi attrezzi trasformati in altro, trasfigurati in qualcosa che diventa pi\u00f9 vicino a noi, permettendoci cos\u00ec di ricordare&#8221;.<br \/>\nStrumenti che rivivono nell&#8217;originale scelta del materiale con i quali sono realizzati: il tessuto. Stoffe leggere che Marelli ha imbottito e cucito, usando il filo come fosse un pastello, in giochi di contrasti, sovrapposizioni e legature. Un&#8217;idea attinta dall&#8217;esperienza di scenografo che l&#8217;artista ha trasportato nelle sculture. <img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" class=\"alignright wp-image-50743 \" src=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/3-marelli-e1558003599301-228x300.gif\" alt=\"\" width=\"187\" height=\"246\" srcset=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/3-marelli-e1558003599301-228x300.gif 228w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/3-marelli-e1558003599301-696x918.gif 696w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/3-marelli-e1558003599301-319x420.gif 319w\" sizes=\"(max-width: 187px) 100vw, 187px\" \/><br \/>\nLa mostra \u00e8 un&#8217;immersione nel colore. Da sempre nelle opere dell&#8217;artista trionfano tinte calde, come gli arancioni e i gialli che irrompono nei suoi lavori in gioiose esplosioni .<br \/>\n&#8220;E&#8217; come se l&#8217;antico strumento attraverso il colore e questo tipo di esposizione, &#8211; precisa l&#8217;artista &#8211; riprendesse la sua vita e il valore che deve avere nella societ\u00e0: una sorta di giusta memoria alla quale guardare senza nostalgia, ma cogliendone il significato e la forza che ha avuto. L&#8217;oggetto diventa cos\u00ec contemporaneo e non pi\u00f9 un reperto archeologico. In merito ai colori, prediligo l&#8217;arancione, perch\u00e9 \u00e8 la luce, il tono predominante del tramonto. Potrebbe avere una connotazione anche negativa, ma per me, \u00e8 la parte magica della giornata, la pi\u00f9 calda; il sole nel suo calare, lascia questa impronta di estrema bellezza e benessere&#8221;.<br \/>\nEcco il potere straordinario e la magia dell&#8217;arte: l&#8217; &#8220;immortalit\u00e0&#8221; del passato , la veggenza sul futuro, la libert\u00e0, l&#8217;evasione dalla realt\u00e0 e il sogno!<br \/>\n<img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" class=\"wp-image-50742 alignleft\" src=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2marelli-300x225.gif\" alt=\"\" width=\"279\" height=\"209\" srcset=\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2marelli-300x225.gif 300w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2marelli-768x576.gif 768w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2marelli-80x60.gif 80w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2marelli-265x198.gif 265w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2marelli-696x522.gif 696w, https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2marelli-560x420.gif 560w\" sizes=\"(max-width: 279px) 100vw, 279px\" \/>E nella magia del sogno, le navette iniziano un nuovo viaggio tra le &#8220;pareti&#8221; di un mare bianco, sul quale lasciano scie di giocose imprese che incantano i visitatori tra labirinti di arte, poesia e suoni di antiche e insieme rinnovate melodie.<br \/>\nTutto questo \u00e8 Marelli, artista di grande sensibilit\u00e0, versatile, capace di fondere differenti espressioni e linguaggi quasi come in un gioco.<br \/>\nL&#8217;occasione per ammirarlo in altre vesti, quali cantastorie, poeta e musicista, sar\u00e0 la sera di venerd\u00ec 24 maggio, alle 21, al ristorante &#8220;La Rava e la Fava&#8221;, nell&#8217;appuntamento intitolato &#8220;Dalle fusarole a chiss\u00e0 dove&#8221;, organizzato nell&#8217;ambito della mostra, che vedr\u00e0 la partecipazione di altri artisti quali: Dome Bulfaro (poeta), Giulio Callegari (archeologo) e Massimiliano Varotto (musicista).<br \/>\nUn&#8217; altra data da segnare in agenda \u00e8 quella del 2 giugno alle 18, nella sede di via Silvio Pellico, quando, con un finale a sorpresa, Francesco Marelli chiuder\u00e0 l&#8217;esposizione.<br \/>\n&#8220;Come navette in un opificio2&#8221;, orari al pubblico: da gioved\u00ec a sabato dalle 16 alle 19; domenica 10.30-19.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>&nbsp; Busto Arsizio &#8211; L&#8217;artista Francesco Marelli, torna allo Spazio Arte Carlo Farioli a bordo di nuove imbarcazioni. 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