{"id":49967,"date":"2019-03-29T13:00:52","date_gmt":"2019-03-29T12:00:52","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=49967"},"modified":"2019-10-02T12:20:52","modified_gmt":"2019-10-02T10:20:52","slug":"il-genio-della-poesia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-genio-della-poesia\/","title":{"rendered":"Il genio della poesia"},"content":{"rendered":"<p><iframe loading=\"lazy\" width=\"696\" height=\"392\" src=\"https:\/\/www.youtube.com\/embed\/BfFARu2BC10?feature=oembed&#038;enablejsapi=1&#038;origin=https:\/\/www.artevarese.com\" frameborder=\"0\" allow=\"accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture\" allowfullscreen><\/iframe><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\"><strong>Montale<\/strong> nasce a Genova nel 1896 e viene iscritto a studi tecnici, pi\u00f9 brevi rispetto a quelli classici, per via della sua salute precaria. Non terminer\u00e0 nemmeno questi, in realt\u00e0, ma ci\u00f2 che veramente ha fatto di Montale quello che ricordiamo noi oggi \u00e8 stato quello che ha <strong>fatto da solo: <\/strong>frequentava assiduamente le<strong> biblioteche di paese<\/strong> e si era appassionato alle<strong> lezioni di filosofia<\/strong> della sorella.\u00a0<\/span><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\">Nonostante le sue condizioni di salute allo scoppio della <strong>guerra mondiale<\/strong> Montale vuole entrare nell\u2019esercito e, con fatica, ci riesce. Durante l\u2019<strong>affermazione del fascismo<\/strong> se ne dichiara estraneo e <strong>il pi\u00f9 possibile distante<\/strong> ma attenzione non per una dimensione politica quanto <strong>culturale<\/strong>: sente una profonda negativit\u00e0 nei confronti del modo in cui la societ\u00e0 moderna \u00e8 andata sviluppandosi. <strong>E come dargli torto.<\/strong><br \/>\nQuando si trasferisce a <strong>Firenze<\/strong>, Montale frequenta l\u2019<strong>ambiente letterario italiano<\/strong>, lo conosce, lo studia e ne diventa <strong>una colonna portante<\/strong>. <strong>Lo fa suo<\/strong>, in qualche modo. Passa gli ultimi anni della sua vita a <strong>Milano<\/strong>, riconosciuto come uomo di grande sapienza quale era, nel 1975 ricevette il<strong> premio Nobel<\/strong>.<br \/>\nParlando di se diceva: <\/span><span style=\"font-weight: 400;\"><strong>sono un uomo come gli altri e non si pu\u00f2 chiedere a nessuno di fare l&#8217;eroe.<\/strong> Chiss\u00e0 se sapeva, gi\u00e0 allora, che<strong> di uomini come lui in realt\u00e0 non ne sarebbero esistiti altri. <\/strong><\/span><\/p>\n<p><em><strong>Ripenso al tuo sorriso<\/strong><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Ripenso il tuo sorriso, <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">ed \u00e8 per me un\u2019acqua limpida<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">scorta per avventura tra le petraie d\u2019un greto, <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">esiguo specchio in cui guardi un\u2019ellera i suoi corimbi; <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">e su tutto l\u2019abbraccio d\u2019un bianco cielo quieto. <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Codesto \u00e8 il mio ricordo; non saprei dire, o lontano, <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">se dal tuo volto s\u2019esprime libera un\u2019anima ingenua, <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">e recano il loro soffrire con s\u00e9 come un talismano.<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">sommerge i crucci estrosi6 in un\u2019ondata di calma, <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">e che il tuo aspetto s\u2019insinua nella mia memoria grigia <\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">schietto come la cima d\u2019una giovinetta palma.<\/span><\/em><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\">Questa poesia \u00e8 tratta da <strong>Ossi di Seppia<\/strong>, che fa parte dei primi libri di poesia dello scrittore. Quando gli viene chiesto di parlarne Montale li spiega dicendo che \u00e8 come se questi fossero scritti in frac, gli altri invece in pigiama, o in abito da passeggio. Ma in realt\u00e0 le uniche e fondamentali differenze stanno nell\u2019<strong>accento<\/strong>, nella <strong>voce<\/strong>, nell\u2019<strong>intonazione<\/strong>. Questo perch\u00e8 Montale non amava solo la poesia nel suo essere <strong>produzione scritta<\/strong>, amava <strong>la poesia nella musica<\/strong>, <strong>nel suono<\/strong>, <strong>nel canto. <\/strong><\/span><\/p>\n<p><em><b>Nel fumo<\/b><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Quante volte t\u2019ho atteso alla stazione<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">tossicchiando, comprando giornali innominabili,<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">fumando Giuba poi soppresse dal ministro<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">dei tabacchi, il balordo!<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">sottrazione. Scrutavo le carriole<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">dei facchini se mai ci fosse stato<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">dentro il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo.<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Poi apparivi, ultima. \u00c8 un ricordo<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.<\/span><\/em><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\"><strong>Le donne cantate da Montale.<\/strong> Ce ne sono state molte, erano donne molto diverse tra loro, o forse molto simili ma la bravura del nostro poeta \u00e8 stata nel cogliere le loro <strong>particolarit\u00e0<\/strong>, ad ognuna la sua. Alcune sono salvifiche, altre terrene, c\u2019era una donna che <strong>non parlava mai<\/strong> e in questo stava il suo<strong> grande fascino<\/strong> ma, come dice lui stesso, potrebbe essere anche che dietro questo affascinante silenzio, in realt\u00e0, <strong>non ci fosse nulla<\/strong>.\u00a0<\/span><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\">Le poesie di Montale sono scritte <strong>giorno per giorno<\/strong>, a volte non sono nemmeno poesie ma <strong>appunti per poesie<\/strong> che poi non ha pi\u00f9 pensato di scrivere, perch\u00e8 gli appunti bastavano. Quello che noi oggi leggiamo non sono versi scritti con l\u2019intento di creare un capolavoro, sono <strong>pensieri annotati<\/strong> senza troppa attenzione che per\u00f2 hanno creato <strong>dei capolavori. <\/strong><\/span><\/p>\n<p><em><strong>In limine<\/strong><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Godi se il vento ch\u2019 entra nel pomario<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">vi rimena l\u2019 ondata della vita:<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">qui dove affonda un morto<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">viluppo di memorie,<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">orto non era, ma reliquario.<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Il frullo che tu senti non \u00e8 un volo,<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">ma il commuoversi dell\u2019 eterno grembo;<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">vedi che si trasforma questo lembo<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">di terra solitario in un crogiuolo.<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Un rovello \u00e8 di qua dall\u2019 erto muro.<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Se procedi t\u2019 imbatti<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">tu forse nel fantasma che ti salva:<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">si compongono qui le storie, gli atti<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">scancellati pel giuoco del futuro.<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Cerca una maglia rotta nella rete<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">Va, per te l\u2019 ho pregato, \u2013 ora la sete<\/span><\/em><\/p>\n<p><em><span style=\"font-weight: 400;\">mi sar\u00e0 lieve, meno acre la ruggine\u2026<\/span><\/em><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\">Questa lirica scritta quando Ossi di Seppia era in fase di costruzione, fu messa all\u2019inizio per presentarne la <strong>tematica profonda<\/strong>.<\/span><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\">Ovvero quella di <strong>una vita chiusa in un cerchio<\/strong>, sempre uguale, immutabile,<strong> bloccata da \u00a0una rete di confine<\/strong> difficile da evadere e dall\u2019altra parte? I ricordi, le <strong>memorie spente<\/strong> che riportano soltanto il finire di<strong> un tempo ormai perso<\/strong>. Ma \u00e8 ancora possibile incontrare qualcosa che non ci si aspetta, che <strong>porti la salvezza<\/strong>; Come? trovando <strong>una maglia rotta<\/strong> dentro quella rete che ci faccia fuggire via da una vita che non ci appartiene, perch\u00e8 immobile.<\/span><\/p>\n<p><span style=\"font-weight: 400;\">Il poeta, <strong>dall\u2019alto della sua grandezza<\/strong> inconsapevole non chiede per se la salvezza ma per <strong>una donna<\/strong>, per lei, perch\u00e8 <strong>solo l\u2019amore pu\u00f2 rompere a monotonia e l\u2019immobilit\u00e0 di questa vita<\/strong>. La donna pu\u00f2 farlo, ancora e sempre. Questo \u00e8 il sottile quasi invisibile filo conduttore di tutta la poetica di montale, <strong>la profonda convinzione che una maglia rotta esista e che bisogna solo essere ancora in tempo per trovarla, una donna non \u00e8 mai in ritardo e solo una donna pu\u00f2 salvare lui, come ogni uomo. <\/strong><\/span><\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Montale nasce a Genova nel 1896 e viene iscritto a studi tecnici, pi\u00f9 brevi rispetto a quelli classici, per via della sua salute precaria. 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