S’intitola Il Ritratto <\/i>la mostra del pittore Carlo Campiotti, che si \u00e8 aperta in Sala Veratti a Varese e durer\u00e0 fino al 16 marzo<\/p>\n
di Cristina Pesaro<\/p>\n
Le opere di Carlo Campiotti<\/b> esposte in sala Veratti, di cui 27 quadri a matita e olio su tela e 5 disegni a matita su carta, sono ritratti che rimandano al mondo interiore<\/b>: alcuni evanescenti, altri volutamente delineati e colorati. Sono simili ma mai uguali, fortemente introspettivi, vogliono rappresentare i diversi stati d’animo<\/b> e sono circondati da uno spazio senza connotazioni che rimanda ad un \u201caltrove.
\nLe figure fluttuano nella superficie luminosa e trasparente o sono definite da segni spezzati e irregolari in cui \u00e8 il colore a dominare con campiture solide e leggere di baconiana memoria. In questi ultimi ritratti, realizzati nel corso di un decennio tra il 1985 e il 1995, la figura umana \u00e8 solo accennata, decentrata rispetto al quadro, mentre tutta l’attenzione dell’artista si concentra sullo sguardo e in particolare sugli occhi che fanno da tramite tra lo spettatore e quello che c’\u00e8 oltre. In un certo senso alcuni possono essere degli autoritratti in quanto esternazione dell’intimit\u00e0 dell’artista.
\nPi\u00f9 recenti le opere pi\u00f9 delicate e leggere, sono ritratti gioiosi, nei colori e nelle espressioni. Spesso sono sfumati, volutamente non compiuti. Le figure sono molto eteree ma comunque reali.
\nSembrano, come scrive Martina Corgnati, \u201cpresenze dalla corporeiat\u00e0 indefinita, elastica, morbida, disarticolata, creature leggere e leggiadre, stati dell’essere…Hanno occhi queste figure, occhi talvolta asimmetrici, come pupille o come fori, come punti di contatto fra il loro abissale silenzio e ci\u00f2 che li circonda, cio\u00e8 noi<\/b>\u201d.
\nLo spazio \u00e8 indefinito e<\/b> misterioso come un campo vuoto in cui lo spettatore si vede trasportato in un non luogo, nell’altrove appunto…<\/b><\/p>\n
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Carlo Campiotti, nato a Varese nel 1937, dipinge dal 1955. Ha frequentato la Scuola Libera del Nudo dell\u2019Accademia di Brera. Ha esposto in mostre personali nel 1985 alla Galleria La Minima di Reggio Emilia; Personale, nel 2004 alla Galleria Cesare da Sesto di Sesto Calende nel 2006 alla Galleria Liberty di Angera, nel 2010 alla Galleria Cortina di Milano. Vive e lavora a Casciago.<\/p>\n
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IL RITRATTO<\/b><\/p>\n