{"id":47558,"date":"2018-10-30T10:00:51","date_gmt":"2018-10-30T09:00:51","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=47558"},"modified":"2018-11-05T11:30:13","modified_gmt":"2018-11-05T10:30:13","slug":"le-fotografie-di-simone-marazzi-abitano-i-96metri-cubi-de-il-corniciaio-di-gallarate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-fotografie-di-simone-marazzi-abitano-i-96metri-cubi-de-il-corniciaio-di-gallarate\/","title":{"rendered":"Le fotografie di Simone Marazzi abitano i 96metri cubi de Il Corniciaio di Gallarate"},"content":{"rendered":"

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Gallarate –<\/b> Il Corniciaio, 96metri cubi d\u2019arte. <\/i>Il Corniciaio<\/b><\/a>, dal 1978 a Gallarate, \u00e8 un luogo pieno di energia, passione per il mestiere di artigiano, dove si fanno incontri speciali. Cos\u00ec pu\u00f2 capitare che un cliente di passaggio sia riconosciuto come un talento a cui mettere a disposizione i 96metri cubi d\u2019arte.<\/p>\n

Simone Marazzi<\/b> \u00e8 entrato da Il Corniciaio di via Parini con l\u2019intento di far incorniciare delle sue fotografie paesaggistiche. Dall\u2019altro lato del bancone ha trovato Lisa Borgomaneri<\/b>, colei che ha dato via allo spazio espositivo del negozio, gli ormai famosi 96 metri cubi d\u2019arte. L\u2019imprenditrice, colpita dal suo lavoro, decide di ideare con lui ad un progetto da far conoscere ai clienti e ai visitatori. Il risultato \u00e8 Shadows under her skin<\/i><\/b>, la prima personale di Marazzi che lavora sullo studio della figura femminile dal 2015 e che fotografa da almeno 25 anni, nonostante sia appena trentacinquenne. Da piccolo rubava addirittura le macchine fotografiche del padre. Lui stesso afferma: \u201cSono cresciuto<\/p>\n

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a pellicola\u201d. Per questo ciclo di fotografie dedicate al mondo muliebre Simone ha scelto il bianco e nero<\/b>, senza usare filtri. Racconta di aver coinvolto anche modelle non professioniste<\/b>, che si sono rivelate pi\u00f9 spontanee nelle pose assunte. Gli scatti, a spruzzo di inchiostro, sono realizzati su carta di cotone e mostrano donne colte in momenti di riflessione e di introspezione.<\/p>\n

Di grande pregio l\u2019allestimento<\/b>, scelto in accordo con Lisa Borgomaneri. Su una parete in ottanio<\/b>, il colore simbolo di 96 metri cubi d\u2019arte, sono state disposte le fotografie in una sequenza studiata. Dato che il bianco e nero non potevano emergere sull\u2019ottanio si \u00e8 deciso di espandere il bianco<\/b>, steso con un rullo per creare quasi un effetto da evidenziatore. Sapiente anche la scelta di mescolare i toni freddi con la luce calda <\/b>dei faretti che illumina i lavori di Marazzi. Di fronte al ciclo fotografico, inoltre, \u00e8 stata disposta una panchina rossa<\/b>, eredit\u00e0 di una precedente mostra, che d\u00e0 un valore aggiunto al percorso espositivo. Il visitatore \u00e8 invitato a sedersi, per contemplare quel mondo femminile che si rivela ai suoi occhi.<\/p>\n

Si dimostra preziosa ancora una volta la collaborazione rinnovata da Lisa con l\u2019Istituto<\/b><\/p>\n

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Falcone<\/b>, nello specifico con l\u2019indirizzo fotografico per l\u2019alternanza scuola-lavoro<\/b>. Nello specifico per questa esposizione \u00e8 stata coinvolta la studentessa Beatrice Bacchini<\/b>, che si \u00e8 occupata, in particolare, della creazione dell\u2019invito e della gestione degli account social de Il Corniciaio.<\/p>\n

L\u2019inaugurazione ha visto una buona partecipazione di pubblico, ormai fidelizzato dalle proposte di 96 metri cubi d\u2019arte<\/b>. Questo spazio espositivo raccolto, che dialoga prepotentemente con la citt\u00e0, ospiter\u00e0 la prima personale di Marazzi fino al 3 novembre. Esposizione che segna un ritorno del medium fotografico dopo la precedente mostra Alice e la meraviglia.<\/i><\/b><\/a> 96 metri cubi d\u2019arte ha iniziato la propria attivit\u00e0 espositiva proprio esplorando il linguaggio della fotografia. In seguito ha ampliato il proprio raggio d\u2019azione con opere pittoriche e tessuti. Quello che \u00e8 certo \u00e8 che se si entra nei 96 metri cubi d\u2019arte si ha la sensazione di essere in \u201cuna stanza tutta per s\u00e9\u201d<\/b>, come scrisse qualcuno.<\/p>\n