{"id":46805,"date":"2018-09-27T12:00:13","date_gmt":"2018-09-27T10:00:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=46805"},"modified":"2018-09-21T11:08:47","modified_gmt":"2018-09-21T09:08:47","slug":"leco-del-classico-si-diffonde-nello-studio-museo-francesco-messina-di-milano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/leco-del-classico-si-diffonde-nello-studio-museo-francesco-messina-di-milano\/","title":{"rendered":"L\u2019eco del classico si diffonde nello studio museo Francesco Messina di Milano"},"content":{"rendered":"

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\u00a0<\/strong>\"\"Milano, Studio museo Francesco Messina<\/em><\/strong>. La bellezza a Milano spesso \u00e8 nascosta e va cercata. Non tutti coloro che percorrono freneticamente via Torino, strada dello shopping a pochi passi dal Duomo, sanno che, superato di poco il cinema Eliseo, in una stradina laterale \u00e8 visitabile lo studio museo Francesco Messina<\/strong>. La chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio<\/strong> infatti ne \u00e8 la sede. A colpire immediatamente i passanti \u00e8 Radicamenti<\/strong>, l\u2019installazione in legno realizzata dallo scultore Leonardo Nava<\/strong> su commissione della Direzione del Museo. I 45 metri lineari di rami di nocciolo intrecciati, che occupano la facciata e entrano letteralmente nella chiesa, sono diventati una vera e propria attrazione per i visitatori del museo, come ci racconta una volontaria del Touring Club. E proprio grazie all\u2019iniziativa del Touring Aperti per Voi<\/strong> quello che \u00e8 stato lo studio dell\u2019artista siciliano si offre allo sguardo di appassionati e curiosi.<\/p>\n

Lo studio museo\u00a0\"\"Francesco Messina \u00e8 da sempre sede di esposizioni. L\u2019ultima in ordine di tempo \u00e8 L\u2019eco del classico<\/strong>. La Valle dei Templi di Agrigento<\/strong>, ideata dalla direttrice Maria Fratelli e realizzata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura – Studio Museo\u00a0Francesco\u00a0Messina\u00a0e dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, in\u00a0collaborazione\u00a0con il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”, con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio, Varese.<\/p>\n

La mostra comprende\u00a0un incredibile\u00a0corpus\u00a0di oltre 150 reperti<\/strong> recentemente rinvenuti nella\u00a0Valle dei Templi, affiancati a pezzi provenienti dal Museo Pietro Griffo\u00a0<\/strong><\/p>\n

di Agrigento<\/strong> e dalle raccolte della Soprintendenza ai beni Culturali di Agrigento<\/strong>, nonch\u00e9 alla collezione di arte antica di\u00a0Francesco\u00a0Messina<\/strong>\u00a0e alle opere classiche<\/strong> dello scultore siciliano.
\n\"\"Il pezzo forte dell\u2019esposizione? Sicuramente la suggestiva ricostruzione di uno scavo archeologico<\/strong> (un ambiente cucina) posta al piano interrato. In questo modo viene offerto uno spaccato della metropoli millenaria\u00a0Akragas, che sta emergendo negli ultimi anni grazie alle campagne di scavo della Valle dei Templi. Il rifacimento, orientato in base agli assi principali dell\u2019urbanistica romana in corrispondenza dell\u2019incrocio tra il cardo e il decumano di\u00a0Mediolanum,\u00a0lega idealmente la grande metropoli millenaria\u00a0Akragas e il luogo del Museo Messina, situato nel cuore della Milano romana, evidenziando la lunga storia delle due citt\u00e0.<\/p>\n

Qualche difetto per\u00f2 lo abbiamo riscontrato. Discutibile, ad esempio, il video proposto ai visitatori proprio al piano interrato: si trattava a conti fatti di una carrellata di immagini, senza didascalie n\u00e9 sonoro. Se l\u2019allestimento, nel complesso, ci \u00e8 parso ineccepibile, qualche lacuna l\u2019abbiamo rintracciata nel servizio offerto al pubblico. Nel momento della visita, infatti, non era disponibile la guida in italiano, in ristampa a causa di un errore e le indicazioni dei volontari non sono state sempre precise. Nessuno, ad esempio, ha specificato che l\u2019esposizione occupa interamente i locali della chiesa sconsacrata.<\/p>\n

L\u2019eco del classico merita comunque una visita perch\u00e9 reperti datati tra il VII a.C. e il XIV d.C. dialogano perfettamente con le sculture di Francesco Messina e la location della chiesa
\nsconsacrata di San Sisto permette una totale immersione nella classicit\u00e0.
\nInformazioni:
\nL’eco del classico. La Valle dei Templi di Agrigento<\/strong>
\nStudio Museo Francesco Messina\u00a0–\u00a0Via San Sisto, 4 – Milano
\ngioved\u00ec 19 luglio 2018 \u2013 domenica 21 ottobre 2018
\nOrari di apertura: da marted\u00ec a domenica, ore 10-18; luned\u00ec chiuso.
\nIngresso libero<\/strong><\/p>\n

Eleonora Manzo<\/p>\n

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