{"id":45709,"date":"2018-06-22T13:30:35","date_gmt":"2018-06-22T11:30:35","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=45709"},"modified":"2019-10-02T12:21:15","modified_gmt":"2019-10-02T10:21:15","slug":"teatro-periferico-la-memoria-dei-luoghi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/teatro-periferico-la-memoria-dei-luoghi\/","title":{"rendered":"Teatro Periferico: la memoria dei luoghi"},"content":{"rendered":"

\"\"Il Teatro Periferico \u00e8 una compagnia teatrale che risiede presso il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia.<\/b> La sua nascita si deve alla partecipazione nel 2008 a un bando di Fondazione Cariplo per la creazione di residenze come centro di produzione o, come \u00e8 avvenuto nel caso specifico, come <\/span>luogo di relazione tra un gruppo artistico, una struttura comunale e un territorio<\/b>.<\/span><\/p>\n

Da quella sinergia \u00e8 nata <\/span>una<\/b> scuola di teatro<\/b> per bambini e adulti per offrire un servizio al territorio, per diffondere il teatro tra quello che sar\u00e0 il pubblico di domani e anche per dare una possibilit\u00e0 espressiva. Da otto anni la compagnia organizza <\/span>una stagione teatrale<\/b> riservata a gruppi di professionisti provenienti dalla Lombardia ma anche da tutta Italia che portano la loro esperienza, ciascuno col proprio stile e il proprio modo di fare teatro. La partecipazione del pubblico \u00e8 stata sempre molto elevata: all’inizio proveniva da un contesto territoriale esterno alla Valcuvia, oggi invece \u00e8 prevalentemente locale il che dimostra che c’\u00e8 stata una crescita culturale in termini di competenza teatrale.<\/span><\/p>\n

\"\"Paola Manfredi, regista e direttrice della compagnia <\/b>racconta le varie attivit\u00e0 del Teatro: \u201cAbbiamo realizzato <\/span>un Festival<\/b> che si chiama <\/span>Confini<\/b>. Il primo anno nei luoghi dedicati al paesaggio, aspetto che ci sta molto a cuore: a Villa Bozzolo, a Cassano nel ridotto di San Giuseppe, in alcuni luoghi della Valle e sul lago presentando non solo spettacoli teatrali ma anche concerti, spettacoli e laboratori per bambini; l’anno dopo il Festival \u00e8 stato invece proposto nei luoghi dello sport.<\/span><\/p>\n

In seguito abbiamo partecipato e vinto un bando di Fondazione Cariplo con sette comuni partner: Cassano Valcuvia, Porto Valtravaglia, Germignaga, Azzio, Castello Cabiaglio, Gavirate e Maccagno. In questi contesti, grazie alla partecipazione attiva di gruppi di cittadini, abbiamo costruito insieme, nell’arco di tre anni, dei prodotti artistici sia attraverso la raccolta delle storie, sia con interviste. Il risultato finale verr\u00e0 presentato pubblicamente alla fine di settembre. \"\"<\/span>Il nostro intento \u00e8 quello, <\/b>come gi\u00e0 detto,<\/span> di collegarci in generale al territorio e quello di raccontarlo attraverso una forma artistica teatrale tale dare rendere le espressioni dell’ambiente che ci circonda<\/b>: il paesaggio e le bellezze naturali, il lago, gli scrittori del lago, alcuni eventi storici come la Linea Cadorna, la Battaglia di San Martino. Questo ci ha permesso di diffondere la cultura teatrale ed artistica che \u00e8 un po’ lo scopo di questo progetto che si chiama \u201c<\/span>Limes. Confini che s’incontrano<\/b>\u201d. E poi c’\u00e8 stata una partecipazione anche degli stranieri presenti sul territorio: per esempio adesso 15 bambini del corso di teatro sono stranieri, abbiamo lavorato con un regista straniero e abbiamo cercato in qualche modo di coinvolgere nella raccolta delle storie anche la comunit\u00e0 straniera.<\/span><\/p>\n

\"\"Da un anno e mezzo, sempre nell’ottica di attenzione verso il territorio, abbiamo <\/span>uno spettacolo<\/b> che portiamo in scena con i ragazzi migranti raccontando anche la loro esperienza. Qualsiasi cosa accada sul nostro territorio noi cerchiamo di comunicarla, di farla vedere, di raccontarla alla comunit\u00e0.<\/span><\/p>\n

Infatti, per esempio, sul paesaggio abbiamo creato un progetto che viene presentato tutti gli anni che si chiama <\/span>Archaeo<\/b> che \u00e8 <\/span>una passeggiata teatrale sia per bambini che per adulti <\/b>che attraverso la Valganna porta alla Valcuvia \u00a0<\/span>con l’intento di educare alla la bellezza e all’arte<\/b>: dall’Abbazia di Ganna alla fornace Ibis, al maglio di Ghirla, al mulino Ripamonti. Durante la camminata presentiamo spettacoli di danza contemporanea, di commedia dell’arte e utilizziamo anche dei narratori che raccontano delle storie del territorio, facciamo assaggiare prodotti del luogo.<\/span><\/p>\n

Da diversi anni utilizziamo il modulo Storie per la<\/span> formazione degli studenti<\/b> e portiamo il teatro nelle scuole utilizzando questa una modalit\u00e0: noi costruiamo i testi anche degli spettacoli per i ragazzi a partire dalla raccolta di interviste sui temi di cui vogliamo parlare\u201d.<\/span><\/p>\n

\u201cCon questo metodo \u2013 ci spiega<\/span> Loredana Troschel, attrice e autrice –<\/b> abbiamo elaborato \u00a0un progetto di grande respiro: \u201c<\/span>Mombello. Voci da dentro il manicomio<\/b>\u201d e poi \u201cCase Matte\u201d. Per quanto riguarda Mombello la costruzione dello spettacolo \u00e8 durata tre anni ed \u00e8 stato prodotto per essere rappresentato proprio nell’<\/span>ex Ospedale Psichiatrico di Mombello<\/b>.<\/span><\/p>\n

\"\" Poi questo spettacolo \u00e8 entrato a far parte del vero e proprio progetto <\/span>Case Matte<\/b> ed \u00e8 stato portato in nove appuntamenti come testimonianza in altri ex ospedali psichiatrici in giro per l’Italia. Ogni tappa prevedeva la rappresentazione in situazioni non teatrali ma anche incontri con persone che avevano lavorato su questo tema o che erano interessati. Abbiamo anche vinto un premio importante per l’elaborazione di questo progetto che ha portato anche alla pubblicazione di un libro\u201d.<\/span><\/p>\n

Continua Paola Manfredi: \u201cAttualmente stiamo iniziando a lavorare a un <\/span>progetto sull’Alzheimer <\/b>che a differenza di Mombello comporter\u00e0 il coinvolgimento degli ospiti. Mentre con Mombello abbiamo lavorato sulla memoria, adesso ci concentriamo sull’attualit\u00e0 perch\u00e9 i pazienti esistono e cos\u00ec le le loro famiglie. Faremo dei laboratori con loro per poi creare delle restituzioni nelle citt\u00e0 dove lavoreremo e costruire uno spettacolo che presenteremo in molti centri di Alzheimer in tutta Italia per sensibilizzare su questa malattia e pi\u00f9 in generale sulla fragilit\u00e0, tema che abbiamo spesso affrontato nei nostri spettacoli.<\/span><\/p>\n

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