{"id":45342,"date":"2018-05-31T08:43:16","date_gmt":"2018-05-31T06:43:16","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=45342"},"modified":"2019-10-02T12:21:21","modified_gmt":"2019-10-02T10:21:21","slug":"il-design-di-achille-castiglioni-al-max-museo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-design-di-achille-castiglioni-al-max-museo\/","title":{"rendered":"Il design di Achille Castiglioni al Max Museo"},"content":{"rendered":"

\"\"Designer regista, architetto di fama internazionale e grande protagonista della stagione d’oro del design italiano, autore di 290 oggetti e 484 allestimenti, Achille Castiglioni (1918 \u2013 2002) \u00e8 al m.a.x. museo di Chiasso dal 31 maggio al 23 settembre.<\/b> In mostra schizzi, disegni, modelli, video, oggetti, prototipi e testi in molti casi inediti e provenienti dalla Fondazione Achille Castiglioni. L’esposizione, curata da Ico Migliore e Mara Servetto, con Italo Lupi e Nicoletta Ossanna Cavadini, punta l’attenzione sul ruolo dell’allestimento temporaneo come strumento di comunicazione <\/b>e si sviluppa su quattro sale tematiche: Percorsi per l’arte e il design, Teatri per l’innovazione, Paesaggi di segni e prodotti, Io Castiglioni<\/em>.<\/p>\n

\"\"La mostra \u00e8 indirettamente dedicata anche al graphic designer svizzero Max Huber<\/strong>, amico di Castiglioni fin dal 1948 e poi per tutta la vita. Progetti, schizzi, manifesti e oggetti narrano un racconto che si dipana attraverso le sale del m.a.x. museo, in cui Achille Castiglioni si presenta come uomo, inventore, progettista e regista. \u201cLa sua particolarit\u00e0\u201d, spiega ico Migliore, ex allievo, collaboratore e oggi titolare dello studio Migliore+Servetto, \u201cera la mentalit\u00e0 da regista: sapeva lavorare molto sul montaggio<\/b>, aveva in mente l’intero progetto dalla a alla zeta e lavorava anche sull’aspetto delle luci, della musica, sulla successione delle scene e delle inquadrature dell’esposizione finale.\u201d 484 sono stati gli allestimenti realizzati da Castiglioni nel corso di una vita per diversi committenti, tra cui Rai, Eni, Montecatini, sempre utilizzati come un importante veicolo di comunicazione, una modalit\u00e0 fisica di fruizione del progetto senza la quale il messaggio comunicativo non sarebbe stato capace della stessa potenza.<\/p>\n

\"\" In mostra, insieme a oggetti, installazioni, schizzi e documenti, si ripropone anche lo stile Castiglioni presentando al pubblico, in accompagnamento nelle diverse sale, la playlist originale delle musiche scelte dal designer in occasione di uno storico allestimento.<\/p>\n

Il fuori scala, la cinetica, l’allegoria, il ready made, il segno grafico sono solo alcuni degli elementi chiave messi in luce nel percorso espositivo multimediale. \"\"In mostra sono esposti 2<\/strong>00 documenti tra riproduzioni di schizzi, disegni, piante, sezioni e testi autografi, quattro modellini di allestimenti, 36 progetti di allestimenti, 11 video <\/b>\u2013 tra cui alcune testimonianze di Achille Castiglioni raccolte da Eugenio Bettinelli, con le riprese di studio Azzurro – una selezione di foto personali di Achille e dei suoi progetti e una trentina di oggetti di design<\/b>, prototipi e riproduzioni: Arco, Mezzadro, Basel, Gibigiana, Parentesi, Lampadina, Toio, Trictrac, Sella, Allunaggio, Etabeta, Cumano, Scrittarello, Snoopy, Servimuti, Ipotenusa: straordinari oggetti dai nomi a lungo studiati. Unendo la sperimentazione alla razionalit\u00e0, Achille Castiglioni riesce a combinare funzionalit\u00e0 e ironia, sempre con grande attenzione all’utilizzo dei materiali e della tecnologia.<\/p>\n

\u201cVedo gli oggetti come se fossero al centro di una rete di relazioni con l’ambiente, relazioni di affetto e di reciproca simpatia<\/i>.\u201d – diceva spesso Achille Castiglioni.<\/p>\n

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