{"id":43827,"date":"2018-03-29T13:27:32","date_gmt":"2018-03-29T11:27:32","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=43827"},"modified":"2018-03-29T12:33:55","modified_gmt":"2018-03-29T10:33:55","slug":"il-mio-kerouac-e-tutto-un-altro-viaggio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-mio-kerouac-e-tutto-un-altro-viaggio\/","title":{"rendered":"“Il mio Kerouac” … \u00e8 tutto un altro viaggio"},"content":{"rendered":"

Cardano al Campo – Non \u00e8 fuga o ribellione, ma ricerca e narrazione<\/strong>.
\nCos\u00ec Ivo Stelluti<\/strong> \u00a0interpreta\u00a0 il tema\u00a0 del viaggio<\/strong>, una visione diversa da quella degli autori della Beat Generation a cui rende omaggio la sua esposizione, allestita al Novotel di Cardano al Campo. L’evento rientra nell’ambito della programmazione “Il mio Kerouac” <\/strong>che il Museo Ma*Ga di Gallarate ha organizzato in occasione della mostra dedicata, appunto, al\u00a0 “padre del Movimento Beat” (fino al 22 aprile 2018 n.d.r.).<\/p>\n

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Viaggiare,<\/strong> per l’artista,\u00a0 \u00e8 scoprire luoghi nuovi e soprattutto inesplorati<\/strong> .
\nUna ricerca personale concentrata sulla storia, l’archeologia e l’arte<\/strong>. Respira l’energia di quei posti, parla con la gente cercando di scoprire gli aspetti pi\u00f9 reconditi di quelle terre.
\nE, una\u00a0 volta tornato a casa,\u00a0 quel tassello di vissuto \u00a0fatto di immagini, incontri e sensazioni, rielaborati, \u00a0diventa opera<\/strong>.\u00a0 Sperimentazioni che prendono corpo in un quadro, in uno scritto, in un reading, anche\u00a0 musicale se accompagnato da una parte strumentale.<\/p>\n

“Tutto si fa comunicazione.”\u00a0 – precisa\u00a0 l’artista – “Ho visitato\u00a0 diversi Paesi insoliti come l’Iran,\u00a0 territori palestinesi , Guatemala, Mozambico ,\u00a0 Nepal, India, Cambogia, Birmania, Etiopia. E l’elenco continua… ma,\u00a0 lo scopo dei miei viaggi rimane sempre lo stesso: \u00a0riuscire a catturare qualcosa da raccontare dove il messaggio \u00e8 \u00a0fondamentale. In particolare la mia narrazione si concentra sulla sostenibilit\u00e0 ambientale<\/strong>. \u00a0La cultura del riciclo<\/strong>, ad esempio, in molti di questi paesi, \u00a0non \u00e8 un vanto o un fenomeno di moda\u00a0 ma, \u00a0una necessit\u00e0 . Lo spreco non \u00e8 consentito<\/strong>. Da questo ho imparato e messo a fuoco determinati concetti \u00a0che esprimo nei miei quadri”.<\/p>\n

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Le opere\u00a0 di Stelluti, esposte a Cardano, \u00a0sono realizzate con materiali \u00a0trovati per strada ai quali \u00a0da una seconda voce, un’altra vita. Terra, legno, ferro e frammenti di vetro assumono forme e prendono colore e, una volta assemblati, diventano i \u00a0protagonisti delle composizioni<\/strong>. Quadri d’impatto che, al di l\u00e0 della storia, racchiudono\u00a0 suggestioni e vibrazioni personali. Vissuti e ricordi si fondono svelando le emozioni dell’artista e provocando riflessioni in chi osserva.<\/p>\n

Al rientro dai tuoi viaggi, cosa metti nel “cassetto” a ricordo di quel\u00a0 luogo?
\n<\/strong>“Mi piace collezionare elefantini<\/strong> \u00a0in ceramica o di vari materiali. Tra l’altro, curiosamente, questo animale si ricollega a un progetto futuro che svilupper\u00f2 in collaborazione con Fabio Castano<\/strong>, autore gallaratese con cui ho realizzato un reading\u00a0 all’inaugurazione di questa mostra. In occasione della \u00a0presentazione del suo nuovo libro, “C’\u00e8 un elefante verde in salotto<\/strong>“, \u00a0lui legger\u00e0 alcuni brani del volume mentre io seguir\u00f2 la parte musicale”.<\/p>\n

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La mostra, al Temporary Workspace Novotel di Cardano<\/strong>, \u00e8 visitabile tutti i giorni \u00a0dalle 9.00 alle 20, fino al 3 aprile 2018. <\/strong>Info: 0331 266611.<\/p>\n

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E.Farioli<\/p>\n

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