{"id":43662,"date":"2018-03-15T13:28:14","date_gmt":"2018-03-15T12:28:14","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=43662"},"modified":"2018-03-15T13:26:59","modified_gmt":"2018-03-15T12:26:59","slug":"la-battaglia-marignano-la-terra-si-tinse-rosso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-battaglia-marignano-la-terra-si-tinse-rosso\/","title":{"rendered":"La battaglia di Marignano, quando la terra si tinse di rosso"},"content":{"rendered":"

All\u2019inizio del XVI secolo il re francese Francesco I decise di conquistare il Ducato di Milano e le terre limitrofe<\/strong>. L\u2019armata francese, forte di circa 55.000 uomini e di 70 enormi cannoni, attravers\u00f2 le Alpi in un\u2019impresa epocale che ricord\u00f2 la traversata di Annibale nel 218 a.C.. L\u2019itinerario prescelto li condusse lungo il Colle della Maddalena o di Argentera.
\nA Villafranca i francesi sorpresero e catturarono il comandante pontificio, Prospero Colonna, in un’audace incursione di cavalleria in profondit\u00e0 dietro le linee alleate. Quindi raggiunsero le rive del Lambro, a pochi passi da Melegnano<\/strong>.
\nIl loro arrivo colse di sorpresa gli svizzeri, che controllavano i colli del Moncenisio e del Monginevro che si ritirarono verso Milano.<\/p>\n

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L\u2019esercito francese era costituito da Francesi, Lanzichenecchi, Balestrieri Guasconi, Baschi e Veneti, mentre a difesa del Ducato di Milano era presente truppa di 20.000 svizzeri, ben addestrati, anche se in netta inferiorit\u00e0\u00a0 numerica<\/strong>.<\/p>\n

Gli svizzeri riuscirono a prendere di sorpresa l’accampamento francese, impadronendosi di alcuni pezzi d’artiglieria e ferirendo Francesco I, ma la vittoria dur\u00f2 soltanto poche ore.
\nInfatti la mattina successiva i veneti di Bartolomeo D’Alviano, con un esercito di 12.000 uomini, \u00a0presero alle spalle gli svizzeri, rovesciando l’esito della battaglia.<\/p>\n

Fu un massacro<\/strong>.
\nNello scontro persero la vita oltre 22.000 uomini, di cui 14.000 svizzeri.<\/p>\n

Raffaele Inganni\u00a0dal 1879 al 1893 \u00e8 stato sacerdote del quartiere Zivido di san Giuliano Milanese, presso Melegnano<\/strong>, dove vennero seppellite le migliaia di vittime della sanguinosa battaglia. Nel suo scritto del 1889 “I Giganti di Marignano” Inganni raccont\u00f2 le tappe della battaglia.<\/p>\n

Nel luogo della vittoria francese sorse una cappella nominata ” Dei Giganti”.
\nOggi Franco Valli, colonnello in pensione dell’esercito svizzero<\/strong>, racconta per sommi capi la cruenta battaglia di Melegnano che \u2013 afferma \u2013 \u201cconvinse gli svizzeri a non uscire pi\u00f9 dai propri confini\u201d.<\/p>\n

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