{"id":42919,"date":"2018-02-02T12:25:42","date_gmt":"2018-02-02T11:25:42","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42919"},"modified":"2018-02-02T12:03:02","modified_gmt":"2018-02-02T11:03:02","slug":"una-storia-damore-e-un-quadro-portano-a-busto-gioacchino-rossini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/una-storia-damore-e-un-quadro-portano-a-busto-gioacchino-rossini\/","title":{"rendered":"Una storia d\u2019amore e un quadro portano a Busto Gioacchino Rossini"},"content":{"rendered":"

Come mai per cento anni una citt\u00e0 lombarda ha legato i suoi vissuti musicali a un compositore di Pesaro?<\/strong> Che ci fa Rossini a Busto? Lo spunto per approfondire questa curiosit\u00e0 arriva in occasione dei festeggiamenti che celebrano il secolo di vita dell\u2019Associazione Musicale Rossini<\/strong>.<\/p>\n

Paola Colombo, coordinatrice didattica della scuola e ricercatrice storica musicale<\/strong>, dopo lunghe ricerche e approfondimenti, ha ricostruito alcuni fatti giungendo a una sorprendere conclusione che vede protagonisti sentimenti e arte.
\nTutto parte da un\u2019opera d\u2019arte: il ritratto di Gioacchino Rossini<\/strong>. Una grande tela firmata dall\u2019artista fanese Giovanni Pierpaoli<\/strong>, esponente significativo della pittura
\nottocentesca, di propriet\u00e0 dell\u2019associazione. Fino a qualche anno fa troneggiava nella sede poi, per motivi di sicurezza, fu collocato, ed \u00e8 tuttora visibile, nelle sale delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna<\/strong>.<\/p>\n

Ma dalle ricerche affiora la presenza di un altro ritratto del compositore<\/strong>, a firma dello stesso autore, esposto al Museo teatrale alla Scala di Milano<\/strong>. Il mistero si infittisce….e le ricerche dell\u2019instancabile storica continuano negli archivi del territorio fino a raggiungere la biblioteca Federiciana di Fano<\/strong> dove finalmente trova delle tracce sorprendenti.<\/p>\n

Rossini arriva a Busto per una storia d\u2019amore.<\/strong>
\n\u201cHo scoperto \u2013 racconta Paola Colombo – che nel 1917 Ester, figlia di Giovanni Pozzi<\/strong> (impresario teatrale appartenente ad una famiglia tra le pi\u00f9 ricche di Busto nonch\u00e9 proprietaria del vecchio teatro di piazza Santa Maria) sposa Amedeo Billi, un nobile di Fano<\/strong>, ufficiale del Regio Esercito”.<\/p>\n

“Il quadro, propriet\u00e0 di Billi, arriva dunque in citt\u00e0 a seguito del loro legame sentimentale che si coroner\u00e0 con il matrimonio, di cui ho trovato il certificato nel corso delle mie indagini. Sar\u00e0 Busto la citt\u00e0 dove trascorreranno la loro vita, come testimonia la cappella funebre Pozzi, nel
\ncimitero cittadino (entrata principale sul lato destro)”.<\/p>\n

“Per quanto riguarda invece l\u2019altro ritratto<\/strong>, evidentemente arriva alla Scala di Milano per motivi legati alla frequentazione dell\u2019ambiente. Ai tempi infatti i nostri imprenditori vedevano nel teatro un motivo di crescita culturale e aggregazione\u201d.<\/p>\n

Sono ancora tanti gli inediti che Paola Colombo ha in serbo e che sveler\u00e0 in una sua prossima <\/strong>pubblicazione<\/strong>… Intanto, qualche piccola anticipazione \u00e8 svelata nella serie di cartoline, sempre realizzate in occasione del centenario, che ripercorrono alcuni momenti significativi di questi anni.<\/p>\n

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\u201cMi piaceva l\u2019idea di dare ai cittadini qualcosa di facilmente godibile, fruibile e simpatico con
\nquesto pacchetto di immagini che ho chiamato ‘Le emozioni di 100 anni in 30 scatti di ricordi’<\/strong>. Un lungo lavoro di archivio \u2013 rivela la coordinatrice- mi ha permesso di trovare documenti e fotografie che ho selezionato con criterio cronologico, soffermandomi sugli eventi pi\u00f9 importanti. Tappe che come finestre si aprono sulla memoria”.<\/p>\n

“Tra i soggetti scelti, per citarne alcuni, mi piace evidenziare un sonetto<\/strong>, scritto su commissione nel 1879 dal pittore Pierpaoli (l\u2019autore del ritratto), per le nozze di una nobildonna sinigagliese e che vorrei fosse esposto, in futuro, accanto all\u2019opera
\ndedicata a Rossini. Ancora una volta emerge il legame musica-arte, filo conduttore di tutta questa storia\u201d.<\/p>\n

E le immagini scorrono con tante altre curiosit\u00e0 come la pubblicazione sul periodico \u201cLa voce del Popolo\u201d di una pubblicit\u00e0 che annuncia, il 6 dicembre 1918, una straordinaria liquidazione ai grandi magazzini cittadini la \u201cRisorgente\u201d. Curioso poi il fatto che a Milano, il giorno successivo si riapriva dopo l\u2019incendio, la \u201cRinascente\u201d. Busto fu tra le prime citt\u00e0 in Italia a vendere abiti preconfezionati<\/strong>\u201d.<\/p>\n

E ancora si pu\u00f2 ammirare Ariodante Coggi<\/strong> fondatore della Rossini e tra i promotori, nel 1910 a Varese, della scuola musicale G.B. Pergolesi, ora Civico Liceo Musicale; ritratti di musicisti e allievi, documenti e altri simpatici scatti del volto di una citt\u00e0 che cambia, con i suoi gusti e le sue storie fatte di personaggi e tradizioni\u201d…
\nInsomma preziose testimonianze da collezionare reperibili presso la sede dell\u2019associazione di via Volta (villa Ottolini – Tosi).<\/p>\n

Accanto alle curiosit\u00e0 anche una lunga serie di appuntamenti accompagner\u00e0 tutto il 2018<\/strong>.
\nL\u2019Associazione Musicale Rossini, in collaborazione con il Comune, ha infatti programmato un <\/strong>calendario ricco di iniziative ed eventi<\/strong>, come la prima edizione del Festival BA Classica<\/strong> (iniziato il 29 gennaio), oltre a conferenze, incontri (anche per le scuole) e concerti.<\/p>\n

Infine, sulle tracce di Rossini anche a tavola<\/strong>. Il maestro pesarese fu un grande personaggio a livello culinario. \u201cFamose le serate organizzate nella sua villa a Passy<\/strong>, fuori Parigi, un salotto dove non solo si suonava, ma si mangiava e beveva con prodotti rigorosamente provenienti dall\u2019Italia. In questo paese trascorse l\u2019ultima parte della sua vita\u201d.
\nPer ricordare le ricette del Maestro sar\u00e0 organizzata una cena con men\u00f9 rossiniano<\/strong> che avr\u00e0 luogo il 15 giugno<\/strong>, nel centro cittadino.<\/p>\n

E per concludere con \u201cnote\u201d di dolcezza, non si dimentichino i cioccolatini \u201cTartufini Rossini<\/strong>\u201d, ideati per l\u2019occasione da Paola Colombo e realizzati da una pasticceria locale, in omaggio alla passione del Maestro per il tartufo che amava definire “il Mozart dei funghi”.<\/p>\n

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