{"id":42508,"date":"2018-01-06T08:00:06","date_gmt":"2018-01-06T07:00:06","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42508"},"modified":"2018-01-08T09:07:42","modified_gmt":"2018-01-08T08:07:42","slug":"lenigma-della-creazione-nelle-sculture-capozza-fedeli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/lenigma-della-creazione-nelle-sculture-capozza-fedeli\/","title":{"rendered":"L’ENIGMA DELLA CREAZIONE NELLE SCULTURE DI CAPOZZA E FEDELI"},"content":{"rendered":"

Busto Arsizio<\/strong> – Due persone, un uomo e una donna. Due personalit\u00e0 distinte che si fondono fino a diventare un\u2019unica \u201centit\u00e0\u201d. Maria Rita Fedeli e Enzo Capozza, insieme nella vita e uniti, in un sorprendente quanto misterioso e perfetto connubio, nell\u2019arte. Quattro mani, per magia diventano due, guidate da una sola e condivisa idea….. Come \u00e8 possibile una tale alchimia?<\/p>\n

\u201c…Siamo un mostro a due teste \u2013 esordisce Enzo. Da pi\u00f9 di vent\u2019anni lavoriamo in simbiosi. Abbiamo frequentato le stesse scuole, avuto la medesima formazione artistica e da sempre condividiamo la concezione di scultura che \u00e8 quella di creare un nuovo alfabeto per una materia antica come il legno. Le opere nascono partendo dagli schizzi, eseguiti da me o da Maria Rita, che poi diventano il progetto di lavoro. Quindi, individuato il legno da utilizzare, procediamo nello sviluppo dell\u2019opera lasciandoci guidare dal materiale. Poi in simbiosi, aggrediamo la materia insieme, passandoci \u201cla staffetta\u201d a vicenda. In questi ultimi tempi abbiamo affinato una tecnica esecutiva che realizziamo attraverso l\u2019elettrosega con la quale incidiamo la materia ottenendo una sorta di nuova epidermide che, di primo acchito, pare vellutata e morbida ma, in realt\u00e0, al tatto risulta molto rugosa\u201d.<\/p>\n

Ma… a lavori in corso, capiter\u00e0 un imprevisto, ad esempio un\u2019incisione, un segno che magari cambia il disegno originale per cui occorre modificare il progetto… Cosa fate, chi interviene…?<\/strong><\/p>\n

\u201cDiciamo che il nostro lavoro \u00e8 pensato prima – precisa Maria Rita. Le opere possono sembrare pezzi semplici, casuali, in realt\u00e0 partono da idee precise. La mostra che abbiamo portato a Busto, \u201cMisteri plastici\u201d, raccoglie nel titolo la sintesi della nostra forza creatrice . Quando nasce qualcosa, come pu\u00f2 essere una vita, \u00e8 complicato spiegare come avviene. Pu\u00f2 essere teorizzata, spiegata, studiata in mille modi ma \u00e8 complesso cogliere l\u2019essenza stessa. Cos\u00ec, anche per noi, \u00e8 complesso spiegare il modo in cui insieme riusciamo a creare le opere. Un mistero…\u201d.<\/p>\n

Parliamo dei materiali. Lavorate il ferro, il legno, carta, cartone e stoffa…. Quale prediligete?<\/strong><\/p>\n

\u201cIl legno sicuramente perch\u00e9 \u00e8 un materiale che conosciamo bene nella sua peculiarit\u00e0. Pioppo, tiglio, quercia, ciliegio, lavoriamo in particolare con legni del nostro territorio. Con ognuno ci rapportiamo per ideare nuove forme. Spesso si tratta di sagome astratte, strutture non oggettive, ma quello che ci interessa \u00e8 che siano aperte a una interpretazione personale visiva e formale \u2013 prosegue Maria Rita – a testimonianza di quel principio di mistero insito nella creazione di un\u2019opera d\u2019arte o all\u2019interno di una metamorfosi di forma e sensazioni. Ci auguriamo che chiunque veda le nostre opere si lasci trasportare dalle emozioni che trasmettono\u201d..<\/p>\n

Le sculture dei due artisti hanno una caratteristica biomorfa, si avverte la ricerca non tanto di emulare la natura quanto di far parte dei suoi processi creativi.<\/p>\n

\u201cLo sviluppo artistico \u00e8 inspiegabile, enigmatico, sfugge anche alla consapevolezza razionale. Noi lavoriamo molto sul subconscio, cerchiamo di far emergere il nostro immaginario, concretizzarlo con la materia e ritrasmetterlo in queste forme e il legno \u2013 spiega Enzo- con le sue caratteristiche e le particolari sensazioni che emana, quasi ancestrali, ci suggerisce un linguaggio da esplorare\u201d.<\/p>\n

Progetti futuri\u2026. A quando la prossima mostra?<\/strong><\/p>\n

Per ora abbiamo bisogno di una pausa durante la quale fare il punto della situazione sul lavoro realizzato \u2013 conclude Maria Rita -. E poi pensare a nuove avventure\u2026. Sicuramente giocando sempre pi\u00f9 con la materia e sperimentando ulteriori forme senza mai prendersi troppo sul serio!…\u201d.<\/p>\n

E. Farioli<\/p>\n

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