{"id":25497,"date":"2011-10-28T05:01:48","date_gmt":"2011-10-28T05:01:48","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-10-28T09:42:27","modified_gmt":"2011-10-28T09:42:27","slug":"amate-sponde-quando-l-arte-diventa-incontro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/amate-sponde-quando-l-arte-diventa-incontro\/","title":{"rendered":"Amate sponde: quando l\u2019arte diventa incontro"},"content":{"rendered":"
\"L'operaL'opera di Jano Sicura<\/span><\/div>\n

Il tema dell'incontro<\/strong>, di un mare che si fa da tramite<\/strong> per congiungere le sponde -fisiche e metaforiche- di culture e mondi differenti: questa è la grande visione che soggiace e che anima dall'interno la mostra intitolata "Amate sponde<\/strong>", allestita a Ispica<\/strong>, in Sicilia<\/strong>, dal ventinove luglio al ventinove agosto, e in seguito portata in Lombardia<\/strong>, a Gorla Maggiore<\/strong>, dove sarà visitabile dal trenta ottobre al venti novembre. Già questo "passaggio di testimone" da un comune del Sud ad uno del Nord è estremamente significativo, come nota Fabrizio Caprioli<\/strong>, sindaco di Gorla, ricordando tra l'altro i festeggiamenti di quest'anno per l'Unità d'Italia: "Un Paese unito da una cultura millenaria che lega nord e sud e che rappresenta il primo e più importante biglietto da visita per tutto il mondo".<\/p>\n

Ribadisce l'estrema significatività della scelta del titolo anche Emma Zanella<\/strong>, direttore del Museo MAGA di Gallarate e curatrice della mostra, che ricorda l'origine da cui è stato tratto: "Amate sponde, titolo evocativo e poetico (‘Bella Italia, amate sponde\/ pur vi torno a riveder!…<\/em>' scrive Vincenzo Monti<\/strong> nella canzone Per la liberazione dell'Italia<\/em> nel giugno del 1800), vorrebbe racchiudere i molteplici significati del Mediterraneo, luogo di migrazioni, di splendide civiltà, d'infinite sovrapposizioni; e, nel Mediterraneo, della Sicilia, zona di frontiera dell'immaginario collettivo, abituata a confrontarsi con culture e geografie differenti eppure orgogliosa della propria identità e unicità".<\/p>\n

A partire quindi dall'immagine del Mar Mediterraneo<\/strong> che, come suggerisce l'etimologia del nome stesso, è un <\/p>\n

\"L'operaL'opera di Salvatore Lovaglio<\/span><\/div>\n

mare che sta in mezzo a due terre, e che quindi contemporaneamente le divide e le unifica con la propria presenza, l'evento intende promuovere un movimento sinergico che, senza annullare le differenze o cancellare le distanze, è comunque in grado di unificarle e valorizzarle in un proficuo scambio reciproco, una profonda condivisione e un dialogo armonico. Queste sono state le sostanziali ragioni che hanno portato la Fondazione Torre Colombera<\/strong> a sposare un'iniziativa nata in Sicilia, con l'Associazione l'Arco e la Fonte<\/strong> di Siracusa e con l'Associazione culturale Zagara e Rais<\/strong> di Ispica.<\/p>\n

Ospitata dunque presso la meravigliosa Torre Colombera di Gorla<\/strong>, la mostra "Amate sponde" è una collettiva di pittura e scultura, con anche alcune installazioni, che vede coinvolti tredici importanti artisti<\/strong>: Selim Abdullah, Loriana Castano, Azelio Corni, Carmela Corsetto, Markus Daum, Ferdinando Greco, Salvatore Lovaglio, Francesco Marelli, Antonio Pecchini, Francesco Rinzivillo, Jano Sicura, Federico Simonelli, e Annibale Vanetti. Ad ognuno di loro è stata data la possibilità di esprimersi liberamente, seguendo la propria vena creativa senza vincoli.<\/p>\n

Alcuni di loro, ad esempio, si sono concentrati sulle radici culturali greche, andando ad attingere all'enorme carica semantica dei miti: si ispirano alla mitologia -pur con sensibilità e soluzioni molto diverse- Corni<\/strong>, Pecchini<\/strong> e Marelli<\/strong>. Corni<\/strong> s'interroga sul mistero del male, con opere che richiamano la storia esiodea di Prometeo e di Pandora, utilizzando materiali di forte contrasto -nerissimo carboncino accostato a splendenti foglie <\/p>\n

\"L'operaL'opera di Markus Daum<\/span><\/div>\n

d'oro- quasi a voler rievocare una sorta di tensione arcaica e primigenia.
Il tema della sponda, della riva, della sabbia, viene invece riletto da Castano<\/strong> con un diretto riferimento alla terra, anzi, alle "Terre rare<\/strong>" -titolo delle sue opere- che appaiono come sinonimo di terre preziose, lontane, esotiche, introvabili. Ferdinando Greco<\/strong> si concentra invece sul tema del mare, dell'acqua, quale elemento che è sia purificatore e rigeneratore, sia un ostacoli e una possibile barriera inguadabile: perciò la grotta nella quale si sta inoltrando Eva -l'altra faccia di Pandora- nell'opera "La sponda primordiale (Eva)<\/strong>" è così oscura e inquietante. Lovaglio<\/strong> ha invece deciso di focalizzarsi sul colore: il colore blu del mare, del cielo; un blu che predomina e si staglia come una bandiera su un soffuso sfondo, dorato come la sabbia.<\/p>\n

Dunque, voci diverse quelle degli artisti, ma tra loro armonizzate e armonizzabili in tanti percorsi pittorici e scultorei che propongono, attraverso un gusto raffinato e originale, e con la sperimentazione e le potenzialità dei linguaggi artistici contemporanei, una visione che, partendo dal mar Mediterraneo, intende però raccontare la storia dell'umanità intera.
<\/p>\n

Amate sponde
<\/strong>Incontri di culture e suggestive interpretazioni attorno all'Arte
<\/strong>Dal 30 ottobre al 20 novembre 2011
Inaugurazione domenica 30 ottobre ore 17.00
Fondazione Torre Colombera
Gorla Maggiore, Via Canton Lombardo
Orari: giovedì e sabato, dalle 16.30 alle 18.30
domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Domenica 30 ottobre, ore 17,30: "Altra terra altro mare",  voce narrante di Antonio Zanoletti con l'intervento al flauto di Marco Santinello
Giovedì 17 novembre, ore 21,00: serata evento "Ballando….. la vita". Analisi e testimonianze sull'immigrazione
Info: tel. 3333718539

L'opera di Jano Sicura Il tema dell'incontro, di un mare che si fa da tramite per congiungere le sponde -fisiche e metaforiche- di culture e mondi differenti: questa è la grande visione che soggiace e che anima dall'interno la mostra intitolata "Amate sponde", allestita a Ispica, in Sicilia, dal ventinove luglio al ventinove agosto, e […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":25498,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15,50],"tags":[],"yoast_head":"\nAmate sponde: quando l\u2019arte diventa incontro - ArteVarese.com<\/title>\n<meta name=\"robots\" content=\"index, follow, max-snippet:-1, max-image-preview:large, max-video-preview:-1\" \/>\n<link rel=\"canonical\" href=\"https:\/\/www.artevarese.com\/amate-sponde-quando-l-arte-diventa-incontro\/\" \/>\n<meta property=\"og:locale\" content=\"it_IT\" \/>\n<meta property=\"og:type\" content=\"article\" \/>\n<meta property=\"og:title\" content=\"Amate sponde: quando l\u2019arte diventa incontro - 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