{"id":22690,"date":"2010-09-28T09:32:18","date_gmt":"2010-09-28T09:32:18","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-10-01T08:18:25","modified_gmt":"2010-10-01T08:18:25","slug":"l-arte-che-non-mena-il-can-per-l-aia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-arte-che-non-mena-il-can-per-l-aia\/","title":{"rendered":"L’arte che non mena il can per l\u2019aia"},"content":{"rendered":"
\"ValerioValerio Adami – ph. Denis Masi<\/span><\/div>\n

Il percorso del disegno –<\/strong> "Si ha una visione che, dalla testa, passa al cuore, al braccio, alla mano, dalla mano alla matita, e ciascuno di questi passaggi porta con sé una realtà propria, una memoria propria; poi quella visione torna indietro, passa dalla matita alla mano, al braccio, al cuore, alla testa, agli occhi e così di seguito. È questo il viaggio del disegno, dal visibile all'invisibile. Cézanne chiamava réalisation <\/em>questo lungo cammino una somma infinita di correzioni, confronti, cancellazioni; un cammino verso la meraviglia che Platone attribuiva alla filosofia".<\/p>\n

Un disegno con le radici –<\/strong> "Meraviglia davanti all'apparizione della forma, alle sue rivelazioni. (…) Le forme e le figure del disegno sono larve, impronte di immagini in precedenza registrate; sono il nostro sapere. Ma perché la linea trovi la sua "verità", di tutto questo si deve spogliare, abbandonando le somiglianze e così restituendo alla mano la sua libertà. (…) Io amo un disegno a linee ferme, a figure finite, di misurata <\/p>\n

\"ValerioValerio Adami, Dolce amaro, 2002<\/span><\/div>\n

composizione, che si tenga alla larga da sensi impropri, dal non finito, che non meni il can per l'aia; un disegno che porti soluzioni al disegno, un disegno con le radici. Un disegno che ci dica come guardare e che cosa guardare di un quadro, convinto come sono che soffermarsi troppo davanti alla pittura – e c'è tanta brutta pittura al museo – è cosa dannosa al pittore. (…) Il disegno è stato la disciplina della mia vita dal tempo della formazione all'Accademia di Brera a Milano, con Funi; disegnavamo otto ore al giorno, ci pensavamo ad Atene, con Winckelmann, Mengs, David e Appiani".<\/p>\n

È un piacere infinito leggere di Adami<\/strong> nel catalogo della bella rassegna ospitata a Locarno presso la Pinacoteca Comunale di Casa Rusca<\/strong>. Ed è un piacere infinito leggere di un autore che confessa di aver passato la sua vita a disegnare, in camere d'hotel di paesi lontani, per poi ritornare immancabilmente nell'atelier di rue Becquerel e disporre sul tavolo i frutti del raccolto. Un'arte e un percorso di vita senza sotterfugi, senza furbizie o scorciatoie.<\/p>\n

Adami ha alle spalle un'attività di grande prestigio<\/strong>, dagli esordi espressionisti (fondamentali sono gli incontri con Oskar Kokoschka e Francis Bacon<\/strong>) alle soluzioni che rendono oggi il suo stile assolutamente personale, con <\/p>\n

\"ValerioValerio Adami, Sulle punte, 2009<\/span><\/div>\n

quei soggetti tratti dalla vita quotidiana e contraddistinti da armoniche campiture piatte contornate di nero. Nato nel 1935 a Bologna, Valerio Adami vive a Meina – dove ha sede la Fondazione europea del disegno da lui fondata – a Montecarlo e Parigi, sua città d'elezione. Dopo aver frequentato l'atelier di Felice Carena<\/strong> e aver seguito i corsi di Achille Funi <\/strong>all'Accademia di Brera, dove si diploma nel 1955, inizia una serie di viaggi che lo portano a vivere e a lavorare in Europa, negli Stati Uniti, in America Latina e in India. Cittadino del mondo, tutto questo alimenta un incredibile bagaglio di esperienze, culture e conoscenze che fanno maturare la sua arte.<\/p>\n

I volti in pittura – <\/strong>Accanto ai ritratti di grandi personaggi del mondo della cultura (scrittori, poeti, musicisti) Adami affronta aspetti della vita di ogni giorno trasposti sulla tela con un linguaggio che si rifà alla grande tradizione pittorica, ad un classicismo rivisitato in chiave contemporanea. L'esposizione, curata da Rudy Chiappini<\/strong>, intende offrire una visione antologica dell'opera dell'artista attraverso la selezione di una sessantina di dipinti di grandi dimensioni provenienti dalla Fondazione Adami, da collezioni europee pubbliche e private. Si tratta di lavori compiuti a partire dalla metà degli anni Sessanta fino ai giorni nostri, con alcune tele realizzate appositamente per l'appuntamento locarnese.<\/p>\n

Valerio Adami<\/strong>
Dal 3 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011
Pinacoteca comunale, Casa Rusca
Locarno, Via S.Antonio
A cura di Rudy Chiappini
Orario: da martedì a domenica 10.00 – 12.00 \/ 14.00 – 17.00
Lunedì chiuso (ad eccezione del 27 dicembre 2010)
Info. e prenotazioni: Servizi culturali – Città di Locarno
Locarno, Via B. Rusca 5
E-mail: servizi.culturali@locarno.ch
www.locarno.ch<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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