{"id":22657,"date":"2010-09-23T06:00:35","date_gmt":"2010-09-23T06:00:35","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-10-25T03:44:12","modified_gmt":"2010-10-25T03:44:12","slug":"dal-portone-al-giardino-delle-sculture","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/dal-portone-al-giardino-delle-sculture\/","title":{"rendered":"Dal portone al giardino delle sculture"},"content":{"rendered":"
\"IlIl cortile interno del Museo<\/span><\/div>\n

Non si è mai allontanato<\/strong> – Nasce nel paesino di Azzio Floriano Bodini, ma in tenera età si trasferisce a Milano. E' la metropoli lo scenario in cui il giovane si forma e cresce artisticamente. Ma quei luoghi, Azzio come Gemonio, immersi nel verde e nella pace della Valcuvia rimangono sempre nel cuore dello scultore.<\/p>\n

"Il primo germe dell'idea nacque nell'87 quando, su sollecitazione del Sindaco Franzetti – memore del suo passato di studente a Brera – e di Ravanni – amico di Floriano in quel di Azzio, si tenne a Gemonio una grande antologica delle opere di Bodini. E' in quel contesto che nascuq l'idea di quello che da allora, con un pizzico di ironia, è stato definito ritorno a casa", ricorda Ermanno Morosi nel libro Gemonio ritratto di un paese<\/em>.
 
Nel 1990 il Comune di Gemonio acquista un edificio di conformazione tipica<\/strong>, antico ma ormai fatiscente, sito nel centro storico. Si tratta di una vecchia cascina, porticati e fienili, priva di valore storico ma viva di tradizione e assolutamente degna di conservazione e tutela. L'artista in quel momento dona al Comune molte delle opere della sua collezione privata: Appiani, Bistolfi, Grandi, Rosso, Messina, Fontana, alcune sue sculture, una rilevante collezione di grafica, dotata anche di valori internazionali, una biblioteca ricca di migliaia di volumi. Questo è il corpus <\/em>da cui prende vita l'attuale collezione conservata al Museo. Un Museo che nasce grazie a diverse sinergie, dalla volontà dell'Amministrazione <\/p>\n

\"LaLa Colomba simbolo del Museo<\/span><\/div>\n

Comunale in collaborazione con la Provincia di Varese e della Comunità Montana della Valcuvia, con il finanziamento della Regione Lombardia e il contributo della Fondazione Cariplo.<\/p>\n

Annotazioni di un progetto <\/strong>– "Farne un Museo: questo era il tema. Un Museo culturalmente vivo, attivo, centro di scambi internazionali", scrivevano nel progetto di ristrutturazione i due architetti responsabili, Gianni Pozzi<\/strong> e Annig Sarian<\/strong>. "La nuova destinazione non deve, però, togliere valore architettonico all'edificio, ma anzi aiutare a meglio comprendere i valori dell'architettura contadina e possibilmente esaltarli", si legge ancora. All'ombra del vecchio caco, simbolo imprescindibile dal luogo e delle sue origini, il tempo è passato, le stagioni sono trascorse da quell'8 maggio del 1999, giorno dell'inaugurazione. I desideri iniziali sono stati esauditi vista la ricchezza e la qualità delle proposte che si sono susseguite in questi anni, prima sotto la direzione di Claudio Rizzi<\/strong> e poi, l'attuale, di Daniele Astrologo Abadal<\/strong>. Nella crescita del museo, diretto da Fabio Felli, primo cittadino di Gemonio, ha un ruolo di rilievo il lavoro dell'Associazione Amici Museo Bodini<\/strong> presieduta da Costante Portatadino.<\/p>\n

Uno sguardo avanti<\/strong> – "Stiamo lavorando per rendere il museo didatticamente più accessibile – dichiara Anning Sarian<\/strong> – per creare un percorso in cui inserire pannelli illustrativi che descrivano la figura artistica di Bodini e le sue opere".<\/p>\n

Museo Civico Floriano Bodini<\/strong>
Via Marsala, 11
Gemonio (VA)
orari: domenica 10.30-12.30\/15.00-18.30)
www.museobodini.it
www.amicimuseobodini.com
Gli Amici del Museo sono anche su Facebook<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Il cortile interno del Museo Non si è mai allontanato – Nasce nel paesino di Azzio Floriano Bodini, ma in tenera età si trasferisce a Milano. E' la metropoli lo scenario in cui il giovane si forma e cresce artisticamente. 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