{"id":21953,"date":"2010-06-24T12:24:59","date_gmt":"2010-06-24T12:24:59","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-06-25T08:24:17","modified_gmt":"2010-06-25T08:24:17","slug":"a-rancate-non-sono-tutti-giganti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/a-rancate-non-sono-tutti-giganti\/","title":{"rendered":"A Rancate non sono tutti giganti"},"content":{"rendered":"
Arte popolare, la vera linfa del territorio – <\/strong>Ci sono pagine intere della Storia dell'Arte che aspettano ancora di essere valorizzate, quando non addirittura scoperte da cima a fondo. E tra le tante, si potrebbe citare quella dell' "arte popolare<\/strong>", usando un'etichetta che forse serve a poco e che ha generato non pochi equivoci. Una definizione che, come quella di "arti minori" o di "applicate", tende a sminuire l'importanza e soprattutto la capillarità di diffusione di questo genere.<\/p>\n Ma come ha insegnato il compianto Bianchi Bandinelli<\/strong>, anche se nell'arte popolare "sono riconoscibili elementi derivati e impoveriti dell'arte colta, quello che è di importanza decisiva è che ci troviamo quì di fronte a una diversa concezione dell'arte, che porta a soluzioni del tutto diverse nello stile, nell'iconografia, nell'espressione. … Così si incomincia a scoprire che l'arte popolare è uno dei modi più appassionanti di parlare dell'essenza umana". La Pinacoteca di Rancate<\/strong> tenta quasi <\/p>\n l'impossibile: in un tempo di artisti super-star e di nomi altisonanti da "sbattere in prima pagina", si prende la briga di andare a scovare due pittori valmaggesi pressocché sconosciuti al grande pubblico: Giovanni Antonio Vanoni <\/strong>e Giacomo Antonio Pedrazzi<\/strong> nel bicentenario della loro nascita.<\/p>\n Una mostra dossier –<\/strong> Una vera chicca per appassionati, ecco l'omaggio ai due pittori, Vanoni (Aurigeno 1810-1886) <\/strong>e Pedrazzi (Cerentino 1810-1879). <\/strong>Si tratta di due autori che, per la loro ampia attività decorativa in chiese, cappelle, cascine o case borghesi, per il loro linguaggio figurativo popolare, solo apparentemente ingenuo, entrano di diritto nella storia artistica del Ticino. Davvero prolifica fu la loro produzione: nel fascicolo che <\/p>\n accompagna la mostra vengono pubblicate due cartine geografiche che evidenziano i luoghi in cui si trovano le opere dei due artisti e che vogliono costituire, anche a mostra chiusa, un invito alla visita, per chi volesse approfondire l'argomento.<\/p>\n La piccola rassegna, a cura di Giulio Foletti<\/strong>, mira a documentare, attraverso una sintetica campionatura di opere – tra le quali alcuni inediti -, i vari generi nei quali i pittori si sono applicati: gli stendardi processionali; le Vie Crucis; i dipinti devozionali e gli ex voto. Accanto a questa produzione più nota, non mancano però i ritratti dei notabili locali: spesso sono opere destinate a ricordare ai posteri i volti di coloro che contribuirono, con la loro attività, a costruire la storia delle comunità di valle. Una mostra che per certi versi ricorda la rassegna dedicata a Luigi Reali "artista rinnegato e girovago"<\/strong> che Edoardo Villata ebbe a definire un "cantore di piccole piazze, quasi un madonnaro che dimostra accanita fedeltà verso la committenza rurale di confraternite e piccoli oratori. Non è certo un gigante della storia dell'arte, ma forse sì della storia della religiosità laica di piccoli centri prealpini e dei laghi".<\/p>\n Preghiere dipinte "Preghiere dipinte", Pedrazzi, Ritratto di Signora Arte popolare, la vera linfa del territorio – Ci sono pagine intere della Storia dell'Arte che aspettano ancora di essere valorizzate, quando non addirittura scoperte da cima a fondo. E tra le tante, si potrebbe citare quella dell' "arte popolare", usando un'etichetta che forse serve a poco e che […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":21954,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41,64,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
San Giuseppe e il Bambino<\/span><\/div>\n
Omaggio a Giovanni Antonio Vanoni e Giacomo Pedrazzi
nel bicentenario della nascita 1810-2010<\/strong>
Fino al 9 gennaio 2011
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Orari: 9.00 – 12.00 \/ 14.00 – 17.00; chiuso lunedì (festivi aperto)
A luglio e agosto: dalle 14.00 alle 18.00
Tel. 0041 (0)91 816.47.91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch\/zuest
Mostra dossier e catalogo a cura di Giulio Foletti<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"