{"id":20526,"date":"2010-01-26T05:01:55","date_gmt":"2010-01-26T05:01:55","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-01-29T07:51:48","modified_gmt":"2010-01-29T07:51:48","slug":"al-castello-gi-la-maschera-niente-inganni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/al-castello-gi-la-maschera-niente-inganni\/","title":{"rendered":"Al Castello gi\u00f9 la maschera, niente inganni!"},"content":{"rendered":"
Messa in scena o realtà? –<\/strong> Dal sacro al profano, dalla felicità al dolore, dalla verità alla menzogna. Le maschere che ognuno di noi può portare, o che si indossavano nell'antichità, sono al centro di una singolare proposta varesina. Incuriosire e stupire, questo l'intento della nuova iniziativa del Museo d'arte moderna e contemporanea di Varese. "Maschere impronte di cultura: gli uomini hanno bisogni comuni che mascherano in modi diversi"<\/strong>, una mostra non prettamente artistica ma dal sentore vagamente antropologico e storico; non sono infatti esposti dipinti o sculture, ma percorsi di didattica che attraversano la storia delle maschere e del loro uso in diversi contesti culturali. Si parte con un luogo dove il travestimento è necessario: si tratta del teatro, dove si dà spazio alla fantasia e si trovano maschere per ogni soggetto e sceneggiatura. Ci sono poi dei luoghi dove la maschera è associata a riti religiosi, nella quarta sala, come ci spiega l'organizzatrice Massimiliana Brianza<\/strong> (Attività Sistema Museale): "Si conoscono alcune delle maschere usate per soddisfare il bisogno di trascendenza, di ricerca della divinità, oltre la vita. E il cammino prosegue nell'incontro con il lato oscuro dell'umanità che, nella difesa del territorio, pratica la guerra e incontra la tragedia della morte". Prosegue la Brianza: "In chiusura, una sala dedicata all'uomo che costruisce la storia: stabilisce le regole della convivenza con i suoi simili, crea complessi sistemi sociali, ricchi di tradizioni che tramanda ai discendenti". <\/p>\n A tu per tu – <\/strong>Previsti al Castello anche degli incontri di approfondimento, nelle domeniche pomeriggio, per tutto il periodo della mostra, a partire dalle ore 15 (su prenotazione). Il 31 gennaio i primi a 'salire in cattedra' saranno i due noti esploratori ed archeologi varesini, i fratelli Angelo ed Alfredo Castiglioni <\/strong>che parleranno dell'Africa, un continente che i due esperti conoscono molto bene e dove numerosi sono gli usi della maschera. Il 7 febbraio il Museo ospiterà gli esperti della Polizia Scientifica di Stato che illustreranno i propri metodi d'indagine e di ricerca; si passerà quindi dalla maschera che rende tutti uguali, alle impronte digitali che definiscono l'unicità di ogni essere umano. Il 14 febbraio, nell'incontro offerto dalla Associazione Orafi della Provincia di Varese<\/strong>, sarà Laura Tommaselli –<\/strong> una delle poche esperte italiane di storia dell'arte del gioiello – a presentare monili e gemme, descrivendone i legami storico-culturali. Il 21 febbraio Loredana Vigani, già direttrice del Museo dei Nativi Americani di Cavona (VA),<\/strong> parlerà di queste affascinanti popolazioni, aiutandoci a rileggere brani importanti di storia del "nuovo mondo". Il 28 febbraio, ultimo appuntamento con il sindaco di Varese, Attilio Fontana, che metterà in moto il "Domino delle impronte": oltre 3000 pezzi accuratamente numerati, ciascuno dei quali sarà personalizzato con le impronte di ogni persona che avrà partecipato alla mostra. <\/p>\n <\/strong><\/p>\n Altro museo, altre proposte –<\/strong> Anche a Villa Mirabello<\/strong> si punta sulla didattica; interessanti le proposte di quest'anno per le scuole. Laboratori studiati ad hoc per grandi e piccini per avvicinare gli studenti al mondo, troppo spesso nascosto, dell'archeologia. Tra le proposte troviamo una vera e propria messa in scena di uno scavo archeologico, una lunga attività che trasforma gli alunni in veri e propri esploratori: due ore di laboratorio in cui vengono realizzate analisi documentarie, fotografie, piante e cartine, vengono analizzati i reperti trovati, catalogandoli. Diverse le attività dedicate all'uso di antichi strumenti, come ad esempio il laboratorio dedicato all'uso dei colori, quello della lavorazione dell'argilla e del rame a sbalzo. Tra la ricca rosa di proposte, la possibilità per i giovani di apprendere la tecnica del disegno archeologico, la riproduzione delle scritte degli antichi romani e la realizzazione di gioielli simili a quelli usati nell'antichità. Tutti i laboratori sono a pagamento<\/strong> e prevedono un'iscrizione massima di 25 allievi. Ogni attività sarà condotta da un'équipe di esperti e le scuole saranno accompagnate in una visita guidata all'interno del museo. Tutte le informazioni sono reperibili dal sito del comune di Varese o presso Villa Mirabello. <\/strong>"Maschere impronte di cultura: gli uomini hanno bisogni comuni che mascherano in modi diversi" Affresco propiziatorio con personaggi mascherati Messa in scena o realtà? – Dal sacro al profano, dalla felicità al dolore, dalla verità alla menzogna. Le maschere che ognuno di noi può portare, o che si indossavano nell'antichità, sono al centro di una singolare proposta varesina. Incuriosire e stupire, questo l'intento della nuova iniziativa del Museo d'arte […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":20527,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[51],"tags":[],"yoast_head":"\n
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<\/strong>dal 29 Gennaio al 28 Febbraio 2010
Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea\/Castello di Masnago
via Cola di Rienzo n. 42, Varese
Mostra e laboratori didattici
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30
Per informazioni e prenotazioni: musei.masnago@comune.varese.it;
didattica.masnago@comune.varese.it,
telefono 0332\/820409
Uffici 0332-255.475\/4\/2 da lun a ven 8-13 <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"