{"id":18894,"date":"2009-08-06T12:32:38","date_gmt":"2009-08-06T12:32:38","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-08-07T09:10:34","modified_gmt":"2009-08-07T09:10:34","slug":"game-art-l-arte-in-console","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/game-art-l-arte-in-console\/","title":{"rendered":"Game Art, l\u2019arte in console"},"content":{"rendered":"<link href=\"file:\/\/\/C:%5CDOCUME%7E1%5Cmanu%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml\" rel=\"File-List\" \/><!--[if gte mso 9]><xml>     Normal   0   14         false   false   false                             MicrosoftInternetExplorer4   <\/xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>     <\/xml><![endif]--><br \/>\n<style>  <\/style>\n<p><!--[if gte mso 10]> \n\n<style>  \/* Style Definitions *\/  table.MsoNormalTable \t{mso-style-name:\"Tabella normale\"; \tmso-tstyle-rowband-size:0; \tmso-tstyle-colband-size:0; \tmso-style-noshow:yes; \tmso-style-parent:\"\"; \tmso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; \tmso-para-margin:0cm; \tmso-para-margin-bottom:.0001pt; \tmso-pagination:widow-orphan; \tfont-size:10.0pt; \tfont-family:\"Times New Roman\"; \tmso-ansi-language:#0400; \tmso-fareast-language:#0400; \tmso-bidi-language:#0400;} <\/style>\n\n <![endif]-->  <\/p>\n<div class=\"news_image\" style=\"float: left\"><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" alt=\"Immagine allestimento\" height=\"150\" src=\"\/wp-content\/uploads\/2017\/07\/b01949a44ff815b554e2cc5e9d26c631.jpg\" width=\"200\" \/><span>Immagine allestimento<\/span><\/div>\n<p><strong>Giochi da non sottovalutare &#8211; <\/strong>Da oggi niente pi&ugrave; lamentele a fidanzati o figli ipnotizzati davanti all&#39;ultimo videogioco del momento. Anzi sar&agrave; bene farsi dare qualche piccola lezione nel viaggio verso Aosta, per tutti coloro che intendono visitare il primo evento mondiale dedicato alla Game Art. La mostra <strong>&quot;The Art of Games &#8211; Nuove frontiere fra gioco e bellezza&quot;<\/strong>, curata da <strong>Debora Ferrari e Luca Traini<\/strong> di Fabbrica Arte, l&#39;associazione no profit di Varese, riunisce i pi&ugrave; celebri creatori di videogames proponendo la loro arte attraverso quadri, schizzi, interazioni multimediali, video, console, musica, proiezioni. Un universo sbalorditivo che dimostra la portata di arte, fantasia e tecnica racchiusi nei videogiochi, nel primo tentativo di storicizzare questo tipo di arte nel panorama contemporaneo. Un&#39;arte che rispecchia la sofisticata tecnologia del presente, che crea mondi visionari e futuribili, ma che attinge sorprendentemente anche a scenari antichi,a visioni archeologiche, ponendosi al centro di un incrocio di ispirazioni e connessioni dai confini inesplorati.<\/p>\n<div class=\"news_image\" style=\"float: right\"><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" alt=\"Opera Stefano Venturini\" height=\"200\" src=\"\/wp-content\/uploads\/2017\/07\/36e39d9de89f0d3dce3711e95b403ad5.jpg\" width=\"149\" \/><span>Opera Stefano Venturini<\/span><\/div>\n<p><strong>Tra disegni e playstation &#8211;<\/strong> &quot;La mostra presenta un allestimento tradizionale &#8211; spiega Debora Ferrari &#8211; con opere su tela o carta, proprio come dei quadri. L&#39;obiettivo che ci siamo proposti &egrave;, infatti, di riscattare l&#39;idea del videogioco come semplice strumento di intrattenimento. Crediamo che come avvenne per il cinema un secolo fa, cos&igrave; ora questa nuova frontiera multimediale debba veder riconosciuto il proprio status artistico. Ovviamente mentre fruisci di questo mezzo &egrave; difficile soffermarsi sulle sue qualit&agrave; artistiche e cos&igrave; le abbiamo estrapolate dallo schermo per metterle sotto gli occhi di tutti.&quot; Tredici gli artisti selezionati, tra i sessanta pi&ugrave; famosi al mondo, per un totale di circa <strong>100 opere d&#39;arte<\/strong>, tra cui supporti multimediali, sezioni di approfondimento e schizzi originali, demo di speedpainting. Ci sono poi postazioni video complete di console e di demo di videogames che permettono di vedere in azione il prodotto finale. E&#39; stata inoltre studiata una colonna sonora specifica per la mostra orchestrata con combinazioni di luci, che rende la visita un&#39;esperienza multisensoriale. <\/p>\n<p><strong>Internazionale e locale &#8211;<\/strong> A stimolare ulteriormente &nbsp;la riflessione dell&#39;osservatore su questo universo &egrave; l&#39;accostamento tra personaggi e scenari dei games e la storia, l&#39;architettura e l&#39;arte della Val D&#39;Aosta. Favoriscono il confronto gli scatti del fotografo aostano <strong>Stefano Venturini<\/strong> ai beni monumentali e paesaggistici della Valle d&#39;Aosta e del capoluogo, che hanno dato vita alla&nbsp; sezione &#39;Ispirazioni incrociate&#39; in cui emerge nettamente l&#39;accostamento con il gusto tardogotico, rinascimentale e romantico di molti autori di games presenti in mostra. Il carattere internazionale della rassegna si sposa, dunque, con le radici locali della regione ospitante, &quot;a cui va il merito di una lungimiranza di vedute davvero notevole&quot; commenta Debora Ferrari. Ad ospitare la mostra la ex chiesa barocca di <strong>Saint B&eacute;nin<\/strong>, ora trasformata in centro espositivo, che suggella il legame tra scenario reale e contenuto virtuale.<br \/><strong><br \/><\/strong><\/p>\n<div class=\"news_image\" style=\"float: left\"><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" alt=\"Opera Stephan Martiniere\" height=\"200\" src=\"\/wp-content\/uploads\/2017\/07\/c53841dc08c1efef7160e98e461a7ffc.jpg\" width=\"129\" \/><span>Opera Stephan Martiniere<\/span><\/div>\n<p><strong>Evento globale &#8211;<\/strong> Per la prima volta verr&agrave; anche presentato un catalogo d&#39;arte critico sulla game art e la sua epoca, con autori provenienti dal panorama storico &#8211; critico e universitario internazionali, tra cui <strong>Matteo Bittanti<\/strong>, <strong>Elena Di Raddo<\/strong>, <strong>Henry Lowood<\/strong>, <strong>Domenico Quaranta<\/strong>. L&#39;iniziativa prevede, inoltre, una serie di eventi collaterali, come incontri di autori e conferenze, che si protrarranno per tutta la durata dell&#39;evento, fino alla chiusura a novembre. Un evento coi fiocchi che non si &egrave; fatto mancare la consulenza del noto copywriter <strong>Luissandro Del Gobbo,<\/strong> che ha ideato una campagna pubblicitaria a bordo di alcuni ape piaggio che hanno girato Courmayeur e Cervinia e altrettanti manifesti diffusi nelle maggiori citt&agrave; d&#39;Italia. Un evento da non perdere per chi fino a ieri pensava che i videogiochi fossero solo un&#8230;gioco da ragazzi. Qui di seguito alcuni tra i games in mostra: Lost, Star Wars, Splinter Cell, Quake, Devil May Cry, Iron Man, Sean White, Rainbow Six, Mist, Prince of Persia, Assassin&#39;s Creed, Deus Ex, Tomb Raider. L&#39;elenco degli artisti: J<strong>ason Chan, Daniel Dociu, Thierry Doizon, Jason Felix, Kekai Kotaki, Stephane Martiniere, Craig Mullins, Jim Murray, &nbsp;Nicolas Oroc, Paul Sullivan, Alessandro Taini, Andrzej Tutaj, John Wallin Liberto.<\/strong><\/p>\n<p>  &nbsp;<br \/><strong>&#39;THE ART OF GAMES &#8211; nuove frontiere tra gioco e bellezza&#39;<\/strong><br \/>22 maggio | 8 novembre 2009 <br \/>Chiesa di St-B&eacute;nin, Aosta <br \/>Regione Autonoma Valle d&#39;Aosta, Assessorato Istruzione e Cultura <br \/>A cura di&nbsp; Debora Ferrari, Luca Traini<br \/>FABBRICA ARTE beni culturali no profit <br \/>Orari di apertura della mostra: tutti i giorni 9.30-12.30 \/\/14.30-18.30. <br \/>Patrocini:<br \/>Presidenza della Repubblica Italiana <br \/>Ministero per i Beni e le Attivit&agrave; Culturali <br \/>CNR, Centro Nazionale di Ricerca, Italia <br \/>AIOMI, Associazione italiana per le opere multimediali e interattive <br \/>TCI, Touring Club Italiano <br \/>Stanford University di San Francisco <br \/>Universit&agrave; Cattolica di Milano e Brescia <br \/>Politecnico di Torino, sede di Verr&egrave;s <br \/>IULM, Milano <br \/>IED, Roma    <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Immagine allestimento Giochi da non sottovalutare &#8211; Da oggi niente pi&ugrave; lamentele a fidanzati o figli ipnotizzati davanti all&#39;ultimo videogioco del momento. 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