{"id":18680,"date":"2009-07-09T17:57:27","date_gmt":"2009-07-09T17:57:27","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-07-10T07:35:24","modified_gmt":"2009-07-10T07:35:24","slug":"enrico-baj-il-pensiero-senza-guinzaglio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/enrico-baj-il-pensiero-senza-guinzaglio\/","title":{"rendered":"Enrico Baj, il pensiero senza guinzaglio"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n La Patafisica<\/strong> in libreria – <\/strong>Nel 2002 diede alle stampe il suo "Discorso sull'orrore dell'arte", un libretto scritto a quattro mani con Paul Virilio, una di quelle piccole gioie per bibliofili che si leggono d'un sorso. Lui è Enrico Baj<\/strong>, scomparso il 16 giugno del 2003. Le sue ceneri sono nel bel giardino della grande casa nel Bosco di capra a Vergiate, accanto alla scultura di Alik Cavaliere. Proprio in questi giorni è stato pubblicato "La Patafisica" (ed. Abscondita)<\/strong>, a cura di Angela Sanna <\/strong>e con una nota di Roberta Cerini Baj<\/strong>, la moglie che in una recente intervista aveva confessato: "Mi mancano moltissimo le risate che ci facevamo insieme. Quella complicità che ci univa, bastava un'occhiata per capirci. Io non sto male da sola, vivo bene, ma tutto intorno a me è Baj".<\/p>\n Il Patapittore e l'indipendenza del pensiero –<\/strong> Abscondita non poteva essere editore più azzeccato per pubblicare il sentiero artistico e biografico del fondatore, assieme a Sergio Dangelo e Joe Colombo, del Movimento della Pittura Nucleare<\/strong>. L'Abscondita è famosa per la sua raccolta "Carte d'Artisti"<\/strong>, tra cui spiccano pagine memorabili quali le "Poesie" di Paul Klee, gli "Scritti e pensieri" di Mario Sironi, gli Aforismi di Brancusi, le "Lettere appassionate" della Kahlo. Niente di meglio per ripercorrere, in 120 pagine circa, l'intreccio creativo del "Trascendente Satrapo e dell'Imperatore Analogico della Patafisica". Aveva studiato al Classico Enrico Baj, per poi iniziare gli studi di Medicina che abbandonò dopo la Seconda Guerra Mondiale a favore della Facoltà di Giurisprudenza (che completò diventando avvocato) e dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Fu sempre capace di intessere rapporti con poeti e letterati italiani e stranieri, quali André Breton, Marcel Duchamp, Raymond Queneau ed Edoardo Sanguineti. Qui dalle nostre parti, in molti se lo ricordano per essere stato assessore alla Cultura del Comune <\/strong>di Varese <\/strong>nel 1993<\/strong>. <\/p>\n La fantasia oltre le vette –<\/strong> In questo imperdibile libretto, <\/p>\n si sfogliano le ricerche e le conquiste del "patapittore" – come lo definì il poeta Jean-Clarence Lambert -, uno tra i più fervidi seguaci di Alfred Jarry e della sua Patafisica, che volle sposare i contenuti di questa "scienza delle soluzioni immaginarie" portandoli a vessillo del proprio universo culturale. L'irriverenza, l'ironia e il gusto del paradosso costituiscono per l'artista gli "anticorpi dell'uomo contemporaneo contro l'oppressione e la massificazione della burocrazia, dei codici fiscali, postali, telefonici, bancomatici, internettici eccetera". Una sorta di antidoto contro le costrizioni di quest'invidiosa e gretta società. La Patafisica, che Baj riassume col motto di "Imago ergo sum", in opposizione alla razionalità matematica cartesiana, è nello stesso tempo musa e linfa vitale che rinvigorisce la forza dell'immaginazione. E mentre le tipografie regalano questi piccoli tesori e la Fondazione<\/strong> Giorgio<\/strong> Marconi di Milano <\/strong>espone i "Mobili Animati di Baj"<\/strong>, (fino al 24 luglio, info: http:\/\/www.fondazionemarconi.org\/) noi pata-attendiamo e pata-speriamo fiduciosi che qualche Istituzione si ricordi del Maestro, delle sue Dame e dei suoi Generali.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La copertina del libro La Patafisica in libreria – Nel 2002 diede alle stampe il suo "Discorso sull'orrore dell'arte", un libretto scritto a quattro mani con Paul Virilio, una di quelle piccole gioie per bibliofili che si leggono d'un sorso. Lui è Enrico Baj, scomparso il 16 giugno del 2003. Le sue ceneri sono nel […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":18681,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[36,65,13],"tags":[],"yoast_head":"\n