{"id":17918,"date":"2009-04-09T12:21:34","date_gmt":"2009-04-09T12:21:34","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-04-10T08:08:32","modified_gmt":"2009-04-10T08:08:32","slug":"il-design-secondo-capozza-e-fedeli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-design-secondo-capozza-e-fedeli\/","title":{"rendered":"Il Design secondo Capozza e Fedeli"},"content":{"rendered":"<link href=\"file:\/\/\/C:%5CDOCUME%7E1%5Cmanu%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml\" rel=\"File-List\" \/><!--[if gte mso 9]><xml>     Normal   0   14         false   false   false                             MicrosoftInternetExplorer4   <\/xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>     <\/xml><![endif]--><!--[if !mso]><object  classid=\"clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D\" id=ieooui><\/object> \n\n<style> st1\\:*{behavior:url(#ieooui) } <\/style>\n\n <![endif]--><br \/>\n<style>  <\/style>\n<p><!--[if gte mso 10]> \n\n<style>  \/* Style Definitions *\/  table.MsoNormalTable \t{mso-style-name:\"Tabella normale\"; \tmso-tstyle-rowband-size:0; \tmso-tstyle-colband-size:0; \tmso-style-noshow:yes; \tmso-style-parent:\"\"; \tmso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; \tmso-para-margin:0cm; \tmso-para-margin-bottom:.0001pt; \tmso-pagination:widow-orphan; \tfont-size:10.0pt; \tfont-family:\"Times New Roman\"; \tmso-ansi-language:#0400; \tmso-fareast-language:#0400; \tmso-bidi-language:#0400;} <\/style>\n\n <![endif]-->  <\/p>\n<div class=\"news_image\" style=\"float: left\"><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" alt=\"Disegno del prototipo\" height=\"200\" src=\"\/wp-content\/uploads\/2017\/07\/2dbc73f2b4b140f2bc0982506566ae7c.jpg\" width=\"160\" \/><span>Disegno del prototipo<\/span><\/div>\n<p><strong>Trasferta romana &#8211; <\/strong>E&#39; destinata ad museo ma non &egrave; una delle loro ben note sculture. Di cosa stiamo parlando? Si tratta della novit&agrave; firmata <strong>Capozza e Fedeli<\/strong>, il duo di scultori di Viggi&ugrave; non nuovo a riconoscimenti nel resto d&#39;Italia. A sbarcare a Roma non &egrave;, infatti, una loro scultura, ma un oggetto di design che parteciper&agrave; all&#39;iniziativa <strong>DAB Roma &#8211; Design per Artshop e Bookshop<\/strong> &#8211; che avr&agrave; luogo al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal prossimo 10 aprile. La mostra presenta i prototipi ideati da 54 giovani designer, selezionati tra tutti i candidati ai concorsi nelle edizioni modenesi DAB1 del 2006 e DAB2 del 2008. Tra i giudici di allora anche Angela Vettese.<\/p>\n<p><strong>Design per il museo &#8211;<\/strong> Dab nasce, infatti, nel 2006, da un&#39;idea dell&#39;Ufficio Giovani d&#39;Arte del Comune di Modena, con l&#39;intento di incentivare i giovani artisti a realizzare oggetti d&#39;arte e di design da destinare agli spazi commerciali dei musei e, nel contempo, di individuare aziende specializzate nel settore, interessate al progetto, che gestiscano in un secondo momento le fasi di produzione e distribuzione dei prodotti. DAB fa parte del pi&ugrave; ampio progetto triennale &nbsp;<strong>&quot;DE.MO. &#8211; sostegno al nuovo design e alla mobilit&agrave;&quot;<\/strong>, volto a&nbsp; sostenere la creativit&agrave; giovanile. L&#39;iniziativa romana vuole essere una vetrina per questi prototipi e per i suoi giovani autori e un richiamo efficace per le aziende del territorio attive nel settore del prodotto museale.<\/p>\n<p><strong>L&#39;opera secondo loro<\/strong> &#8211; Il prototipo ideato da Capozza e Fedeli &egrave; uno di quelli selezionati tra i partecipanti alle scorse edizioni. Presentato nel 2006 a Modena, sicuramente si discosta nei materiali dalle opere cui i due scultori ci hanno finora abituato. &quot;La scultura spesso sfocia nel design &#8211; dichiara <strong>Maria Rita Fedeli<\/strong> &#8211; e non &egrave; la prima volta che ci accade di improvvisarci anche designers. Solo che magari queste opere non le esponiamo, sono pi&ugrave; rivolte alla vendita, anche se ovviamente realizziamo solo pezzi unici&quot;. A Roma giunger&agrave;, quindi, <strong>&quot;Bubo shot&quot;<\/strong>, una lampada in vetroresina trasparente che ricorda le forme organiche delle loro sculture, accompagnata da un<u> <\/u>portalampada gemello (103x26x24cm).<\/p>\n<p><strong>Orgoglio varesino<\/strong> &#8211; La coppia di artisti ancora una volta si aggiudica il merito di rappresentare l&#39;arte varesina in Italia e con questa iniziativa rivela anche un animo plasmabile nell&#39;adattare il proprio lessico scultoreo a questa nuova tipologia di prodotti di design che, seppur destinati alla zona pi&ugrave; commerciale del bookshop, costituiscono senz&#39;altro una nuova arte &quot;da museo&quot;.     <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Disegno del prototipo Trasferta romana &#8211; E&#39; destinata ad museo ma non &egrave; una delle loro ben note sculture. Di cosa stiamo parlando? 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