{"id":15450,"date":"2008-07-04T05:06:17","date_gmt":"2008-07-04T05:06:17","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-07-04T07:22:17","modified_gmt":"2008-07-04T07:22:17","slug":"ergo-iperbolico-quando-l-abito-crea-relazioni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ergo-iperbolico-quando-l-abito-crea-relazioni\/","title":{"rendered":"Ergo iperbolico, quando l’abito crea relazioni"},"content":{"rendered":"
Il tessuto: intreccio comune –<\/strong> Eva Basile, Marisa Casellini, Gaia Clerici, Caterina Crepax, Mya Lurgo e Dania Zanotto<\/strong>. Sei donne, sei artiste che dedicano al tessuto e all'operazione che lo genera una mostra, spunto per una riflessione che dall'abito, risultato di un intreccio di materiali, si allarga a comprendere un tessuto molto più ampio, quello sociale, culturale e spirituale. Il tessuto, non solo è oggetto di sperimentazione comune alle sei artiste, è anche intreccio che unisce le persone fra loro e l'io al mondo. La riflessione non può che aver luogo a partire dalla presentazione di Luciano Ghersi<\/strong>, esperto artista-tessitore che, per mezzo dei suoi telai manuali, non si limita a collegare fili e fibre diverse, ma intreccia le stesse tessiture con infinite diverse realtà che potrebbero apparire estranee a qualsiasi tessitura. "Questa interazione", dichiara Ghersi, "è l'iper-tessitura ed è ciò che dà vita ai tessuti culturali. E' un fenomeno ovvio di ogni epoca e cultura. Ogni tessitore è sempre stato anche iper-tessitore di solidissimi collegamenti culturali".<\/p>\n Tessuto culturale post-moderno –<\/strong> "Dalla rivoluzione industriale in poi", continua Ghersi, "l'attività del tessitore, però, è sempre più limitata a causa della mercificazione dell'iper-tessitura e il tessuto culturale post-moderno si riduce sempre di più a merci-spettacolo, per cui un autentico tessuto è incomprensibile, figurarsi un'iper-tessitura! Basta solo che manchino i soldi o la corrente, perché tutto il tessuto culturale si disgreghi. Insomma al giorno d'oggi, un tessitore che trami il suo filo nell'iper-tessitura di un più decente tessuto culturale, non può limitarsi all'uso del telaio, ma deve approfittare di tutti gli strumenti su cui gli riesce di mettere le mani, e magari anche i piedi".<\/p>\n Sfatare trama e ordito dell'apparenza –<\/strong> Pensare, progettare, provare a fare, intrecciare fili e materiali differenti, ricominciare ogni volta di nuovo, per ricreare, attraverso l'abito, spazio mentale e fisico. "Fare nello spazio" <\/strong>come esercizio di comportamento e relazione, come intervento che parli con l'altro nel e del mondo, dello spazio esistente. Questo fanno le sei artiste presenti in mostra alla Mya Lurgo Gallery<\/strong> di Lugano<\/strong>, adottando per la loro indagine artistica un punto di partenza preciso: il dubbio. Scetticismo cartesiano, necessario a pervenire a quel residuo minimo della conoscenza, che resiste a ogni incertezza, compresa quella iperbolica sull'esistenza del mondo esterno e del nostro stesso corpo. Interrogarsi, dubitare, sfatare la trama e l'ordito dell'apparenza e dell'immagine. Travalicare moda e costume, modalità e credulità, modelli stereotipati e clonati, per essere…finalmente.<\/p>\n Interventi fashion –<\/strong> Quella delle sei artiste in mostra è una ricerca dell'Essere Uni-versatile<\/strong>, che interessa anche "Temporary Love"<\/strong>, presente in galleria con capi unici ed irripetibili disegnati unicamente da artisti, ma coinvolge anche il poeta e filosofo Marco Bogliani<\/strong> con una installazione dal titolo curioso e certamente intrigante: "Intimo X versi"<\/strong>.<\/p>\n E®GO IPERBOLICO<\/strong> Un'opera in mostra Il tessuto: intreccio comune – Eva Basile, Marisa Casellini, Gaia Clerici, Caterina Crepax, Mya Lurgo e Dania Zanotto. Sei donne, sei artiste che dedicano al tessuto e all'operazione che lo genera una mostra, spunto per una riflessione che dall'abito, risultato di un intreccio di materiali, si allarga a comprendere un tessuto molto […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15451,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
dal 6 al 31 luglio
Mya_Lurgo_Gallery, 2° piano Stabile Federale, Piazza Riforma 9, Lugano (Svizzera)
Vernissage: 3 – 4 – 5 luglio 2008, 19.00-01.00, in concomitanza con Estival Jazz Lugano, Piazza Riforma
Orari di apertura: lunedì – sabato, ore 18-23Durante le serate sono previste performance artistiche (visita il "calendario attività" su www.myalurgo.com)
Info: + 41 (0)91 911 88 09, e-mail: myalurgo@gmail.com<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"