{"id":13330,"date":"2008-03-07T03:42:55","date_gmt":"2008-03-07T03:42:55","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-03-07T08:55:31","modified_gmt":"2008-03-07T08:55:31","slug":"l-invisibile-si-fa-visibile-prodigi-della-gam","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-invisibile-si-fa-visibile-prodigi-della-gam\/","title":{"rendered":"L\u2019invisibile si fa visibile, prodigi della Gam"},"content":{"rendered":"
\"II due artisti<\/span><\/div>\n

Indagare e vedere gli spazi della mente<\/strong> – Ha per titolo Visibile Invisibile <\/strong>la mostra che verrà inaugurata sabato 8<\/strong> marzo<\/strong> alla Gam<\/strong> nell'ambito di FilosofArti<\/strong>; "proprio lo stesso giorno in cui l'anno scorso abbiamo inaugurato l'esposizione di Marcel.lì Antùnez Roca" sorride Vittoria<\/strong> Broggini<\/strong>, curatore della mostra insieme alla direttrice Emma Zanella<\/strong>. E, in effetti, la casualità che ha portato ad inaugurare nello stesso giorno queste due mostre fa sorridere, poiché senza volere sottolinea come esse si collochino in continuità e in dialogo tra loro, all'interno della manifestazione cittadina che cerca di indagare gli influssi e i rapporti tra la filosofia e le arti. La mostra di Bianco-Valente<\/strong>, due artisti legati da un legame di passione reciproca prima sviluppatosi in un amore comune per l'arte poi, presente in opere, video e ambienti creati in dieci anni di lavoro, dal 1995 ad oggi. Un percorso visivo e sensoriale, in cui il visitatore viene immerso in uno spazio, che è quello della mente, e diviene parte integrante di esso, percependone i suoni e assaporandone i colori. Ogni ambiente è espressione visiva dei pensieri, e il pubblico è invitato ad entrare in contatto con essi, viverli attraverso i vari sensi.<\/p>\n

Retrospettiva contemporanea<\/strong> – La mostra è nata da un'idea di Vittoria Broggini<\/strong>, proposta che è stata positivamente considerata e che ha portato a questa prima retrospettiva del lavoro di Bianco-Valente<\/strong>. "Ho conosciuto Giovanna Bianco<\/strong> e Pino Valente<\/strong> in occasione di una rassegna che ho curato nel 2002 – spiega Vittoria Broggini – in cui gli artisti hanno esposto un video, REM, del 1995. Oggi l'attenzione di grandi musei come il Gam di Torino e l'Hangar Bicocca, è incentrato sulle ricerche artistiche italiane nate negli anni '90; anche noi della Gam<\/strong> abbiamo voluto muoverci in questo senso; perciò abbiamo organizzato una mostra di Bianco-Valente, artisti conosciuti a livello internazionale, che vuole essere la prima loro retrospettiva, per fissare il punto sulla loro ricerca e sul loro lavoro". <\/p>\n

\"TheThe Effort to Recompose my Complexity<\/span><\/div>\n

Creare per ricomporre la complessità<\/strong> – Ma l'attenzione e la volontà della Galleria non si è fermato alla pura e semplice esposizione: "come sempre – continua Vittoria Broggini – abbiamo voluto che gli artisti creassero un'opera appositamente per la Gam<\/strong>, che anche quest'anno, come è stato l'anno scorso con Marcel Lì, verrà esposta al Miart dal 4 al 7 aprile<\/strong>, con uno stand esclusivo e interamente dedicato". L'opera in questione si intitola The Effort to Recompose my Complexity<\/strong>: si compone da una serie di immagini digitali poste su di una parete e connesse l'una all'altra da linee rette, a formare una sorta di reticolo che indica le possibilità di legami e relazioni. Lo stesso soggetto delle immagini digitali, una sorta di mappatura che non è di un luogo fisico ma è propria dell'interiorità degli artisti, viene poi ripreso in una proiezione video più grande, che diventa il fulcro della sala pur non trovandosi al centro di essa.<\/p>\n

Il punto della situazione per sostenere le evoluzioni<\/strong> – "Riallacciandomi al discorso dell'esposizione al Miart – specifica Emma Zanella<\/strong> – vorrei precisare che l'opera non viene inserita in quel contesto con spirito commerciale; ciò che ci interessa è porci con un ruolo propositivo nei confronti di questi artisti e delle loro opere. Questa non è una mostra conclusiva; vuole fare il punto della situazione di un percorso che si snoda dal '95 fino ad oggi e che non è assolutamente concluso, bensì in evoluzione. L'opportunità che abbiamo voluto dare a Bianco-Valente<\/strong> con l'opera creata per la Gam è stata quella di finanziare un lavoro che probabilmente gli artisti non sarebbero riusciti a compiere coi loro mezzi; la Galleria d'Arte Moderna<\/strong> diventa così luogo promotore di ricerca e di sostegno per gli artisti". <\/p>\n

È tutta un'altra cosa<\/strong> – Non lasciamoci ingannare dalla classificazione di videoarte; rispetto alla mostra dello scorso anno di Marcel.lì<\/strong> quella di Bianco-Valente<\/strong> presenta lavori visibilmente diversi. Come spiega Emma Zanella infatti: "se è vero che entrambi sono lavori non pittorici che si muovono nell'ambito delle nuove tecnologie, è pur vero che gli ambiti in cui si muovono questi due artisti sono opposti a quelli di Marcel.lì. Sono spazi mentali, assolutamente poco carnali e brutali come erano invece quelli di Marcel.lì. In questa mostra vengono dati molti stimoli di riflessione attraverso un buon uso della tecnologia che però non è spinta. L'opera è risolta con semplicità ammaliante e avvolgente".<\/p>\n

Visibile invisibile. Bianco-Valente. Opere video e ambienti 1995-2008 <\/strong>
Dall'08 marzo al 25 maggio 2008
A cura di Emma Zanella e Vittoria Brogini
Nell'ambito di FilosofArti, festival di filosofia (02-10 marzo 2008)
Inaugurazione: sabato 08 marzo ore 19,00
Visita tenuta da Bianco-Valente: domenica 09 marzo ore 11,00
Civica Galleria d'Arte Moderna<\/strong>, Viale Milano 21 – Gallarate
Orari. Da martedì a domenica 10,00 – 12,30 \/ 14,30 – 18,30
Da martedì a sabato visite guidate gratuite su prenotazione allo 0331\/791266
Ogni domenica alle 16,30 visite guidate gratuite
Catalogo: Shin Factory, con testi di Emma Zanella, Vittoria Broggini, Bruno Di Marino, Elena Volpato <\/p>\n

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