{"id":11487,"date":"2006-07-11T17:54:53","date_gmt":"2006-07-11T17:54:53","guid":{"rendered":""},"modified":"2021-12-27T13:01:10","modified_gmt":"2021-12-27T12:01:10","slug":"pedretti-una-mostra-con-una-palude-dentro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/pedretti-una-mostra-con-una-palude-dentro\/","title":{"rendered":"Pedretti, una mostra con una palude dentro"},"content":{"rendered":"
E venne anche anche il giorno di Antonio Pedretti, un altro enfant du pay<\/em><\/strong>. O meglio l’enfant del lago <\/em>per eccellenza,in questo inesausto, senza freni, ritorno di identit\u00e0 culturale.<\/p>\n Anche se il lago che questa volta l’ha voluto celebrare non \u00e8 proprio il suo nativo<\/strong>. Non il suo “amniotico”, tra Bardello e Biandronno, ma quello pi\u00f9 cinematografico e turistico tra Luino e Zenna, con epicentro Maccagno, sulla foce del Giona, laddove una mente pi\u00f9 abituata a Lucerna o ad altre capitale del nord, ha concepito il Museo Parisi Valle, 360\u00b0 di vetrate sullo scintillio dell’acqua, rese ancora pi\u00f9 sfavillanti dal sole basso, nonostante il mese estivo; dove, tuttavia l’immersione vegetale palustre, scrisse anni fa Crispolti, trova ugualmente un habitat pi\u00f9 congeniale rispetto ad altri spazi espositivi. Questa di Maccagno, \u00e8 come se avesse un po’ il sapore del ritorno a casa. Del bussare con discrezione e vedere l’effetto che fa. <\/p>\n Ma in mostra ci sono anche i grandi formati dei bianchi lombard<\/em>i<\/em>, le livide albe raschiate dai cieli plumbei, superfici gelate di lago, da cui non emergono solo i canneti, residui in genere sulla destra estrema, ma affiorano all’orizzonte, case, profili di monti, squarci di sereni tra nuvole basse. Non sappiamo se sia, di nuovo come gi\u00e0 30 anni fa<\/strong>, come la sua letteratura critica di giovane pittore precoce riporta, alla vigilia di una svolta, di un nuovo balzo in avanti, di uno scarto dopo tanta immersione e immedesimazione nel suo elemento. Ha dipinto molto, ha avuto tanto.<\/p>\n E’ affermato. Non ha lasciato, nonostante tutto, la sua casa e il suo lago<\/strong>, e questo ci pare, una cosa molto onorevole. Radici di identit\u00e0, del resto cos\u00ec ha voluto intitolare la mostra d’accordo con il curatore Claudio Rizzi. Antonio Pedretti. Radici di identit\u00e0<\/strong> Ridotto \u20ac 1.60<\/p>\n Sito E venne anche anche il giorno di Antonio Pedretti, un altro enfant du pay. O meglio l’enfant del lago per eccellenza,in questo inesausto, senza freni, ritorno di identit\u00e0 culturale. Anche se il lago che questa volta l’ha voluto celebrare non \u00e8 proprio il suo nativo. Non il suo “amniotico”, tra Bardello e Biandronno, ma quello […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11488,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[40,64,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
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\n<\/strong>Non c’\u00e8 il blasone, forse, di altre sedi, di recente frequentate dal nostro Antonio<\/strong>, buon ultimo Palazzo Venezia a Roma, nel 2005, sotto l’egida di Vittorio Sgarbi. O di altre sedi, se vogliamo, ancora pi\u00f9 evocative nel mondo dell’arte degli ultimi anni; Palazzo dei Diamanti a Ferrara, 1992, Casa dei Carraresi a Treviso, 1998, seguito da Marco Goldin, sulla via di diventare il prodigioso<\/em> Goldin delle mostre monstre<\/em>; e poi la Rocca Malatestiana, 1999, curata da Sgarbi. Per Pedretti una strada in ascesa. Poi la parentesi con la Torcular, Sergio Corbelli, la sua azienda e le mostre in giro per il mondo.<\/p>\n
\nOpere degli ultimi anni. Le paludi<\/em>, certo, i gestualpaludosi<\/em>, i vegetalpaludosi<\/em>, a ribadire quella direttrice primaria del suo fare; quella che per citare solo un nome, Gottardo Ortelli , una decina di anni fa, indic\u00f2 suggestivamente in un rapporto Monet-Pedretti, ovvero Giverny-Brabbia. O meglio ancora, il luogo mitico delle ninfee che sta al al poeta dell’impressionismo come la palude al predestinato pittore del lago di Varese.<\/p>\n
\nOggi Pedretti annuncia una prossima mostra, ad Arezzo, probabilmente nella prossima primavera.<\/p>\n
\nI suoi amici, i suoi estimatori, si aspettano ancora tanta poesia da lui.<\/p>\n
\n9 luglio- 10 settembre
\nMaccagno
\nCivico Museo Parisi Valle
\nA cura di Claudio Rizzi
\nOrari: gioved\u00ec, venerd\u00ec, sabato, domenica e festivi 10-12\/15-19
\nIngresso \u20ac 2.60<\/p>\n
\nL’email<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"