D.Di Luca e M.MentastiD.Di Luca e M.Mentasti

Un momento importante – Nell'affascinante 'Sala degli Svaghi' del Castello di Masnago, si sono susseguiti, da martedì 25 a domenica 30 marzo, giovani artisti e relatori che hanno dedicato ricerche universitarie in ambito artistico varesino. Giunti al termine della manifestazione un resoconto sui vari interventi e qualche commento a caldo. Un'affluenza media di pubblico di 15/20 persone a incontro.

Mi racconto – La prima parte di ogni incontro era dedicata agli artisti, che potevano raccontarsi e raccontare la loro arte nel modo che ritenevano migliore. Ci sono state videoproiezioni, performance musicali, racconti di esperienze e passioni differenti. Dalla diretta testimonianza della 'Casa degli Artisti' di Milano, proposta da Claudio Citterio, agli scambi letterari tra pittura, sensazioni e parole di Anna Sala. Dalle coloratissime 'parole disegnate' dell'illustratrice Chiara Dattola, all'attualità del mondo con le pitture di Andrea Mattoni e le sculture di Daniele Di Luca. Per concludere con le note artistiche di Jessica Cappellari, che ha proposto una performance dal titolo 'Concerto da camera'.

Il mio lavoro – Altrettanto vari sono stati gli argomenti trattati dai relatori che hanno preso parte agli incontri. Varese come punto di partenza per le loro tesi di laurea. Ha esordito Ilaria Antonini con la sua ricerca iconografica legata al Sacro Cuore di Gesù, per passare il giorno successivo con Francesco Guerrieri, ad una ricerca, sempre in ambito iconografico, sul tema della cornamusa. Quest'ultimo strumento è presente in diverse raffigurazioni pittoriche della nostra città, dal Sacro Monte, allo stesso Castello di Masnago. E ancora uno studio innovativo e attento su un'opera varesina ora conservata al Castello Sforzesco di Milano: il Polittico di Bosto, analizzato da diversi punti di vista, da Laura Orlandi. I quadroni seicenteschi all'interno della basilica di San Vittore, nel cuore della città, sono stati soggetto di studio da parte di Silvia Ballardini. Due le personalità artistiche della nostra città, ricordati in questi incontri: Lodovico Pogliaghi e Floriano Bodini. Il primo, studiato da Martina Mentasti, in merito alla sua casa-museo al Sacro Monte di Varese. Il secondo, più contemporaneo, è stato ricordato nei suoi primi anni di attività, quelli del Realismo Esistenziale, fino a giungere al 'Paolo VI' che domina Varese dal Monte Sacro, da Lara Treppiede.

L.Treppiede e A.MattoniL.Treppiede e A.Mattoni

Novità per tutti – Questi laboratori d'arte sono stati l'occasione per molti di questi giovani, di raccontarsi in prima persona al pubblico, oltre che come di consueto con la loro arte. Una possibilità che ha visto la partecipazione di artisti più affermati in ambito varesino. Tra questi Francesco Cucci, Aldo Ambrosini, Maria Letizia Palamà, Anna Clara Beltrami, Marcello Morandini, Carlo Mattoni. Tra il pubblico anche il docente del liceo artistico Frattini Alberto Bertoni. Presenti anche le critiche d'arte, Luciana Schiroli e Fabrizia Buzio Negri; proprio quest'ultima ha fornito un giudizio positivo sulla manifestazione, sottolineando che per una prossima edizione la scelta degli artisti dovrebbe ricadere su persone ancora più giovani e con meno esperienza e visibilità: un vero e proprio debutto. Sono questi i personaggi che hanno instaurato in più di un incontro un dibattito con i giovani, incuriositi dalla loro arte, concordi e discordi su scelte e realtà di pensiero. Questo pubblico 'artistico' ha lasciato anche un commento, parere, consiglio ai giovani che si sono presentati.

Una nuova emozione – Per i relatori invece è stata un'opportunità unica per presentare al pubblico la tesi di laurea. Difficilmente durante la discussione di laurea si ha la possibilità di esporre il lavoro totalmente. Tutti i giovani studiosi sono stati infatti contenti della possibilità fornita. Ricerche e sperimentazioni artistiche, quelle svolte da questi giovani che hanno richiesto molto impegno e la soddisfazione di presentarle al pubblico racchiude una grande emozione. Diverse le tipologie di lavoro presentate. Anche queste relazioni hanno incuriosito il pubblico, difficilmente messo a contatto con tematiche come quelle considerate e con l'opportunità di soddisfare direttamente con l'autore ogni ordine di curiosità.