La 13^ edizione del Mobile Film Festival si è conclusa con un successo italiano: Matteo Tibiletti, di Besozzo, con il suo team, si è aggiudicato il Premio per la Sceneggiatura con il video “Yes, No”.

 

 

Immediata e vincente la formula del Festival: 1 minuto, 1 cellulare, 1 film.

L’idea è di Bruno Smadja, parigino, che – partendo proprio dalla sua esperienza nel mondo dei cellulari – ha pensato di dare un’opportunità per chi volesse mettersi in gioco e tentare la professione del regista. Innamoratosi giovanissimo del cinema, guardando ‘La dolce vita’, Smadja ha fatto tesoro delle proprie esperienze professionali creando il Festival: “Era il 2005 e stavo sperimentando uno dei primi cellulari con la telecamera. – ricorda – Ho immaginato che quello stumento sarebbe diventato più accessibile e che poteva essere un’opportunità democratica ed egualitaria per fissare delle immagini”.

Sono stati 13 anni di grandi soddisfazioni, culminati con il successo di quest’anno. Da tutto il mondo sono stati inviati 1055 video, 120 proprio dall’Italia. Tra questi una giuria composta da esperti quali il regista, sceneggiatore e attore Patrice Leconte ha scelto 50  video che sono poi stati votati anche dal pubblico del mondo attraverso la rete.

La settimana scorsa in un teatro parigino, tutti gli aspiranti registi con i loro gruppi si sono riuniti per vedere i 50 video selezionati. C’era anche Matteo Tibiletti che racconta: “E’ stato molto bello sapere che il mio video ‘Yes, No’ sia piaciuto a tanti. Ho cercato di raccontare la violenza contro le donne evitando clichées e luoghi comuni; ne ho parlato con ironia portando a riflettere in modo diverso su un argomento scottante e di attualità. A quanto pare ce l’ho fatta! L’idea mi è venuta dal monologo di Samuel Beckett, “Non io”, che mette in scena una sola bocca parlante”.

La giornata della premiazione è iniziata molto presto per Matteo e il suo team: “Siamo partiti all’alba dalla Malpensa e, giunti a Parigi, abbiamo visitato la città tutto il giorno, arrivando a teatro stanchissimi. – ricorda sorridendo – Non sono riuscito neppure a sedermi, perché è arrivata subito la press agent del concorso per portarmi a fare delle interviste: con Raidue, diversi blogger e i proprietari di famosi siti di cinema. Ero disorientato. Poi abbiamo guardato tutti i 50 film, che erano davvero belli.  Il mio è stato proiettato per ultimo e, mentre vedevo gli altri, piano piano mi sentivo sprofondare nella poltrona. Poi sono iniziate le premiazioni: quelle della critica, del web e poi le altre … non sentivo il mio nome”.

“Quando hanno presentato il Premio per la Sceneggiatura e mi hanno chiamato mi sono sentito esplodere! Sono riuscito a salire sul palco e anche a fare un discorso in inglese … credo abbiano capito. E’ stato bellissimo: anche se non era il premio principale, era il più adatto a me. Perché – tra le cose che faccio – quella che ritengo mi venga più facile e, a quanto quanto pare, piace anche agli altri, è proprio scrivere.
Il fatto che la giuria mi abbia premiato proprio per la sceneggiatura è stato un risultato enorme. Un onore il fatto che la giuria fosse composta da artisti come Leconte, un grande orgoglio sapere che “Yes, No” sia stato scelto tra 50 video molto intensi, realizzati da veri registi, che hanno espresso delle idee”.

Il premio ottenuto da Matteo Tibiletti gli consentirà di frequentare un campus di scrittura all’estero della durata di un mese, assistito da professionisti.
“E’ una grande opportunità per me che ho imparato a scrivere per il cinema e per il teatro da autodidatta”.

Da sottolineare l’importanza del voto del web. “Il Premio del Pubblico – conclude Tibiletti – è andato allo stesso corto che ha vinto come Gran Premio Internazionale, che ha raccolto 96.000 like. Si tratta di un film indiano ambientato in una discarica, dove si vede un bambino che sta giocando con una pallina gialla. La palla gli cade in una pozza d’acqua stagnante e lui non riesce più a recuperarla. Ormai sconfitto sta per andarsene, quando trova per terra un pupazzetto di Superman. Subito pensiamo: ‘ecco, ha trovato un gioco più bello della pallina’, invece il bambino dispone le braccia di Superman in avanti e, aiutandosi con un bastone, riesce a recuperare la pallina. Butta via il supereroe e torna a giocare con la pallina. E’ geniale”.

Impegnati, poetici, estetici e coinvolgenti, i 7 film premiati in questa 13^ edizione del Mobile Film Festival fanno il giro del mondo: dall’India, alla Mongolia, dall’Iran all’Ungheria, senza dimenticare Tunisia, Italia e Francia.

7 film che affrontano questioni dei migranti, di genere, delle paure notturne, della fratellanza, delle molestie sessuali e del valore delle cose viste con gli occhi di un bambino.

I video vincitori possono essere visionati sul sito: https://www.mobilefilmfestival.it/

Chiara Ambrosioni