L'esterno della dimora storicaL'esterno della dimora storica

Una speranza non vana – E' sempre con enorme gaudio che accogliamo le notizie di restauro dei beni architettonici del nostro territorio, soprattutto se quest'ultimi versano da tempo in condizioni di grave degrado, come nel caso della Villa Ottolini Tosi di Busto Arsizio. A lei sono state dedicate tesi di laurea e monografie, ma ormai da anni lo splendido edificio in stile neogotico lombardo, eretto nel 1902 su volontà di Ernesto Ottolini accanto all'omonimo Cotonificio, il suo splendore l'aveva perso, vittima anche di numerosi atti di vandalismo e di un generale stato di abbandono. A riportare la speranza di una nuova vita è stato il progetto Casa della Musica, promosso dall'Amministrazione comunale, che intende trasformare la Villa nella sede delle associazioni musicali cittadine.

Futuro dal cuore antico – Presentato dall'arch. Donatella Paterlini, Dirigente Settore Opere Pubbliche del Comune di Busto Arsizio, il piano di restauro prevede interventi

Ignavia, scultura dell'AlbertiIgnavia, scultura dell'Alberti

rivolti sia al parco che alla villa, con lo scopo di restituire alla città questo gioiello architettonico nella sua bellezza antica, con una particolare declinazione rispetto alle sue nuove esigenze funzionali.

E luce fu –
Numerosi saranno gli interventi che coinvolgeranno il parco, per ricondurlo alla fruizione pubblica di infrastruttura cittadina, come luogo di incontro, di relax, di sede per eventi musicali. A partire dall'ingresso su via Volta, caratterizzato dall'antica cancellata liberty in ferro battuto di Alessandro Mazzuccotelli, si provvederà a ricreare una nuova quinta visiva, di separazione ottica dal parco adiacente, valorizzando l'antico accesso monumentale tramite nuove piantumazioni e un'idonea illuminazione, scenica e funzionale. E' stato eseguito, infatti, un attento studio illuminotecnico per l'istallazione di corpi illuminanti che avranno due scopi: uno di illuminazione dei percorsi pedonali per poter percorrere il parco in tutta sicurezza, l'altra di valorizzazione della villa e del patrimonio arboreo tramite la realizzazione di luci scenografiche.

Dolore, scultura di BazzaroDolore, scultura di Bazzaro

Capolavori da valorizzare – A ricevere, finalmente, la dovuta considerazioni saranno anche le due Signore del parco: le sculture di Ernesto Bazzaro e Achille Alberti (rispettivamente raffiguranti "Il Dolore" e "L'Ignavia"), da più di un secolo fedeli e silenziosi custodi della villa. Insieme ai ferri battuti del Mazzuccotelli, che connotano l'apparato decorativo di tutta la villa, riceveranno adeguata opera di pulizia e restauro, ma soprattutto di enfatizzazione, attraverso un'illuminazione adeguata.

On stage – La compente "futuristica"
riguarderà, invece, l' attrezzamento necessario per ospitare concerti all'aperto ed eventi culturali, per i quali verrà utilizzato l'ingresso posteriore rialzato, che si presente già come un palco naturale, dove verranno predisposti idonei impianti di amplificazione e di illuminazione scenografica, oltre alla predisposizione di un impianto audio che diffonderà la musica in tutto il parco. Previsti, inoltre, la creazione di un collegamento pedonale all'adiacente Museo del Tessile, il restauro del pavimento in ciottolato circondante la villa, la sistemazione dell'arredo urbano con nuove zone di sosta e relax.

Fuori e dentro – Altrettanto significati gli interventi

Ignavia, scultura dell'AlbertiIgnavia, scultura dell'Alberti

riguardanti la villa, che prevedono: la pulizia delle facciate dell'intero edificio, il restauro dei serramenti, il consolidamento e l'integrazione delle vetrate Liberty, il ripristino pittorico delle fasce decorate dei marcapiani, il restauro delle terrazze ed, infine, l'inserimento di un ascensore per l'accesso ai disabili, che permetterà di sfruttare anche il piano seminterrato, oggi inutilizzato.

Quanto e quando – L'intera operazione prevede una spesa di 1.550. 000 euro e avrà inizio non appena ricevuto il parere della Soprintendenza. A breve, dunque, uno dei tesori più preziosi della città potrà tornare a splendere nella sua bellezza autentica, dando giusta luce, è proprio il caso di dirlo, a tutte le sue componenti: scultoree, decorative, ma anche arboree, in tutti quegli aspetti, insomma, che Ernesto Ottolini aveva sapientemente previsto e organizzato per la sua maestosa residenza.