Chiasso:

'Ciglia''Ciglia'

Avvicinamenti e allontanamenti dello sguardo – Le opere di Vincenzo Cabiati sono una giustapposizione di immagini serigrafate, still-frames di video o dettagli di fotografie che costruiscono una dimensione in cui diversi orizzonti di senso si intersecano, imponendo allo sguardo dell'osservatore ripetuti avvicinamenti e allontanamenti e producendo una sorta di spaesamento e di vuoto pieno di suggestioni che dall'incongruo e dal frammentario conduce inaspettatamente a ricomporre il quadro definito del tutto.

Ciglia – La ricomposizione è possibile solo nella disponibilità dello sguardo a vedere, a osservare. Da qui il titolo della mostra e del catalogo, "Ciglia", che evoca il fremito leggero del battere di palpebre, movimento fisico e mentale che presiede all'annunciarsi della visione.

La dinamica del frammento – Spaesamento e vuoto iniziali e ricomposizione, intuizione del progetto finale, si giustificano attraverso il congegno della creazione artistica di Cabiati: le opere traggono forma da frammenti e dettagli attinti da un universo di immagini private, dalla storia dell'arte, dal cinema, dalle innumerevoli suggestioni della realtà, rimanendo, tuttavia, allusione, calco, maschera di un oggetto e comunque di una realtà altra da quella della sua rappresentazione artistica. Teche in plexiglas racchiudono tele bianche, oro o argento ed ospitano immagini fotografiche serigrafate che lasciano intravedere sulle tele graffi, fori, tagli e micro applicazioni in ceramica. Ogni singola opera è così definita da tre diversi livelli di immagine che frammentando la visione totalizzante dell'opera, destabilizzano l'osservatore che deve ricostruire l'intero.

'New Legend''New Legend'

New Legend e il suo intorno – Il complesso progetto inizia con l'opera in ceramica posta al centro dello spazio espositivo, New Legend, un'amazzone a cavallo, vestita di un leggero abito color azzurro pastello. La scultura, tuttavia, pur richiamando immediatamente una statua equestre, non la descrive, semplicemente ne fa allusione mediante dei frammenti: la visione parziale della sagoma (mancano le gambe della donna e le zampe dell'animale) e le aperture sul verso della ceramica (i vuoti del calco) negano la funzione plastica e creano un vuoto pieno di suggestioni. Un vuoto, questo, che è comunque caratterizzato da una corporeità di cui le opere dislocate intorno a New Legend, come Cielo, Alberi e Buchi o Pizzo Paesaggio sono prive. Sono come apparizioni sfuggenti nella quali domina la pienezza del vuoto.

Un vuoto corporeo – "Il vuoto è disegno, immagine, fregio: viene smentito nel momento stesso in cui viene proposto", scrive Bettina della Casa, autrice del testo critico. Vale a dire che le immagini serigrafate sulle teche, i dettagli di fotografie di cieli, fronde, boschi dal sapore lunare che caratterizzano le opere intorno alla scultura centrale alludono ad una dimensione cosmologico-naturale, come in una opposizione tra spazio ideale e spazio naturale, mentre i tagli a zig-zag o i fori sulle tele bianche evocano corone regali o stemmi araldici. L'intorno creato da Cabiati è dunque una sorta di paesaggio simile ad un regno che l'amazzone potrebbe abitare. Pur nella dinamica del frammento, l'artista traccia una sotterranea traiettoria ricca di allusioni, come una favola che l'osservatore può ricomporre solo attraverso l'immaginazione.

"Ciglia – Vincenzo Cabiati"
Mostra personale d'arte
Folini Arte Contemporanea
Via Livio, 1
Chiasso -CH-
Inaugurazione: 25 ottobre ore 18
Periodo: 25 ottobre-25 novembre 2008
Orari di apertura: mar.-ven. 14-18.30; sab. 10-12; 14-18.30; o su appuntamento
Ingresso libero