Verbania – Quarantatré sculture di Paolo Troubetzkoy lasciano il Museo del Paesaggio per volare a Parigi, dove dal 30 settembre all’11 gennaio 2026 saranno protagoniste della grande mostra Paul Troubetzkoy. Le prince sculpteur al Musée d’Orsay. L’esposizione, che l’anno prossimo approderà anche alla GAM di Milano (27 febbraio – 28 giugno 2026), rappresenta un evento di rilievo internazionale per il museo verbanese.

«Il prestito di quarantatré opere di Paolo Troubetzkoy al Musée d’Orsay – sottolinea il presidente del Museo del Paesaggio, Carlo Ghisolfi – rappresenta non solo un’occasione di prestigio internazionale, ma anche un motivo di profonda soddisfazione istituzionale e culturale. È un riconoscimento al valore straordinario della nostra collezione, frutto di una lunga storia di attenzione e studio dell’opera dell’artista. Questa collaborazione con una delle più autorevoli istituzioni museali del mondo conferma il ruolo sempre più centrale del nostro museo nella valorizzazione di Troubetzkoy a livello internazionale e rinnova la nostra missione di rendere accessibile, anche fuori dai confini nazionali, il patrimonio artistico che custodiamo. Il dialogo con il Musée d’Orsay non solo amplia la visibilità dell’opera di Troubetzkoy a un pubblico internazionale, ma rafforza la nostra identità scientifica e curatoriale, fondata sulla condivisione e sulla cooperazione tra istituzioni».

Prima della partenza, le opere sono state sottoposte a un accurato restauro svolto nelle sale del museo, condiviso con il pubblico. Dal 1° al 5 settembre Palazzo Viani Dugnani resterà chiuso per permettere l’imballaggio e il prelievo in sicurezza delle sculture, alcune di grandi dimensioni.

Il 6 settembre il museo riaprirà con un nuovo allestimento: una trentina di sculture di Troubetzkoy provenienti dai depositi, molte mai esposte negli ultimi anni, arricchiranno la collezione permanente della gipsoteca. «Si tratta di una prestigiosa vetrina per la nostra realtà – spiega la direttrice artistica e conservatrice Federica Rabai – e ci offre anche l’opportunità di proporre al pubblico opere che non sono mai state esposte negli ultimi anni».

Tra i pezzi inediti figura la grande scultura di Jean Bugatti alla guida della sua auto, realizzata nel 1929. «Una sala – aggiunge Rabai – sarà dedicata al periodo americano di Troubetzkoy, con le sculture di star hollywoodiane, indiani pellerossa e cow-boy». Questo periodo inizia nel 1914, quando l’artista, giunto a New York per una mostra, decide di non tornare in Europa a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale e si stabilisce prima nella Grande Mela, poi a Los Angeles, alternando la ritrattistica a opere di soggetto vegetariano o ispirate al folklore americano.

Il nuovo allestimento permetterà di conoscere aspetti meno noti del “principe scultore” verbanese, la cui fama, come dimostra la grande mostra parigina, resta viva nella storia dell’arte mondiale.

L’attuale collezione sarà visibile fino al rientro delle opere nella seconda metà del 2026. Palazzo Viani Dugnani sarà aperto anche a Ferragosto e, fino al 28 settembre, ospita la mostra Aria Acqua Terra. Dall’ambiente al paesaggio a cura di Guido Curto. Orari al pubblico: da lunedì a domenica 10-18.