Tranquillo Cremona, High lifeTranquillo Cremona, High life

Trasparenze – Titolo evocativo e simbolico per un'esposizione che mette in mostra alcuni fra i più belli e suggestivi dipinti ad acquerello realizzati nel periodo tardo-romantico, a cavallo tra Ottocento e Novecento. Una rassegna di opere accuratamente selezionate dopo una lunga ricerca negli archivi dell'epoca, curata da Sergio Rebora e da Paolo Plebani, ed ora esposta al pubblico presso la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, in Svizzera.

Si possono ammirare alcune splendide opere di artisti come Francesco Hayez, Tranquillo Cremona e Giovanni Segantini, con i loro peculiari modi di esprimere le multiformi potenzialità e i caratteri della tecnica dell'acquarello, che proprio verso la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento era tornata in auge e viveva un periodo d'oro.

Grazie al suo tocco fresco e delicato, fatto di velature leggere, di luci e di colori impalpabili, di giochi di trasparenze, l'acquarello ha uno stile inconfondibile, che riesce magnificamente a ritrarre la spontaneità di un gesto, la leggerezza di uno sguardo, la briosità di un sorriso, il movimento del vento in un paesaggio. Riesce a raccontare con gaia serenità le confidenze personali di due giovani, come nell'opera "Sorrisi di donne" di Segantini; oppure il momento di intima quiete di una madre che si china dolcemente sul suo bimbo in braccio, come in "Maternità" di Luigi Rossi; o lo struggente ed etereo attimo di estasi di una fanciulla che ispira l'inebriante profumo di una rosa, come in "Giovane donna" di Eulerio Pagliano; e la vivace e festosa allegria di un gruppo di bimbe in ascolto di una loro amichetta che si diletta ad esercitarsi col pianoforte, come in

Luigi Rossi, Il grido della montagnaLuigi Rossi, Il grido della montagna

"Concertista precoce", di Luigi Conconi.

La mostra offre allo spettatore una vasta panoramica di linguaggi e di modalità sull'uso della pittura all'acquerello
, attraverso una campionatura di oltre cento dipinti appartenenti a musei e collezioni private, ed ordinati seguendo un percorso cronologico e tematico.
Infatti, l'intera esposizione è stata organizzata suddividendola in quattro sezioni, corrispondenti ad altrettanti momenti della storia di questo genere artistico.

Dopo una parte introduttiva, dedicata al ritratto in miniatura e alla veduta d'interni all'acquarello, si ha la prima sezione della mostra, che si focalizza soprattutto sull'Accademia di Brera, documentando con opere di grande fascino l'uso dell'acquarello nelle aule accademiche, e in special modo come strumento privilegiato nella formazione del pittore di paesaggio e dello scenografo. Ad esempio, docenti come Luigi Bisi, titolare della cattedra di Prospettiva dal 1851, e Luigi Scrosati, professore di ornato dal 1861, ebbero un ruolo fondamentale nella diffusione dell'acquarello in ambito didattico, utilizzato da loro e dai loro suoi allievi nell'esecuzione di straordinarie vedute, paesaggistiche e prospettiche, o per la decorazione e la pittura floreale.

Nella seconda sezione
viene poi approfondito il periodo dello storicismo tardo romantico, con nuovi temi della

Giovanni Segantini, Sorrisi di donneGiovanni Segantini, Sorrisi di donne

pittura di storia contemporanea sollecitati dalle vicende dell'Unità d'Italia e nella scena di genere stimolata dalle richieste della nuova committenza borghese. Tra i protagonisti di questa lunga e fortunata stagione vanno ricordati Francesco Hayez, Eleuterio Pagliano, Giuseppe Bertini, Mosè Bianchi, Sebastiano De Albertis, e Domenico e Gerolamo Induno.

La terza sezione
si apre con un momento di svolta per la pittura all'acquarello, dovuto alla stagione della sperimentazione scapigliata, dove l'approccia all'uso della tecnica avviene in modo più disinvolto e meno accademico, permettendo al colore di assumere delle trasparenze e delle preziosità inedite. Vengono perciò presentati i lavori dei capiscuola, Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, la cui produzione presenta davvero soluzioni di grande originalità e novità sia nei soggetti sia nei modi formali. Fra i seguaci e ammiratori dei due capiscuola vanno poi indicati artisti quale Luigi Conconi, Angelo Achini, ma soprattutto Giovanni Segantini e Gaetano Previati.

Infine, la quarta sezione
dell'esposizione è stata riservata all'acquarello naturalista, e all'Associazione degli Acquarellisti Lombardi. Infatti, a partire dall'ultimo decennio dell'Ottocento, numerosi artisti naturalisti si sono accostati a questa tecnica, orientandosi quasi esclusivamente verso il paesaggio. Fra i più importanti si può annoverare il milanese Paolo Sala e il ticinese Luigi Rossi, e per entrambi viene presentata una decina di grandi acquarelli.

Trasparenze
L'acquarello tra Romanticismo e Belle Epoque
Dal 9 ottobre 2011 al 8 gennaio 2012
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Orari: da martedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00
sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14..0 alle 18.00
Chiuso i lunedì (tranne i festivi); 24-25-31/12; 1/01
Servizi: visite guidate su prenotazione, anche fuori orario; audioguide; bookshop.
Info: tel / Fax: 0041 (0)91 816.47.91/816.47.99
decs-pinacoteca.zuest@ti.ch – www.ti.ch/zuest

INFORMAZIONE IMPORTANTE:
Aperture speciali

lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre 2011, ore 10.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00
Informiamo i signori visitatori che in occasione della ricorrenza di Ognissanti la Pinacoteca effettuerà due aperture straordinarie:
lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre 2011, ore 10.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00