Spar1 x.jpgLetteratura, teatro, cinema – Dopo il successo di pubblico e critica dello spettacolo “Un amore di zitella” , tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Vitali, Teatro in Mostra prosegue il progetto di adattamento teatrale dei romanzi di grandi autori contemporanei lombardi allestendo lo spettacolo “La spartizione ovvero Venga a prendere il caffè da noi” tratto dal romanzo “La spartizione” di Piero Chiara; insuperato maestro della narrativa italiana, i cui testi sono noti al grande pubblico grazie anche ai numerosi film tratti dalle sue opere, tra i quali gli indimenticabili “Venga a prendere il caffè…da noi” di Lattuada e “La stanza del vescovo” di Risi.

 

Protagoniste della storia sono le tre sorelle Tettamanzi: Tarsilla, Fortunata e Camilla, vissute nel piccolo mondo di un paese (Luino), all’ombra di un padre padrone (Mansueto di nome ma non di fatto) e del prevosto, tutte casa e chiesa e piene dei timori e dei pudori di chi il mondo lo guarda da lontano.

Tempo e muffa hanno steso su di loro una coltre di perbenismo claustrale e bigotto. Ma dopo tanti anni di vita uguale, anche la novità può diventare una forma di felicità, per quanto ambigua ed egoista e può diventarlo nonostante ogni compromesso. In questo caso la novità si chiama Emerenziano Paronzini, un uomo mediocre e di magro sentire, un grigio burocrate armato però di uno scopo preciso: “Una sistemazione coniugale nella quale l’amore non avrebbe dovuto entrare neppure per caso”. Spar4 x.jpg

 

L’arrivo di Paronzini dà il là ad un teatrino di vizi privati e pubbliche virtù, dove casa Tettamanzi è il palco e Luino la platea: nei piccoli centri, si sa, le voci corrono.

Alla fine la scelta cadrà sulla non più giovane Fortunata e la corte inaspettata del Paronzini sconvolgerà l’equilibrio famigliare delle tre zitelle, giacché ciascuna è determinata a farlo innamorare. All’uomo non resterà che accettare la situazione e dividersi tra le tre. Nonostante il matrimonio con Fortunata, infatti, l’uomo riesce a passare da un letto all’altro, accontentando anche le altre due e rendendole felici: convincendosi così di essere diventato il vero padrone di casa, o meglio, il gallo del pollaio.

Ma la realtà sarà ben diversa: perché sono le tre sorelle che comandano il gioco e alla fine saranno loro a spartirselo!

 

 

La spartizione” è l’esempio perfetto di una produzione letteraria carica di un umorismo leggiadro, con punte d’assoluta comicità e tuttavia percorsa dal presentimento della caducità della vita e, se la morte colpisce raramente i personaggi di Piero Chiara, ne farà esperienza proprio Emerenziano Paronzini; seduttore attempato ed un po’ mascalzone, protagonista de “La spartizione”. Un protagonista apparente in realtà, che Chiara, nel corso della storia, con un calibrato ma inesorabile cambio di prospettive, saprà trasformare da carnefice a vittima.

L’entrata in scena delle tre sorelle Tettamanzi, la loro progressiva metamorfosi da pie zitelle in donne consapevoli della propria femminilità, pronte a spartirsi l’oggetto dei loro desideri sensuali è, infatti, un vero e proprio ribaltamento di ruoli.

Il talento narrativo dello scrittore, l’attenzione minuziosa e mai pedante per le sfaccettature psicologiche, le sottigliezze e le piccole meschinità dell’animo umano porteranno ad un finale che altro non è se non un grandioso “coup de théâtre”; evitandoci così, la banalità di una conclusione scontata e ricreando per l’ennesima volta nelle sue pagine l’agrodolce imprevedibilità della vita vera.

Ed è proprio così il teatro che amiamo, fatto di una lievità mai superficiale, una “profonda leggerezza” che è la stessa usata da Piero Chiara per affrescare il suo microcosmo universale con pennellate impietose ma mai spietate: uno sguardo boccaccesco che porta ad una rappresentazione divertita e naturalistica della commedia umana.

Con questo spirito abbiamo affrontato l’avventura di portare sul palcoscenico “La spartizione”, con il desiderio di rispettarne anzitutto la parola e le atmosfere ed il punto d’arrivo che ci siamo posti è quello di riuscire a portare in teatro lo stesso soffio di vita che percorre le pagine del romanzo di Piero Chiara.

Dopo il successo de “Un amore di zitella”, tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Vitali, Teatro in Mostra prosegue il progetto di adattamento di romanzi di grandi autori contemporanei con “La spartizione ovvero Venga a prendere il caffè da noi”. Lo spettacolo si terrà il 28 ottobre al Teatro Sociale.