Liberty Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/tag/liberty/ L'arte della provincia di Varese. Tue, 02 Feb 2021 08:57:49 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.4 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Liberty Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/tag/liberty/ 32 32 I misteri di Villa Toeplitz https://www.artevarese.com/i-misteri-di-villa-toeplitz/ https://www.artevarese.com/i-misteri-di-villa-toeplitz/#respond Sat, 26 May 2018 15:00:56 +0000 https://www.artevarese.com/?p=45294 Il mondo è composto da piccole e grandi meraviglie e di norma, quelle che stupiscono maggiormente sono le più nascoste, la cui storia è silenziosamente conosciuta da pochi. A Varese, il luogo che corrisponde a questa descrizione è Villa Toeplitz con il suo grande parco, considerato uno tra i dieci più belli d’Europa. Un luogo […]

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Il mondo è composto da piccole e grandi meraviglie e di norma, quelle che stupiscono maggiormente sono le più nascoste, la cui storia è silenziosamente conosciuta da pochi.

A Varese, il luogo che corrisponde a questa descrizione è Villa Toeplitz con il suo grande parco, considerato uno tra i dieci più belli d’Europa. Un luogo ricco di storia racchiuso nel quartiere di Sant’Ambrogio Olona, che il Rotary Club Varese Verbano insieme al Comune di Varese e con il patrocinio dell’Università degli Studi dell’Insubria hanno pensato di valorizzare per ridargli vita.

Molte sono le persone che visitano il parco e le sue strutture, dal Museo Castiglioni al Tennis Bar, ponendo molto spesso domande in merito al luogo e alla sua storia. Per questo motivo si è voluto lavorare in favore della costituzione di un percorso didattico formativo che potesse spiegare la storia della villa e del suo più illustre proprietario, delle famiglie che lo hanno preceduto, delle strutture architettoniche del parco, dei suoi giochi d’acqua, gli stili diversi e la variegata e pregevole vegetazione.

Dopo quasi un anno di lavorazione, il progetto è pronto per essere presentato alla cittadinanza e a tutti i visitatori che lo desiderano. Per l’occasione, nella giornata di Domenica 3 Giugno, si cercherà di trasportare tutti indietro nel tempo, nelle atmosfere liberty che animavano la città giardino un secolo fa.

Dalle 10.30 alle 19 molti saranno gli eventi che animeranno il parco e le sue strutture. Dopo la conferenza di apertura, si terrà la prima visita guidata lungo il percorso che si articolerà tra storia, architettura, agronomia, piccoli aneddoti e curiosità sui principali proprietari della struttura. Il tutto proseguirà poi nel pomeriggio ed i visitatori saranno guidati dagli alunni del Liceo Scientifico Ferraris di Varese.

Nel pomeriggio, oltre alle visite lungo il percorso, sarà possibile partecipare a due visite guidate gratuite, alle 15 e alle 16.30, presso il Museo Castiglioni e ad una caccia al tesoro fotografica all’interno del parco, che terminerà con una premiazione alle ore 18.

Nel corso della giornata sarà, inoltre, possibile visitare la villa, aperta per l’occasione, dove verrà proiettato il film del 1968 “Una Jena in cassaforte” girato interamente nel parco da Cesare Canevari. Un giallo sullo stile dei romanzi di Agatha Christie che narra la storia di sei malviventi, i quali si danno appuntamento in una villa isolata per spartirsi equamente il bottino, ma quando una delle chiavi necessarie per aprire la cassaforte contenente la refurtiva scompare, le carte in tavola cambiano.

Non mancheranno poi gli eventi culinari, prenotabili entro il 28 maggio al numero 339.1889085. Alle 12.30 i giovani del Rotaract daranno vita allo Chic Nic, un pic nic in stile liberty, al costo di 15 euro. Alla cena provvederà l’associazione History Food con la Cenatoria, una degustazione di piatti dell’epoca accompagnata dal racconto di aneddoti storici che permetterà di scoprire, al costo di 20 euro, come e cosa si mangiava negli anni del libertyUna giornata di festa e di cultura alla riscoperta di uno dei luoghi più belli di Varese.

Ileana Trovarelli

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PORTE APERTE A VILLA BERNASCONI A CERNOBBIO https://www.artevarese.com/porte-aperte-a-villa-bernasconi-a-cernobbio/ Fri, 01 Dec 2017 09:25:55 +0000 http://varesearte.it/?p=40438 E’ un Museo quello aperto a Villa Bernasconi a Cernobbio? Qualche dubbio può legittimamente venire a chi lo visita perché a prima vista sembra una villa come ce ne sono tante lì intorno. In realtà, è la stessa villa, con la sua storia ultracentenaria, le sue stanze, l’atmosfera che si respira, ricostruita attraverso arredi, musiche, […]

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E’ un Museo quello aperto a Villa Bernasconi a Cernobbio? Qualche dubbio può legittimamente venire a chi lo visita perché a prima vista sembra una villa come ce ne sono tante lì intorno. In realtà, è la stessa villa, con la sua storia ultracentenaria, le sue stanze, l’atmosfera che si respira, ricostruita attraverso arredi, musiche, esperienze multisensoriali e multimediali, che si mette in mostra. E’, come dicono gli organizzatori, “una casa che ti parla” e che, senza reticenze, mostra i suoi segreti.

Quando il visitatore entra è accolto proprio come un ospite. Qui sta la novità rispetto ad altre esperienze museali forse un pò troppo paludate. E come un ospite, la persona che visita la villa può muoversi liberamente: può passeggiare nel grande giardino, e, una volta all’interno, entrare nelle varie stanze – non ci sono itinerari prestabiliti –  curiosare nei cassetti, ammirare le opere esposte e rispondere al telefono (è una trovata originale che non riveleremo ma che non mancherà di stupire i visitatori).

Villa Bernasconi è più piccola delle monumentali e splendide villa vicine, come Villa Erba e Villa Este, ma non ha nulla da invidiare loro, soprattutto perché è un piccolo gioiello dello stile Liberty. Fu costruita nel 1906 da Campanini, noto architetto, con una struttura innovativa, ricorrendo a forme, volumi, decori e materiali inediti che davano alla costruzione, arricchita di stucchi, ferri battuti, vetrate dai mille riflessi, una leggerezza  e una eleganza incredibile che risentiva dello spirito nuovo che aleggiava a quell’epoca (la Belle Epoque), tra spinte sociali, innovazioni culturali e l’afflato modernista che spirava dall’Art Noveau.

La villa è appartenuta a Davide Bernasconi, che fondò le Tessiture che portano il suo nome e che contribuirono allo sviluppo del distretto della seta, dando lavoro a migliaia di persone, con le quali aveva un rapporto che andava oltre un certo stile paternalistico, dando importanza al valore del lavoro e al rispetto delle persone. Lo stanno a testimoniare la società di mutuo soccorso per gli operai che lui fondò, l’asilo per i figli dei dipendenti, le abitazioni per le maestranze.

La Villa da casa di famiglia divenne in seguito sede della Guardia di Finanza, poi del municipio e location per mostre ed eventi. Oggi, come abbiamo visto, è un museo “sui generis”.

Qualche accenno alle sale che troverete al suo interno. All’ingresso, è esposta un’istallazione di arte contemporanea a firma di Gramazio Kohler Research che è uno sguardo verso il futuro, considerato che il lavoro, una maglia digitale, è prodotto da un robot e realizzato con una stampante 3D in verticale. Nella veranda vi è la prima Wikistazione in Italia, una postazione per collegarsi a Internet e collegarsi a Wikipedia.

C’è poi un salottino d’epoca in stile Liberty, la sala del pianoforte con l’esposizione di alcuni quadri provenienti dalla Pinacoteca Civica di Como e la sala da pranzo dove in un filmato è stata ricostruita una cena in villa del passato. Al primo piano, vi sono installazioni che illustrano l’attività lavorativa delle industrie Bernasconi. Il ciclo di vita del baco da seta e un telaio, sul quale ognuno potrà contribuire – muovendo la navetta sull’ordito – alla realizzazione di un manufatto lunghissimo. Nelle altre stanze continuerà la storia delle Tessiture Bernasconi con le testimonianze di numerosi operai che vi hanno lavorato e che potranno essere ascoltate e viste, solo… aprendo i cassetti “magici” della memoria che questa grande azienda ha voluto conservare e condividere.

Il museo nasce dal progetto “Liberty Tutti”, sviluppato dal Comune di Cernobbio in partenariato con la Cooperativa Sociale Mondovisione e cofinanziato da Fondazione Cariplo. L’iniziativa è stata inoltre realizzata con il contributo di Regione Lombardia e il coinvolgimento, a vario titolo, di numerose e importanti istituzioni museali e culturali del territorio.

Museo Villa Bernasconi, Largo Campanini 2

Orari: lun.-ven. 14 – 18; sab. dom 10-18

Biglietto intero: 8 euro; ridotto: 5 euro

Ugo Perugini

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