Un'opera di Lawrence WeinerUn'opera di Lawrence Weiner

Le visite – Qualche artista è già stato qui, in visita, lungo la via Tre Croci. Con sensazioni, di primo acchito, entusiastiche. Lawrence Weiner, ad esempio, il ragazzo del Bronx divenuto figura di punta dell'arte concettuale,  artista della scuderia Panza, anche se non presente nelle sue collezioni varesine. James Turrell, per dirne un altro, ha scritto di sentirsi emozionato e felice di partecipare ad un simile progetto. A dicembre si attende l'arrivo di Tadao Ando, l'architetto giapponese prescelto come il regista di tutta l'operazione. Ha visto le immagini del sito; anche lui si è dichiarato entusiasta e sembra che abbia limato le pretese iniziali. Il progetto dei Misteri Luminosi da affidare ad artisti contemporanei lungo il tracciato che sale alle spalle del Sacro Monte, carsicamente, sta andando avanti. Per settimana prossima è prevista la definizione ultimativa di un masterplan che dovrebbe contenere le linee guida del disegno, su cui a suo tempo, polemiche più o meno pacate si sono sollevate; e che, nel silenzio poi seguito, sembrava essere uscito dall'orizzonte dell'amministrazione Fontana che lo annunciò con una vistosa conferenza stampa nel febbraio dello scorso anno.

Tadao AndoTadao Ando

Il masterplan – Con sorpresa, invece, i lavori di perlustrazione e di indagini preliminari non si sono interrotti in tutto questo periodo. Hanno semplicemente messo la sordina per evitare altri strascichi. Palazzo Estense ha commissionato al Politecnico di Milano un documento, il citato masterplan, che porterà la firma del Dipartimento di progettazione architettonica, laboratorio di allestimento museografico dell'Ateneo milanese, a cui collaborarerà anche in prima persona l'architetto varesino Matteo Sacchetti, coinvolto fin dall'inizio nel progetto targato Fontana-Giuseppe Panza. "Si tratta – spiega oggi Sacchetti – di un documento che funzionerà da base per i passi successivi. Tanto come linea guida operativa per gli artisti che verranno coinvolti, tanto come ipotesi di lavoro da sottoporre agli organi competenti, Direzione generale dei Beni culturali della Lombardia e gli stessi uffici Unesco che peraltro sono rimasti in contatto in questi mesi con gli architetti del Politecnico. Servirà per sgombrare il campo dagli equivoci sorti inizialmente. L'intervento previsto è perfettamente in linea con il piano di gestione dell'Unesco, di valorizzazione del Sacro Monte".

Il sito delle PizzelleIl sito delle Pizzelle

L'ipotesi italiana – Sgombrare il campo, significa, ad esempio, ribadire che non vi sarà nessun tipo di processo edificativo. Non nuove cappelle, ma una risistemazione dell'esistente. Si valuterà delle attuali presenze cosa conservare e cosa eventualmente eliminare: reperti di bunker, residui di opere idrauliche, panchine da riposizionare. All'interno di questo progetto "il visitatore incontrerà in punti precisi, semplici opere d'arte ambientale, del tutto compatibili con il paesaggio. Noi la vediamo esattamente così: come una riqualificazione dell'intera zona" asserisce ancora l'architetto. Gli artisti coinvolti – identico dovrebbe essere il criterio, la chiamata di Giuseppe Panza –  dovrebbero essere gli stessi citati originariamente. Ma la novità potrebbe essere l'inserimento di due artisti italiani, su cui il conte di Biumo sta ancora valutando. Il masterplan non parla di cifre. Dobbiamo credere che su quel fronte, rispetto ai numeri annunciati – intorno ai 12 milioni di euro – non ci siano particolari variazioni.
Il progetto vive. Come, si immagina, torneranno a farsi sentire i suoi convinti detrattori.