Musica, arte e teatro, è il programma italo-ungherese per questo fine settimana. Si inizia venerdì 8 maggio, alle ore 18, al Santuario di Santa Maria del Monte, con il concerto "Capolavori della Musica Sacra Ungherese", con il Coro Ars Nova, direttore artistico Kiss Katalin, e il Quartetto Accord. Verranno proposti alcuni Cantici gregoriani ungheresi del XV-XVI secolo.

Sempre venerdì 8 maggio alle ore 19, a pochi passi dal Santuario e precisamente al Centro Culturale "Camponovo", al Sacro Monte di Varese, vernissage della mostra "Connessioni" di Nogradi Kiss Magdolna, che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 28 giugno. Figure senza volto, presenza atemporali, un'immagine di essere-non essere da decrifrare ed interrogare.

Il terzo appuntamento da inserire nell'agenda è il debutto dell'opera teatrale "La Missione di Rasputin" di Geza Szocs, autore ungherese che all'Apollonio di Varese, alle ore 16.30 di domenica 10 maggio, proporrà la controversa figura del prete russo al centro di intrighi internazionali. A curare la messa in scena come regista è Paolo Franzato, promoter dell'operazione l'artista Silvio Monti, che molti rapporti legano con il mondo culturale ed artistico ungherese. Personaggio di grande rilievo, Geza Szocs, poeta, romanziere, saggista, drammaturgo, ma anche politico, commissario per Expo 2015.

L'opera è ambientata nell'estate del 1914, quando logiche folli ed intrighi internazionali portano allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. E' un un viaggio a ritroso nel tempo, dove attraverso i toni di uno stile surreale e grottesco, vengono messi in risalto sia l'idiozia dei potenti nel decidere le sorti e la morte di milioni di persone, sia l'ineluttabilità del Destino. Rimane sospeso un quesito: chi era al potere è mai stato in grado di comprendere la portata drammatica di certe scelte? E' ciò su cui l'autore ci porta a riflettere. Il protagonista dell'opera è un veggente che si prodiga per evitare il disastro imminente, ma chi è al potere non lo ascolta. Un ruolo importante viene affidato alla musica: musicisti e compositori di Budapest sanno creare atmosfere differenti per ognuna delle dieci scene previste dalla pièce che oltre alla parola recitata ed alla musica si esprime anche attraverso le immagini ed il movimento.