Il percorso della mostra si apre con una sezione introduttiva, dove troviamo il busto di Segantini tra una serie di documenti, fotografie, lettere e libri, che premette alla sala dedicata a quasi tutti gli autoritratti del pittore, nato ad Arco di Trento nel 1858.

Il periodo di formazione di Segantini rappresenta uno degli aspetti più interessanti della mostra, con l'esposizione di buona parte dei dipinti eseguiti a Milano. È un momento cruciale, in cui assimila le nuove tendenze artistiche, dapprima la Scapigliatura, poi il Divisionismo, sino al Simbolismo, che rielaborerà in modo personalissimo e visionario. 

Quando nel 1881 lascia la città per la Brianza, Segantini aspira a un contatto diretto con la natura, imboccando una strada inconsueta, facendosi cioè interprete di una natura come terra di vita agricola. Segantini si riallaccia alla tradizione della pittura contadina derivata dai pittori francesi della metà dell'Ottocento, la supera e arriva poi al simbolismo di una natura incentrata sul paesaggio.

Nelle sue opere riesce a dar voce alla religiosità degli umili, e lo dimostra in opere fondamentali, come Effetto di luna e il celeberrimo Ave Maria a trasbordo. In questo che è uno dei quadri più toccanti dell'Ottocento, infonde un significato altamente solenne. È la luce, una luce che invade tutto e tutto trasfigura, a incendiare questa stupenda visione di pace.

Con il trasferimento in Svizzera nel 1886, Segantini approda al suo personale divisionismo, spezzando la materia in lunghi filamenti di colore. Protagoniste saranno le Alpi, prese sempre di scorcio. Oltre alle donne compaiono gli uomini, anche se dopo il 1890 la natura dominerà sempre di più la scena in composizioni molto vaste dove la presenza umana sarà meramente simbolica.

Nella sezione conclusiva sono presenti altri capolavori come lo splendido olio Le due madri della GAM di Milano, considerato manifesto del Divisionismo italiano alla prima Triennale di Brera che vide la nascita ufficiale del movimento, e le opere simboliste in cui l'uso dell'oro e argento in polvere si abbina a una tecnica mista di derivazione divisionista, come le due versioni de L'Angelo della Vita e L'amore alla fonte della Vita.