Antica pianta della pieve di Olgiate OlonaAntica pianta della
pieve di Olgiate Olona

Scuola-Lavoro – Il secondo esperimento di Alternanza Scuola-Lavoro vede protagonisti nove ragazzi del liceo classico "D. Crespi" e l'Archivio Storico di San Giovanni. Gli alunni della classe IIA hanno realizzato un progetto, guidato da Franco Bertolli, responsabile della Biblioteca capitolare, per ricostruire attraverso documenti originali un tassello importante della storia della Basilica di Busto Arsizio: il processo di ricostruzione dall'antico edificio alla nuova chiesa, così come appare oggi, a  quattrocento anni dalla posa della prima pietra. Per farlo è servito molto impegno, tante ore di traduzione dal latino, ma anche tanto entusiasmo da parte dei giovani studenti che si sono subito appassionati al lavoro.

Latino, che emozione –
"La passione dei ragazzi ha sorpreso anche me: non si sono limitati a eseguire quanto c'era da fare, ma hanno preso loro per primi molte iniziative, ad esempio nella scelta dei documenti da mettere in esposizione alla mostra. E poi si sono divertiti a scoprire anche aneddoti curiosi della storia della città che emergevano dai documenti d'archivio. Ci tenevano molto che venisse realizzato un libro su questo lavoro, ma i costi al momento ce l'hanno impedito e il materiale è stato raccolto in un piccolo catalogo presente in mostra" commenta Franco Bertolli, curatore del progetto.
 

Documenti in mostraDocumenti in mostra

La mostra, tra documenti e rarità – Il percorso della mostra segue le tappe della ricostruzione della basilica, dal primo edificio, citato nei documenti del 1580, all'attuale basilica seicentesca progettata dall'architetto milanese Francesco Ricchino. Sarà così possibile ammirare le piante originali del primo edifico, facente parte della pieve di Olgiate Olona, che verrà in seguito sottratta delle dignità pievane, trasferite nella chiesa bustocca su volere di Carlo Borromeo. Tra le tante preziose testimonianze troviamo i decreti di Federico Borromeo a seguito della sua visita nel 1602, la cronaca di Antonio Crespi Castoldi, il registro della fabbrica, l'elenco de lavoranti, i dati impressionanti della peste del 1630 che ha arrestato i lavori, la corrispondenza che precede la consacrazione del 1946. Accanto ai documenti scritti, anche piante e disegni che attestano il divenire della basilica e una ricostruzione grafica tridimensionale a computer realizzata da un giovane architetto bustese.

La piccola e la grande storia –
Interessante notare come una ricerca sulla basilica di città, inevitabilmente si intrecci, nei documenti e nelle testimonianze, con la grande storia e i suoi personaggi, come i Borromeo, la guerra dei trent'anni, la peste del 1630. Ricchezza del progetto risiede anche, infatti, nell'intervenire su più ambiti del sapere: la conoscenza del latino, la storia, la geografia del territorio, la storia locale, l'arte e l'architettura, per sviluppare nei ragazzi un approccio allo studio trasversale e globale di grande utilità per il loro futuro scolastico. Sicuramente da apprezzare sia il progettò in sé, ma soprattutto la dedizione dei ragazzi che, forse per la prima volta, hanno messo in campo le loro conoscenze in un approfondito lavoro di ricerca da condividere con tutta la città. 

"La ricostruzione di san Giovanni in Busto Arsizio attraverso documenti d'archivio"
20-28 giugno 2009
Biblioteca Capitolare di San Giovanni Battista
via Don Minzoni 1, Busto Arsizio (VA)
Orari: feriali 9.30-12.30/15.00-19.00; festivi 9.30-12.30/16.00-19.00