Jean Jacques Boutier è un collettivo aperto nato da un'esperienza comune e da una comune esigenza.
Simboli di un secolo esaurito, riconosciuti e consumati, digeriti e finiti su magliette, borsette e pubblicità.
Simboli esausti rinati con materia esausta, di scarto, superata da nuove mode e da nuovi gusti.
Simboli che ognuno (ri)conosce e (re)interpreta secondo i propri riferimenti e la propria sensibilità, sia chi guarda sia chi realizza.

Jean Jacques Boutier nasce come gruppo di lavoro alcuni anni fa, sotto altro nome, nell'ambito dell'architettura e delle sue applicazioni.

Mobili che perdono la loro funzione di contenere, divani di far accomodare, tessuti di rivestire, tutto in osservanza alla religione del minimo che fa passare di moda funzioni, dimensioni e colori.

Montagne di tessuti che qualcuno ha pensato e disegnato finiscono al macero perché non più adeguati all'asettico soggiorno delle riviste patinate di arredamento.

Uniformarsi al bianco ed al nero.
Uniformarsi a simboli riconosciuti e condivisi, pronti a sostituirli appena ne verranno proposti di nuovi.
Icone di un secolo passato che perdono il perché del loro essere famosi per acquistare solo il valore di un volto riconoscibile da tutti.
Icone popolari.

Jean Jacques Boutier nasce per dare cittadinanza al fuori moda, al classico, all'eccesso, allo sbiadito ;
stoffe esiliate, clandestine, apolidi finalmente trovano casa.
Jean Jacques Boutier nasce per ridare il valore di un'esistenza a questi volti, per dare un volto ad un'esistenza senza valore o, semplicemente, per abbinare un volto ad una esistenza di valore

…………sempre che li vogliate riconoscere.