Con più di trenta opere firmate dall'artista comasca Ester Maria Negretti, si è aperta la nuova stagione di iniziative e di mostre allo Spazio Lavit. Un mondo percettivo che svela i suoi lati nascosti, grazie a tracce e strati di "materia vivente": un invito ad addentrarsi nell'opera, a spingere lo sguardo oltre la superficie.
"Pittrice affezionata alla materia – spiega la curatrice della mostra, Laura Orlandi – Ester osserva il mondo intorno a sé, entra in contatto con la natura, stabilisce un legame e dialoga con l'ambiente circostante. Un'osservazione attenta e una riflessione silenziosa si traducono in segni e colori che incontrano la tela creando visioni di assoluta armonia.
Da un'iniziale affezione al figurativo fino all'esplosione in un astrattismo materico forte e dirompente, un interessante e fruttuoso percorso ha portato oggi Ester ad un linguaggio autonomo ed originale".
In questa mostra, realizzata con la collaborazione dell'Associazione Culturale Parentesi, si vedono i risultati di una ricerca in cui l'influenza della corrente dell'informale europeo viene riletta e interpretata in modo assolutamente personale.
"Abile nel disegno e nella pittura, l'artista di Como si è misurata a lungo con il figurativo ma, l'estro e il carattere vulcanico che la caratterizzano hanno portato Ester a sperimentare in più direzioni raggiungendo risultati sempre più alti.
Alla concretezza di quanto esiste si sostituisce l'astrazione prodotta dal pensiero e dal sentimento dell'artista che mostra una grande sensibilità.
Non più il dato reale, frutto di una visione oggettiva ma la sua rielaborazione attraverso la pittura il gesto e la materia.
Fortemente coinvolta dalla sua opera, Ester dialoga con la tela, imprime con pennelli o spatole il colore – mescolato a volte con sabbie, sassi – che prende vita ed oltrepassa il piano di supporto creando un suggestivo effetto tridimensionale.
Uno sguardo alle grandi correnti gestuali del secondo dopoguerra, poi il coraggio di intraprendere una strada assolutamente personale, hanno portato Ester a sviluppare un linguaggio autonomo in continua crescita.
In alcuni suoi quadri si comprende il soggetto dal quale è partita la ricerca, mentre in altri si perde completamente la riconoscibilità del tema; proprio in questi lavori, dove l'astrazione è totale, la lettura del fruitore si sposta sul piano emozionale.
La mano dell'artista, guidata dalla mente e dal cuore, ha prodotto opere che coinvolgono chi le guarda.
Ester Maria Negretti ha aperto un varco nel quale possiamo entrare e "leggere" il suo mondo per scoprire che racchiude una realtà di cui anche noi siamo parte".

Ester Maria Negretti, 1978, Como.
Segue la vocazione alla pittura fin da bambina ricevendo il primo premio all'età di undici anni. Il cammino verso l'arte prosegue attraverso lo studio del disegno tessile in cui si diploma al Setificio di Como. Negretti, invece che intraprendere un percorso accademico, sente di voler seguire la buona tradizione rinascimentale e forma la sua tecnica pittorica nella "bottega" di pittori esperti apprendendo sul campo i segreti del mestiere, consolidando così una solida preparazione e un sempre crescente interesse per l'arte contemporanea. Affinato il suo gusto e la sua tecnica, decide così di consacrarsi esclusivamente alla pittura. Il suo lavoro, il suo stile e la sua tecnica molto personale ricevono approvazione e interesse crescente da critica e pubblico e il favore di collezionisti sin dalla prima mostra personale del 2002. L'ultima ricerca artistica sta portando Ester Maria Negretti ad indagare la società contemporanea attraverso una rivisitazione delle opere di Michelangelo per "accendere la luce" sul destino del pianeta e dei suoi abitanti.


"Astrattismo materico" mostra personale di Ester Maria Negretti
Dal 30 gennaio al 5 marzo 2016
Spazio Lavit, Via Uberti 42 – Varese
orari: dal martedì al sabato 17-19.30 (oppure su appuntamento)
Per info: 0332 312801 – 335 7119659