Mendrisio- Dopo il terremoto del 2011 che aveva devastato il Giappone e il successivo disastro di Fukushima che provocò lo svuotamento delle campagne, il calo demografico con conseguente invecchiamento della popolazione, una nuova generazione di architetti ha iniziato a mettere in pratica moderni piani di ricostruzione, operando sulle strutture sopravvissute alla catastrofe e utilizzando in più occasioni materiali rigenerati andando oltre la linearità degli spazi e il minimalismo che sino a quel momento aveva caratterizzato l’architettura giapponese.

Make Do Whith Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese”,  a cura di Yuma Shinohara in corso al Teatro dell’architettura di Mendrisio, propone una ricca documentazione composta da fotografie, filmati, modelli in grande scala più una serie di videoritratti realizzati con lo Studio GROSS e Sebastian Gross dove gli architetti esprimono, in prima persona, le proprie idee di progettualità.

Due le sezioni che compongono la mostra.

Nella prima si susseguono venti progetti, iniziati e ultimati negli ultimi anni dove si possono distinguere le singolari finalità di concepimento.

La seconda sezione mette in evidenza il potenziale innovativo dei cinque studi di architettura attivi oggi in Giappone delineando la figura dell’architetto nella società moderna.

Mauro Bianchini

Make Do Whith Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese” – Mendrisio, Teatro dell’architettura, Via Turconi 25. Fino al 5 ottobre: orari: giovedì-venerdì 14-18. Sabato-domenica 10-18. Lunedì-mercoledì chiuso.