Il sindaco di GolaseccaIl sindaco di Golasecca

Vicini a qualcosa – "Ci crediamo tanto come nuova amministrazione comunale, vogliamo che questa chiesa possa dimenticare l'oblio in cui è caduta per tanti anni attivando una serie di progetti", esordisce così Madì Reggio, sindaco di Golasecca, parlando di San Michele, l'affascinante monumento da anni abbandonato e in rovina al centro del paese.
Il primo passo ufficiale è stata la richiesta di un contributo che consentirà di mettere in sicurezza le murature, oggi pericolanti: un programma targato Interreg, siglato anche con la Svizzera, che avrà come obiettivo una nuova rivisitazione della funzione turistica della chiesa, all'interno di un intervento su larga scala nel territorio.

Un balcone sul Ticino – San Michele è un luogo nato per essere goduto dalla vista di chi transitava sul Ticino. Il progetto vuole sfruttare le nuove nuove linee di navigazione sul fiume come percorsi visivi ed escursionistici che valorizzino tutta la bellezza, la naturalità e l'armonia che questo territorio ancora conserva.

San MicheleSan Michele

La facciata della chiesa verrà liberata dalla vegetazione per renderla di nuovo visibile da chi si trova a navigare sulle acqua sottostanti. In cantiere poi c'è la costruzione di un percorso museale, con semplici pannelli didascalici che illustreranno la storia dell'edificio.

Secondo passo: imparare tra le rovine – "Ormai è una rovina e deve rimanere tale" dice il sindaco "all'interno della quale noi abbiamo posto una speranza, con un progetto importante, con apporti anche transfrontalieri".
Ed è proprio questo il secondo passo: la volontà di creare dentro San Michele un centro museale informativo multimediale, rivolto all'approccio dell'archeologia per i ragazzi". Un'iniziativa che si andrà ad integrare, senza sovrapposizioni, alla presenza sul territorio di enti importanti come il Museo di Sesto Calende e quello di Castelletto Ticino.